Le tre del mattino ,quello l'orario che segnalava la radiosveglia accanto
al mio letto. Cosa cavolo mi stava accadendo?Possibile che le parole di
Fabio mi avessero colpito in modo tale da impedirmi di dormire?
"Simo tu mi piaci da morire,ma se per te non è lo stesso sappi che non
mi vedrai più non potrei metterti così in imbarazzo"
Lui ,il ragazzo che da sempre mi tormentava con i suoi scherzi , con la sua
ostilità e con la sua indifferenza mi aveva detto tutto questo.
Sebbene mi avesse sempre trattato come una pezza da piedi era l'unico che
avevo sempre ritrovato al mio fianco,assurdo ,ma vero .Era lì
anche nei momenti peggiori e con le sue solite battute pungenti riusciva a
farmi sorridere e dimenticare tutto ciò che mi affliggeva.
Era impensabile che potessi piacergli o almeno per me lo era. Fabio non era
il tipo che faceva trasparire i suoi sentimenti facilmente e sentire quelle
parole venir fuori dalle sue labbra carnose era quasi una cosa irreale.
"Fa- Fabio ..io non so che dirti,cioè a stento siamo amici e poi sai
che io amo Stefano!"
Era tutto ciò che ero riuscita a proferire , ancora in preda al panico .Ma
cos'altro potevo dirgli?Per me era sempre stato un nemico/amico ,nient' altro,
quasi mi sentivo male al sol pensiero di poter stare con lui,non che fosse brutto,anzi,fisico
scolpito e abbronzato a causa delle sue origini Spagnole i capelli corti
corvini e gli occhi scuri .Diciamo che forse poteva essere considerato uno tra
i più belli di tutta la scuola se non il "più" bello .Il vero
problema era che non mi interessava,cioè non lo consideravo come un possibile
fidanzato .Il mio cuore era già di un' altro che beh,non corrispondeva o almeno
io non lo sapevo,non avevo mai trovato il coraggio di parlargli anche perché
sebbene io fossi una ragazza alquanto esuberante non mi accettavo e non mi sentivo in grado e soprattutto
all'altezza di poter corteggiare Stefano Cosentini .Il ragazzo in questione era
da sempre stato nella mia stessa classe dall' elementari ,infatti era uno dei migliori amici di Fabio ed era
proprio per quel motivo che avevo consentito al mio orgoglio di potersi
friggere ogni qual volta Fabio mi umiliasse ,in modo tale di poter comunque sia essere notata dal
moretto suo amico.
Ma parchè allora se Fabio non mi interessava come pensavo,mi sentivo
estremamente in colpa per essere stata così sincera con lui?
Simona!!Sabrina!!sveglia sono le 7.00!
Esordì mia madre dalla cucina.
Avevo trascorso l' intera notte a contorcermi tra le lenzuola. Non riuscivo
ad immaginare nemmeno lontanamente ciò che mi sarebbe successo dopo quell’
accaduto,come lui si sarebbe comportato nei miei riguardi. Ancora presa dai
miei pensieri mi voltai verso mia sorella che dormiva nel lettino appena
accanto al mio.
-Sabry ,su alzati o faremo tardi!!
Le dissi sollevandomi dal torpore delle lenzuola. Legai i capelli e corsi
svelta al bagno .Mi scrutai con attenzione dinnanzi allo specchio e riuscì a breve a
constatare i risultai della nottataccia trascorsa a pensare. Quel deficiente di
Fabio era ancora una volta riuscito ad arrecarmi danno,come le altre mille volte quando mi rompeva con le sue
minacce di sputtanarmi con Stefano,oppure quando fingeva di essere il mio
ragazzo solo
per ridicolizzarmi quando ancora non sapevo baciare. A pensarci bene anche
se mi ero promessa di cancellare da me quell' avvenimento,forse c' era stato un
momento in
cui avevo pensato a quell' imbecille come ad un ragazzo.
"
-
Simo tocca te andare nel ripostiglio ,pesca!!
Mi esortò Melania ,porgendomi la vaschetta in cui erano riposti i
bigliettini .Già all' epoca delle medie ero pazza di Stef e ovviamente ogni
volta che si partecipavaad una festa attendevo con ansia il momento dei 5
minuti in paradiso,ma ovviamente rimanevo sempre di merda quando,il mio adorato
moretto dagli occhi color del miele si ritrovava avvinghiato in uno stanzino con una delle mie migliori amiche.
Pescai il mio bigliettino e lo passai speranzosa alla ricciolina accanto a
me,lei lo aprì e divertita pronunciò il nome di colui con cui avrei dovuto
trascorrere i miei minuti.
-Fabio Sangez
Per poco non urlai per lo stupore e la rabbia. il ragazzetto già bello alto
e prestante all' epoca mi cinse per i fianchi e con un sorriso malefico riuscì
a farmi rabbrividire.
-Cara Simo sai come si bacia o devo insegnarti??
Sbottò sogghignando divertito dalle sue stesse parole .Non ero mai stata
una tipa molto trasgressiva e diciamo che a 13 anni attendevo che prima o poi
il mio principe azzurro arrivasse e dolce mi schiudesse le labbra e che infine
desse quello che doveva essere il mio primo bacio,ma evitai quei particolari e
orgogliosa e sfidai quel deficiente che mi era accanto.
-Perchè CARO vorresti provare??
Gli dissi scostandolo da me per poterlo fissare in volto .Sogghignò
nuovamente per poi prendermi il mento e avvicinarmi a sè.
-Perchè dovrei perdere l' occasione di deriderti?
E così dicendo mi afferrò per un polso trascinandomi nel maledettissimo
ripostiglio in cui ci rinchiusero quei mentecatti dei miei amici .lo lo strattonai liberandomi dalla sua presa e
massaggiandomi il braccio lo fissai nel buio della stanza,lui così arrogante se
ne stava appoggiato al muro con le braccia conserte e il volto oscurato dalla mancata luce.
-Che c'è?Perché te ne stai lì? che stai tramando?non barare perché...
Non riuscii a terminare la mia affermazione che mi ritrovai con le mie
labbra incollate alle sue .Il mio corpo era stretto al suo,la sua mano destra
mi teneva per la nuca ,mentre con l' altra mi cingeva la vita. Io ero li immobile e incredula .Sentii
la sua lingua dischiudere dolce la mia bocca,risposi a quei suoi movimenti
cercando di trovare la calma e fermare quei piccoli brividi che mi percorrevano
insistenti ,la schiena .Fu una cosa dolce e stranamente ripensandoci fu anche
abbastanza romantica.
Ci separammo ansimanti. lui fu il mio primo vero bacio ,tanto bello ,ma
altrettanto deludente,poiché se per un attimo avevo pensato che forse il
ragazzo che mi era di fronte non fosse poi così deficiente,l' attimo successivo
lo ritrovai avvinghiato a Serena Pirozzi che le parlava della mia incapacità
nel baciare. ero Delusa ,ma anche tanto incazzata.
L'odiai e mi odiai per aver anche solo pensato di poter provare a stare con
un tipo del genere."
Mi ripresi dai miei ricordi appena mi ritrovai a tavola con i miei ,tutti
pronti ,chi per dirigersi a scuola e chi per andare a lavoro.
-Buongiorno amore,tua sorella??
Esordì mio padre nascosto dall' enorme giornale .In quello stesso istante
arrivò Sabrina che di corsa addentò una fetta di pane,mentre si accingeva a sistemarsi.
-Buongorno,quessa deficee i mia soeella ha impegato oa pev pvepavavsi e ova
sono in un ritado inchedibile!
Sbottò lei ancora a bocca piena indossando il cappotto.
-
Guarda cara che sei stata tu che non ti sei alzata in tempo quindi..shhh .
Le dissi divertita rialzandomi con tutta calma prendendo la borsa dalla
sedia.
-Andiamo va,non ho voglia di qualche ramanzina dalla Romani,quella è na
stronza!!
Sentenziò Sabry.
-
Sabrina le parole!
Si lamentò mia madre mentre ci baciava entrambe.
-
Scusa mamma!
Le disse di tutta risposta la moretta al mio fianco.
-
Simo sta attenta a questa scellerata di tua sorella,io oggi ho il turno in
negozio ,nel caso chiamate una pizza!
Mi avvisò mamma.
-Scusa Mà ,ma tu non avevi già fatto i tuoi turni di pomeriggio?
Chiesi sorpresa da quella sua affermazione.
-Si ma Sara,non può venire e sai che qualche soldo in più non ci fa proprio
schifo quindi ,conclusione oggi sono a lavoro bimbe!
E così dicendo ci accompagnò alla porta.
Durante il tragitto ci fermammo come nostro solito ad aspettare il resto dei
nostri amici,ovvero Maggie ,Vittoria ,Samuele e Fabio.
Fabio,la mia preoccupazione ,non sapevo come si sarebbe comportato dopo
quello che era successo e quindi avevo quasi il terrore di incontrarlo.
D'improvviso lo vidi arrivare con la sua moto nera che mai aveva usato
prima di quel momento per andare a scuola .Stranamente tale constatazione mi freddò non poco .Si accostò appena ci
vide e alzò la visiera.
-
Raga io vi raggiungo in moto devo prendere una cosa a casa di samuele ,quindi
lui viene con me,mentre Maggie e Vittoria, invece Si sono beccate la varicella.
Terminò disinvolto senza nemmeno degnarmi di uno sguardo. La cosa mi
agitava e non mi faceva star bene ,anche se dovevo accettarla visto che avevo scelto Stefano e che
dunque lui,non sarebbe più stato né un amico né un nemico .Non sarebbe cambiato
niente ,perché lui non era mai stato nulla nella mia vita ..allora perché quel suo atteggiamento così freddo mi
feriva?
-Capito. Faby non mi puoi dare un passaggio ? Ti prego!!!
Continuò Sabrina con il suo fare da gatta morta .Per lei Fabio
rappresentava la perfezione."bello e dannato" lo definiva anche se il ragazzo di cui era innamorata
era Samuele .Lele e mia sorella si erano conosciuti ad una festa per poi
scoprire che andavano entrambi alla stessa scuola. Lui era molto carino ,ma non ancora pronto ad un
rapporto un po’ più serio,visto e considerato che aveva ancora sedici anni e
anche mia sorella non era la maturità fatta persona. Non sapevo se lei gli
piacesse ,ma di certo Sà ne era cotta.
-
Certo ,salta su!
Sbottò lui di tutta risposta. Sabrina salì in moto posizionandosi il casco
sul capo e con una linguaccia si strinse a lui.
-
Ciao,sorellina!!
Continuò.
"Ma che stronza " pensai. Poi posai lo sguardo sul ragazzo teso
in avanti che con fare freddo mi fece un cenno con il capo in segno di
saluto,per infine allontanarsi.
Dopo alcunii minuti furono scomparsi dalla mia visuale. Ripresi a camminare
ancora assorta nei miei pensieri.
"- Oh oh ,guarda chi c'è?
Esordì un giorno di qualche anno prima comparendo alle mie spalle.
-
Che vuoi Fà?
Gli risposi scocciata,il vederlo mi infastidiva parecchio.
-
Che c'è non posso nemmeno più salutare la mia ragazza??
Sbottò divertito. Dopo quel maledettissimo bacio continuava imperterrito a
prendermi in giro. I primi tempi mi arrabbiavo,ribattevo ,ma infine compresi che era solo fiato sprecato e che
tanto come cosa era così assurda e insensata che capii che la miglior soluzione
era l'indifferenza.
-
Si certo!
Gli dissi sporgendomi a salutarlo con un bacio sulla guancia. Rise per quel
mio gesto e poi se ne andò."
All' epoca non aveva nessuna inibizione e non si faceva problemi a salutarmi.
Possibile che tutto dovesse cambiare? |