Prince
Le Prince Charmant
"Così aspetta il Principe Azzurro,
questo stupido concept pubblicitario
generatore di donne deluse e future zitelle incidite,
mentre solo un uomo imperfetto potrebbe renderla felice."
Frédéric Beigbeder
Non ho mai creduto nel Principe Azzurro.
O meglio, c’è stato un tempo, quando giocavo ancora con le
bambole, che sapevo che il bambolotto biondo sarebbe stato con la
bambolotta bionda.
Sempre.
Ed allora io mi chiedevo "chi sarebbe stato con me, visto che sono mora?" Non si era mai sentito parlare di Principi Mori.
Rospi sì, ma principi Mori? No, il Principe Azzurro è
biondo e sbatte gli occhioni azzurri come solo una donna sa fare.
La sua figura ha accompagnato, inevitabilmente, tutta la mia infanzia,
presente in ogni cartone in cui ci fosse una principessa da salvare. Ma
io non mi sentivo una principessa, mi sentivo quasi una servetta.
Ma di loro non si sa mai nulla, alla fine di una fiaba.
È stato solo crescendo che ho capito la funzione de le Prince Charmant; o meglio, le funzioni.
Prima: sminuire la figura di ogni uomo sulla faccia della terra,
così che ciascuno risulti essere scialbo e rozzo a confronto. In
questo modo, o l'uomo avrebbe cercato di elevarsi al rango di principe,
o avrebbe finito per lasciare una donna troppo pretenziosa per i suoi
gusti.
Seconda: permettere di sognare, laddove l’amore tardava ad
arrivare, lasciandoti vivere nell’illusione che prima o poi il
principe sarebbe arrivato e che tutto sarebbe andato a finire bene.
Purtroppo, ero - e sono, seppur in maniera minore - una persona troppo
razionale per crederci. Più che razionale, forse matura, o poco
ingenua.
Semplicemente, non ho mai avuto molte aspettative per quanto
riguardasse la mia vita amorosa: sono timida, balbetto, inciampo troppo
spesso sui miei stessi piedi, arrossisco per un nonnulla.
Insomma, quale Principe Azzurro poteva interessarsi a me?
Questo è quello che mi dicevo.
Tuttavia, nonostante ancora oggi io sia timida, balbetti o inciampi, ho trovato un mio Principe.
Ed ho pure scoperto che avevo ragione: non ha i capelli biondi, non ha
gli occhi azzurri e non ha di certo un’armatura scintillante,
proprio come avevo predetto.
Ha invece capelli ramati, occhi color dell’oro fuso ed armatura spesso coperta da ombre passate e presenti, a volte pure future.
Ma non per questo è meno valente od umano del Principe Azzurro.
Mi ama, mi rispetta e mi fa sentire unica.
Sì, mi fa sentire una Principessa.
Non so cos’ho fatto per meritarmi tutto ciò, non so
neppure quanto durerà o se sarà solo un sogno come quelli
che facevo da piccola – già, proprio quelli che dicevo di
non fare.
Ma finché mi vorrà al suo fianco, finché
sopporterà i miei difetti – perché io non sono una
Principessa, ma solo una servetta – allora io farò di
tutto per tenerlo stretto a me.
Per tenerlo mio.
Ma non lo chiamerò mai Principe Azzurro.
Lui non è il Principe Azzurro.
Semplicemente, è colui che amo.
E dal sogno alla realtà la distanza è infinita.
***
Note: shot vagamente nonsense,
nata dopo aver letto un link su Facebook (ebbene sì, ci sono
pure lì link che fanno riflettere ^^).
Spero di aver tratteggiato bene
Bella, quella che bene o male è sempre stata reale, con i piedi
per terra, cresciuta forse troppo in fretta, ma che pur sempre è
stata bambina.
Non ha una collocazione precisa
questa ff, potrebbe starci benissimo prima e dopo New Moon, a seconda
di come la leggete – perché per difetti si può
intendere anche la sua indecisione verso Jacob, così come
potrebbero essere i suoi normali difetti che lei considera avere
nonostante Edward cerca di convincerla del contrario.
Grazie a tutti coloro che mi stanno
seguendo in queste piccole shot ^^ Mi ci vogliono per staccare un
po’ dalle long e lasciare andare la fantasia!
Ringrazio le persone che hanno recensito la mia ultima one shot “It’s only a dream... an hot dream!”: mi fa piacere sapere che vi ha divertito! Gentilissimi tutti (_ _)
Così come chi ha preferito/seguito/ricordato: grazie!
Un bacione
Anthea
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