gloria
Gloria è innamorata di suo fratello.
Gloria era incondizionatamente e
follemente innamorata di suo fratello. Una cosa impensabile, così
pazza che solo il pensiero fa accapponare la pelle. In situazioni del
genere il buon senso dovrebbe in qualche modo eliminare dal cervello
quell'idea spaventosa e sostituire la foto di tuo fratello,
incorniciata mentalmente con una graziosa cornice a cuore, con una di
una attore famoso o di un comune ragazzo che incontri ogni giorni a
scuola. Qualsiasi persona al di fuori di tuo fratello andrebbe bene.
Ma Gloria proprio non c'è la faceva, inutile solamente provarci. Era
una bambina troppo cocciuta, forse anche un po' troppo egocentrica.
Lei amava suo fratello, solo lui.
Gloria aveva 8 anni e sognava di
sposare Billie, il suo fratello maggiore. A quest'età non si sa bene
che cos'è l'amore, non si capisce che cos'è la bellezza. Gloria non
era come tutte le altre bambine, lei era speciale e a farle credere
di essere così unica rispetto alle altre persone era proprio lui,
Billie.
Trovava tutto di lui perfetto, cose che
altri invece trovavano decisamente strane. Il suo sorriso era dolce,
amava come la coccolava quando era distesi insieme sull'erba del
piccolo giardino di quella casa di periferia che sembrava tutto
tranne una casa. Una solo macchia di colore illuminava quella casa,
così spenta e senza amore. Billie, il suo sole e il suo cielo.
Billie adorava sedersi sul marciapiede
e giocare con le bolle di sapone con Gloria. Faceva sempre delle
bolle grandi e attraverso quelle sfere di acqua e sapone la bambina
lo osservava.
Guardava ammirata e sognante i suoi
occhi, verdi e luminosi, pieni di gioia nel vedere galleggiare
nell'aria calda di giugno le bolle che il suo bastoncino creava.
Gloria avrebbe passato ore intere a
guardare quegli occhi. Quegli occhi che stranamente non la guardavano
o se la guardavano, la sua attenzione non era riservata a lei..ma
vagava in qualche altro mondo.
La bambina era innamorata di lui,
perché adorava le sue mani. Grandi, le dita affusolate e sempre
sporche di colore o polvere di matita. Billie disegnava e come lo
faceva bene. I suoi disegni raffiguravano qualsiasi cosa, da una
ragazza sorridente a un mostro. Ma il soggetto che era molto
frequente nel suo block notes era proprio lei, la piccola Gloria.
Disegnava tutto di lei in modo così perfetto e reale che quasi
sembrava che la figura del foglio prendesse vita al tocco delle sue
mani magiche ed esperte. Ma la cosa che stupiva la bambina era il
fatto che quando gli consegnava il ritratto finito non diceva mai una
parola. Glielo metteva tra le mani, chiudendole attorno al foglio e
poi se ne ritornava a sedere per terra. Mai un commento...
La bambina lo ringraziava sempre,
schioccandogli un dolce bacio sulla guancia pallida e fredda. Lui
sorrideva, un sorriso sincero, un sorriso dolce..un sorriso che
proveniva dal cuore.
Gloria amava fare colazione con Billie
alla domenica. Il ragazzo aveva l'abitudine di trascinare la sorella
in cucina alle sette di mattina, quando ancora tutto il resto della
famiglia dormiva ancora. Prendeva il latte, due ciotole colorate e i
cereali che tutti e due amavano tanto. Riempiva le tazze fino
all'orlo di latte e poi ci rovesciava dentro i cereali a forma
circolare che ricordavano degli anelli. Mangiavano insieme, mentre
Gloria raccontava animatamente al fratello quello che stavano facendo
i due protagonisti del cartone animato in televisione. Gloria lo
faceva sempre, descriveva al fratello tutto quello che facevano in
tv. Billie non guardava la tv, gliela accendeva ma poi lui non la
guardava mai. Osservava il soffitto in silenzio, i capelli neri come
la vernice scompigliati che gli ricadevano sulle fronte e gli occhi
leggermente arrossati a causa della sonnolenza che faceva fatica ad
andarsene. Sembrava quasi che non ascoltasse nemmeno Gloria, ma
quando lei ridava al comportamento di un personaggio del cartone
animato lui rideva silenzioso con lei., anche se non guardava lo
schermo luminoso.
Gloria amava suo fratello anche se
avvolte urlava senza una motivazione precisa. Si sedeva su un angolo
della stanza e urlava, premendosi i palmi delle mani sulle orecchie.
Urlava e urlava. Gloria non l'aveva mai visto di persona ma la mamma
glielo raccontava avvolte.
Sua mamma in qualche modo era gelosa di
Gloria. Billie si faceva toccare da Gloria, Billie andava a cercare
Gloria...Billie non andava a cercare lei.
La bambina avvolte si chiedeva che cosa
fosse quella cosa che impediva a lei e a suo fratello di parlare
insieme. Sua mamma glielo aveva ripetuto molte volta.
“Tuo fratello è autistico” le
diceva sempre “ lui non è qui quando gioca con le bolle di sapone
con te, lui non è qui quando guarda i cartoni animati con te. Lui
non è mai qui....e mai lo sarà.”
Eppure gloria continuava ad amare suo
fratello. Anche ora che erano seduti sullo scivolo del parco vicino a
casa, lui che guarda il cielo come sempre e lei che si diverte a
scivolare giù dallo scivolo. Lei lo amava, perché sapeva che poteva
riportarlo a casa...sapeva che poteva farlo felice, sapeva che lui
sentiva il suo amore. E,a modo suo, Billie ricambiava.
Gloria saltò giù dallo scivolo e
corse verso il fratello che osservava il cielo in silenzio, le gambe
incrociate e le mani tese verso l'alto. Gloria osservò le sue mani,
le sue bellissime mani. Le prese tra le sue, le strinse forte forte e
disse gentilmente:
“Non ti lascerò andare mai, mai e
poi mai Billie! Un giorno toccheremo il cielo insieme..te lo
prometto. Si, si e poi si!!”
Rise felicemente, tendendo ancora
strette le mani del fratello. Billie abbozzò un sorriso. Mormorò
qualcosa, sottovoce.
“Grazie...”
Gloria amava suo fratello e sapeva che
suo fratello amava lei a modo suo.
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