salve a tutti, eccmi che posto il
secondo cap, ma non fateci l'abitudine non posterò cosi
velocemente...gli esami mi richiamano al dovere.anche questa volta il
titolo è una melodia del film The piano che da anche il nome
alla storia.voglio ringraziare chi ha commentato e tutti i preferiti e
i seguiti che non sono affatto pochi (mi aspettavo che nessuno la
leggesse);se qualcuno volesse commentare non si tiri indietro sono
disponibile a rispondere ai vostri dubbi!!
2 the heart asks the pleasure first
Secondo
giorno di scuola,splendida giornata,da quando mi piaceva andare a
scuola?la risposta la sapevo ma era meglio
…driiiiiiiiiiiiiidriiiiiiiiiiiiiiiiiii…ancora
completamente sotto le coperte uscivo il braccio alla ricerca della
dannata sveglia.anche quest oggi mi ero svegliata prima della sveglia
che puntava…le 8.30 !!!!!cavolo ho perso
l’autobus.mi vestii velocemente infilando il primo jeans che
trovai e lavandomi ancora i denti scesi in cucina per afferrare al volo
la mia colazione e portarla su per mangiarla mentre mi vestivo.le mie
cugine ancora sbadiglianti stavano sorseggiando i loro caffè
nelle loro elegantissime vestaglie di seta…sicuramente dei
cinesi(XD).figuriamoci se loro si preoccupavo dell’orario
,hanno le loro potentissime macchine sulle quali mai mi inviteranno a
salire,perché preoccuparsi di me!nell’arco di 10
minuti ero già fuori casa,ma sarei riuscita ad arrivare in
tempo a scuola?
”ciao”mi salutò un ragazzo
mai visto su una macchina sicuramente nuova,o magari del padre,presa di
nascosto per far colpo su una ragazza.vedendo che non gli rispondevo mi
segui a passo d’uomo con la macchina dicendo”ehm io
sono mike,tu dovresti essere isabella swan,giusto?!andiamo a scuola
insieme,frequentiamo lo stesso corso di spagnolo…ehm se vuoi
ti do un passaggio perché di questo passo non arriverai mai
a scuola”lo guardai scettica,maledizione aveva ragione ma
soprattutto si era rivelata questa un ottima tecnica di
abbordaggio.sconsolata accettai.una volta arrivati a scuola ecco di
nuovo tutti gli sguardi su di me e sul nuovo esemplare maschile che mi
affiancava,mike era un bravo ragazzo,gentile,forse un po’
troppo curioso e appiccicoso,ma non capace di far male ad una mosca.
ogni tanto ci avrei potuto scambiare due chiacchiere.improvvisamente
vennero due ragazze verso di noi:una bassina,con una quarta abbondante
da far invidia persino a tanya,l’altra dall’aria
più intelligente e dai lunghi capelli corvino.
”ciao io sono jessica e lei è angela,tu
sei isabella vero?vedo che hai già conosciuto mike,quindi
oggi ti siederai al nostro tavolo a mensa?che corsi frequenti?ah ma mi
pare che ieri eri seduta con i cullen e gli hale ,come li hai
conosciuti?”dire che la piccoletta fosse spaventosa era un
eufemismo,meno male che alla mia richiesta disperata rispose
l’altra ragazza”jessica non la
spaventare,l’hai bersagliata di domande!se vorrà
sedersi con noi a mensa ci racconterà tutto,va bene
isabella?”le sorrisi dolcemente e mentre stavo per
rispondere”mi dispiace angela ma bella anche oggi si
siederà al mio tavolo,me lo ha promesso ieri , vero
bella?”eccolo qua di nuovo al mio fianco,con un braccio che
circonda le mie spalle e un sorriso sghembo che scioglie.
”mi dispiace ragazzi, sarà per un'altra
volta…ah grazie per il passaggio mike”
”figurati se vuoi anche
domani…”
”no non c’è bisogno,ciao a
tutti”mi affrettai a rispondere sotto lo sguardo indagatore
di edward.
“e cosi mike newton ti ha accompagnata a
scuola?!”mi chiese mentre ci avviavamo alla nostra
lezione:biologia.”ho fatto tardi,ho perso
l’autobus”mi giustificai,mi sentivo in colpa e non
sapevo perché.”potevo venire io,mi chiamavi e
subito correvo da te”
”ma non ho il tuo numero”come se lo
avessi chiamato veramente,piuttosto avrei fatto l’autostop
che chiedere aiuto”non ti ho dato il mio
numero?sacrible!è la prima volta che non do il mio numero ad
una ragazza,ma rimediamo subito”afferrò il mio
polso destro e nel momento in cui prese la penna”hai una
cicatrice qui…”
”incidente domestico”mi
guardò come se si aspettasse un qualche particolare in
più,ma non vedendo da me nessuna aggiunta scrisse il suo
numero.
La giornata passò tranquillamente anche
perché a mensa la bionda finta non c’era ed anche
oggi ero riuscita ad evitare egregiamente le mie
cuginette.”bella io subito dopo le lezioni attacco con il
laboratorio di piano,ci vediamo direttamente in aula?”mi
disse mentre sistemavamo i libri negli armadietti.”va bene a
dopo”dissi e poi si allontanò,che bisogno
c’era di andare separati?forse doveva incontrare
qualcuna…non ho motivo di interessarmi,ci conosciamo da
pochissimo e possiamo dire di essere poco più che
conoscenti.chiusi l’armadietto e mi avvivai verso
l’aula di musica.quando arrivai lui ancora non
c’era,mi sistemai sul divanetto di pelle posto di fronte al
pianoforte;l’aula era abbastanza spoglia,pochi strumenti
giacevano qua e la.
”scusa il ritardo,ma ho dovuto accompagnare i miei
fratelli a casa,veniamo sempre con un’ auto”disse
edward entrando tutto trafelato in aula.ero contenta che avesse
impiegato quel tempo per accompagnare i suo fratelli e non per fare
compagnia a qualcuna.”con cosa posso deliziarti?”
”spesso suoni le melodie di michael nyman del film
the piano,magari potresti iniziare con una di quelle”era
sbigottito”conosci il film?”
”certo è stato uno dei primi film
d’autore che ho visto,ero anche molto piccola”
”e precoce dato che ci sono delle scene esplicite
di sesso”
”vabbe quelle le guardavo con la mano
d’avanti”scoppiammo a ridere insieme”e
così ti piace il cinema eh?allora ogni tanto possiamo
incontrarci per guardare qualche film”
”prima mi inviti ad ascoltare la tua musica,poi al
tuo tavolo alla mensa ed ora al cinema,edward caro dove vuoi
arrivare?”ero curiosa di sapere,cosa pensava di me,un
assaggio di ciò lo avevo avuto il giorno prima,ma ero
curiosa di sapere dove voleva arrivare,non si riempiono di attenzioni
persone appena conosciute”ahahahah non ti preoccupare non sei
e non sarai una delle tante,tu sei diversa,speciale…tu
sei…bella”e scoppiò nuovamente a
ridere,che mi fosse sfuggito qualcosa?! e poi iniziò a
suonare the heart asks the pleasure first ,la colonna sonora del
film.stupenda melodia,magnifico il modo da lui suonata.i suoi occhi
fissavano i tasti,ma allo stesso tempo erano persi nella melodia
stessa;le sue mani scivolavano sul piano,lo accarezzavano.era una
visione! lo osservai suonare fino all’ultima nota e poi gli
rivolsi un dolce e caloroso sorriso”grazie”
”figurati, anzi se ti vengono altre melodie io
sono a tua completa disposizione”mi sorrise a sua volta.prima
che calasse un silenzio imbarazzante gli rivolsi la
parola”oggi a pranzo rosalie non c’era e neppure
tuo fratello,spero che per colpa mia tu non abbia discusso anche con
lui”mentre proseguiva con le sue
esercitazioni”figurati, a mio fratello gli puoi dare un pugno
su un occhio e lui continuerebbe ad abbracciarti…so cosa
stai pensando,ti chiedi come faccia a sopportare rosalie,ma emmett
è attratto cosi irrimediabilmente da lei che si fa trattare
con piacere come un cagnolino.”
”comunque vorrei scusarmi per il comportamento di
rosalie e che lei pensa sempre che ci sia bisogno di salvarmi”
”hai bisogno di essere salvato edward?qualche
bullo della scuola ti ruba la merenda?”
”non proprio merenda…bella io non sono
quello che sembro”
”lo vedo”
”lo vedi?”
”hai due facce, quella dello strafottente che
mostri a tutti e quella dle ragazzo dolce che per qualche assurdo
motivo mostri a me perfetta sconosciuta”
”non sei una sconosciuta ci conosciamo da 2 giorni
e domani fanno 3”
”sai cosa intendo”risposi
decisa”credo che il fatto che tu sia riuscita a leggermi sia
una risposta sufficientemente valida per comprendere il
perché ti voglio come amica”
”bella dato che siamo amici,posso sapere qualcosa
in più di te?”ci pensai su e come sempre quella
era la mia prima risposta”mia madre è morta 10
anni fa”
”ne parli come se fosse una cosa normale”
”la morte è di tutti”
”la sofferenza per la morte di un genitore
all’età di 7 anni no”
”credo che lo dica solo per giustificare la mia
persona”
”bella ,intelligente,responsabile
intelligente?”rispose prontamente
lui”timida,scettica,sola”
”la tua non è una scusa è
semplicemente quello che vedi riflesso,ma non è detto che
gli altri percepiscano il tuo riflesso allo stesso modo”
”tu suona io parlo”lo rimproverai,ma non
proseguii più,non mi andava”cosa hai pensato
appena se ne andata?”intervenne
lui”credo…di non aver pensato a niente,ero in
black-out,ma come mai tutte queste domande su mia madre?!”
”io non l’ho mai conosciuta mia
madre”
”e la direttrice,come si
chiama…esme!!”
ӏ mia zia,mi ha adottato
all’età di 8 anni”
”e dal tuo silenzio percepisco che non proseguirai
con il racconto”non mi rispose ,mi sorrise e
basta.”certo che siamo strani”
”in che senso”
”di solito i ragazzi della nostra età
parlano di sport,vestiti,tv e noi parliamo di
famiglia,pensieri,sentimenti… ora parliamo di cose futili e
tu suona qualcosa di allegro!””edward che cosa hai
tatuato sul braccio destro?”
”una tigre”
”perché?”
”è l’altra parte di me,come
hai detto tu,sulla scapola sinistra invece ho tatuata solo
un’ala”
ӏ inutile ritorniamo sullo stesso
argomento di prima”
ӏ colpa tua,ricordi? io suono tu
parli”
”siamo dei pessimi diciassettenni”dissi
sospirando e sdraiandomi comodamente sul divano,cullata dalle sue note.
“prendi l’autobus o posso darti un
passaggio con la mia bellissima volvo”
”no prendo l’autobus cosi ci metto un
quarto d’ora buono per tornare a casa giusto in tempo per
vedere le mie cugine uscire”
”e perciò tu stasera non
esci…”chiese curioso”no, non mi piace
uscire”
”be allora ti vengo a trovare a casa”
”ma sei impazzito????e che dovrei dire alle mie
cugine quando tornano???”
”vengo di nascosto,entro dalla
finestra”non capivo se mi stava prendendo in giro o se stesse
dicendo sul serio”bella,ma ancora non te ne sei
accorta?”
”cosa?”
”io abito accanto a casa tua,l’altro
ieri quando mi hai detto che le denali sono le tue cugine,ho subito
capito che tu eri la loro tanto indesiderata parente,però ti
avevano descritto completamente diversa da come
sei…”disse squadrandomi dalla testa ai piedi.e io
come un’imbecille non mi ero accorta di niente da quando ero
arrivata qui.”allora vengo a farti visita?”
”ma sei scemo, no esci con i tuoi amici”
”mi dispiace me ti conviene verso le 11.30 tenere
la luce accesa se non vuoi spaventarti”rispose chiudendomi lo
sportello della macchina…macchina?!”e come ci sono
finita qua dentro?”
”eri cosi distratta che avrei persino potuto
abusare di te e tu non te ne saresti accorta”dice
lui…
“bella è vero che a scuola frequenti
uno dei cullen?”chiese kate e improvvisamente le altre cugine
posarono le forchette nei loro piatti vuoti fin dall’inizio
della cena”ah si ho incontrato edward fuori
dall’aula di musica?”
”abbiamo un aula di musica?”chiese tanya
scettica”tu conosci edward cullen la crem della crem dei
cullen?l’unico scapolo cullen?”domandò
stupita irina”ho conosciuto anche gli altri cullen”
”ci devi assolutamente presentare”disse
tanya senza battere ciglio”non siamo
nell’ottocento,non c’è bisogno di
presentazioni”mio zio quasi si strozzava dal ridere della mia
affermazione, ma a tanya non andò
giù”allora dicci la tua tecnica di
abbordaggio”
”è semplice…utilizzare la
bocca per parlare”dissi riponendo il piatto nel lavello e
salendo le scale;la battuta questa volta non piacque solo a mio zio ma
anche alle altre due cuginette che venero ammonite da
un’arrabbiata tanya.
Mi ero appena infilata sotto le coperte quando sentii due
voci che bisticciavano fuori dalla…finestra?!mi alzai senza
accendere la luce e tirai via le tende scoprendo edward e sua sorella
alice appollaiati sul davanzale della mia finestra”che ci
fate qui?”
”sono le 11.30 sono venuto a farti
compagnia”li lasciai entrare guardandoli
trucidamente”scusa bella è che edward aveva detto
che volevi organizzare un pigiama party per fare amicizia, ma a quanto
pare voleva solo intrufolarsi qua”ora anche la sorella lo
guardava male, ma edward non era interessato anzi uscì fuori
dalla tasca un pacco di carte”pokerino?”.passammo
una serata divertente,alice era davvero pazza e per tutta la serata non
facemmo atro io ed edward che farla stare ferma perché
faceva troppo rumore e i miei zii si sarebbero potuti svegliare.appena
sentimmo la macchina di kate nel vialetto i cullen decisero che era il
momento di tornare a casa loro.
”bella è stata una serata
divertente,magari la prossima volta vieni da me e passiamo una serata
solo donne”
”certo alice ne sarei felicissima”
”siiiiiiii”gridò battendo le
mani come una bambina di 2 anni mentre mi abbracciava”ci
vediamo domani piccola”disse invece edward facendomi
l’occhiolino e appoggiandosi sull’albero che
fungeva da ponte alle nostre due case.quando mi stavo per rimettere a
letto trovai un bigliettino sul cuscino:
“bella stare al fianco di edward può
essere difficile”solo queste righe mi aveva lasciato alice,ma
perché mi volevano tutti lontana da lui?perché
edward era pericoloso?
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