Chuck vs. the Red Test

di bluemary
(/viewuser.php?uid=3163)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Storia scritta per la Caccia alle uova (iniziativa di Fanworld).


Uovo n°3

NOTA: In questa storia Chuck ha completato il Red Test senza l'aiuto di Casey.


Chuck vs. The Red Test

Il corpo teso, rigido per la concentrazione di sfuggire agli occhi del nemico, mentre scattava da un nascondiglio al successivo, in direzione della sua meta sempre più vicina.
Poi un torace muscoloso contro cui aveva interrotto bruscamente il suo tentativo di evadere dal Buy More.
- Sbaglio o il tuo turno non è ancora finito?
- Casey Casey Casey, ti prego, non rompermi le uova nel paniere. Non ora che sto finalmente per farcela.
Un grugnito -tonalità numero 3- a metà tra un sorriso e una smorfia di esasperazione.
- Idiota. Vedi di sbrigarti, Walker sta per partire con Shaw.
La corsa interminabile fino al Castello, in cui il respiro rapido e ansante e il rimbombo del suo cuore nelle orecchie cancellavano il suono di quell’unico sparo che non avrebbe mai dimenticato. Uno sparo che lo aveva perseguitato per tutta la notte precedente e svaniva solo dinanzi al pensiero della donna di cui era innamorato.
- Chuck…
- Ora sono una vera spia, Sarah. Potremo stare insieme!
Un silenzio splendido, dipinto unicamente dai loro increduli sorrisi; poi solo le loro labbra, premute le une contro le altre, il bacio che aveva sognato per anni interi, assieme alla consapevolezza di essere finalmente completo, finalmente felice.
Per sempre.


L’agente Carmichael è seduto a terra, immobile; tiene la pistola fumante tra le mani, ma la sua bocca è tesa nel solito sorriso da bambino mentre rivive la sua serata romantica con la donna che ama.
Come sarebbe davvero dovuta andare.

- Non posso venire, Chuck, stasera partirò per Washington, con Shaw.
Nulla.
Nella sua mente. Non. C’è. Nulla.
Né una stilettata di dolore, né un’esplosione di rabbia, dopo quel nome.
Solo un nulla soffocante che gli impedisce di respirare.
- Sarah…
- Mi dispiace, Chuck. Non sei più l’uomo di cui mi sono innamorata. Non dopo ieri notte.
- Io ho fatto quello che mi hai detto! L’ho fatto per te, per noi!
- Lo so. – l’impalpabile rumore di una lacrima che scende lenta sulla sua guancia – E per questo non riuscirò mai a perdonarmi.
Un flash improvviso, più lucido e lancinante dei precedenti, animato dal sordo rancore che gli occlude la gola. Un flash che per la prima volta lo rende davvero una spia.
- Nemmeno io.


Chuck Bartowsky è ancora seduto a terra a sorridere, quando arriva la squadra speciale della Beckman.
Accanto a lui, gli occhi spalancati nel vuoto e un foro rosso in fronte, giace Sarah Walker.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=488693