Amerei Morire Ora

di miss dark
(/viewuser.php?uid=39059)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Amerei morire ora

 



Anche la morte sarebbe bellissima qui, in riva al fiume.

Morirei nascosta tra i rami degli alberi quasi in fiore, con l’erba tra le dita dei piedi

e l’argento sporco del fiume oltre il parapetto di legno.

Morirei con i capelli tra i rovi delle more, con l’inchiostro e la poesia nelle vene,

le nuvole grigie negli occhi, la terra sotto le unghie

e una parola, la più bella, tra le labbra schiuse al vento.

Vento che mi colorerebbe la faccia con il succo delle more e delineerebbe

il profilo delle mie guance secche con le loro spine.

Morirei con il cuore colmo di serena tristezza e le braccia,

sopraffatte dall’infinito di un attimo tanto perfetto,

cadrebbero rilassate ed abbandonate alla terra bagnata del prato di marzo.

Morirei in un giorno dopo la pioggia, che sono i giorni più belli che possano esistere,

quando il cielo è ancora grigio e stanco, ma leggero e meno infelice,

quando l’aria ha un odore forte, un odore che ti entra nella pelle e ti fa rabbrividire le ossa.

Morirei ora, ora perché mi sento in pace; incompleta, ma senza preoccupazioni,

quietamente vuota di dubbi e di vita: libera.

Ora perché morirei senza ricordi e morirei così, senza nemmeno pensarci, giusto per morire.

Morire per me e non per tristezza o per dolore.

Morire per morire.

Morire perché, mi sembra, la morte sarebbe il completamento più unico e logico

di un momento tanto equilibrato.

Anche la morte, specialmente la morte sarebbe bellissima ora, in riva al fiume

che scorre placido e mi sussurra le sue canzoni più dolci.

 

 

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=488773