Freedom
Entri nella grande sala
stracolma di candele e di lumini volanti, che ondeggiano
nell’aria come foglie in balia del vento. Ti guardi intorno,
affascinata e spaventata dall’enormità di quello
che ti trovi davanti, confusa e lusingata dal fatto che abbiano scelto
proprio te.
Un ragazzino al tuo
fianco ti strattona la manica della lunga veste nera con troppa
confidenza, ma in fondo siete bambini, e a te non sembra poi tanto
strano. Lo guardi di sfuggita, infastidita dal fatto di esser stata
distolta da quello spettacolo, e noti i capelli nerissimi, sparpagliati
ad arte, cadergli leggermente sugli occhi color cioccolato.
-Visto che bello? Non
vedo l’ora di trovarmi davanti al Cappello Parlante!- esclama
tutto felice il bambino.
Inclini la testa a
destra, non capendo a cosa si riferisce. Lui si accorge della tua
perplessità e apre la bocca in modo quasi osceno,
apparentemente sconvolto dalla tua ignoranza.
-Come?! Non conosci il
Cappello Parlante?- scuote la testa –Quando arrivi
lì, sugli scalini, ti chiamano ad alta voce e ti fanno
sedere su di uno sgabello di legno. Subito dopo ti posano sulla testa
un cappello che parla e che ti assegna a una Casa-
Spalanchi gli occhi,
sorpresa, e ti accorgi finalmente dei quattro tavoloni che riempiono la
sala. Quello in fondo è formato da ragazzi di tutte le
età che vestono solo di verde e nero, poco più in
là s’intravedono vesti sempre nere e blu, e ancora
vesti nere e gialle. Il tavolone più vicino a voi
è quello più lontano dal portone principale, cui
siedono ragazzi vestiti di nero e rosso, con qualche sciarpa bordata
d’oro. Allora le persone si dividono quando arrivano qua!
Pensi un po’ dispiaciuta.
Ti è sempre
piaciuto fare amicizia con tutti, e questo deve sembrarti un ostacolo
per la tua futura vita sociale, che potrebbe risentire di quella
distinzione. Aggrotti la fronte mentre vi avvicinate sempre di
più al fondo della Sala. Intanto il ragazzo continua a
parlarti.
-Tanto io
entrerò a Grifondoro, la procedura del Cappello è
inutile per me- continua come se niente fosse –Tu?-
La domanda ti coglie
impreparata, bambina, e non sai cosa rispondere. Del resto, che ne sai
tu?
-Non lo so- apri bocca
per la prima volta da quando sei salita su quel treno sconosciuto
-Come?!- ripete il
ragazzino nuovamente, con lo stesso tono sconvolto di poco prima.
Poi sospira, come uno
che è costretto ad accettare un compito gravoso
–D’accordo, ho capito. Mi toccherà
insegnarti tutto quello che so-
Ridacchi, un
po’ più sollevata di quando sei arrivata. Ti piace
il tuo nuovo amico –Oh, grazie maestro-
Lui ti lancia
un’occhiata scherzosa –Non fare la spiritosa mia
alunna, potrei sempre metterti in castigo-
Ti fingi spaventata e
rimani in silenzio, anche perchè una signora particolarmente
cicciuta ha iniziato l’appello. Sei ragazzi e due ragazze
vanno prima di te e sono smistati nelle rispettive Case, mentre
qualcosa ti dice che è il tuo turno.
-Malfoy, Katherine-
tuona la signora
Tu alzi la testa e ti
avvii sulla pedana, un po’ tremolante e incerta.
T’indicano lo sgabello con un gesto e tu ti ci siedi
malamente, tenendoti sulla punta, pronta a fuggire.
Il Cappello
è più pesante di quanto ti sia sembrato e ti cala
quasi sugli occhi, tanto che sei costretta a tenerne il bordo con la
mano sinistra. Lo senti muoversi sopra di te.
-Uhm, Malfoy, eh? Bene
bene. Figlia di Draco Malfoy?-
Senti nominare tuo zio
e scuoti la testa con veemenza –No, di Robert-
Parlare di tuo padre
usando il suo nome e non il consueto
“papà” ti sembra così strano!
Intanto il Cappello annuisce come uno che la sa lunga e torna al suo
lavoro. Mentre riflette passi lo sguardo sulla folla di tuoi coetanei
spiegati davanti a te come un mucchio di soldatini tremolanti. Il
ragazzino, il tuo primo amico, ti fissa come prima non ha fatto, con
un’ombra nei begli occhi caramello.
Ricambi lo sguardo un
po’ confusa dal suo fissare un po’ strano e
rancoroso, e stai quasi per chiederne il perchè quando il
Cappello riprende parola.
-Scelta difficile,
molto difficile. Hai un cuore d’acciaio, bambina, requisito
base per entrare a far parte dei Grifondoro-
Alle sue parole il
tavolo con i vestiti di rosso si agita, con i ragazzi che alzano i
pugni al cielo gridando come una sola voce, mentre al ragazzino si
illuminano gli occhi. La preside zittisce subito il baccano.
-Ma- riprende
–la tua mente è acuta e brillante, degna dei
Corvonero. Allo stesso tempo il tuo animo è dolce come i
Tassorosso ma tagliente come i Serpeverde. Se ci fosse una Casa dei
Nessuno andresti sicuramente lì, bambina, ma purtroppo non
c’è-
Il cappello si scuote
in un diniego, facendoti voltare la testa –Sono costretto a
scegliere, mhm-
Si susseguono attimi
di silenzio durante i quali nessuno fiata e il tuo cuoricino batte
all’impazzata. Improvvisamente ti rendi conto che da questo
momento dipende il tuo futuro.
-Serpeverde!-
Il tavolo dei ragazzi
in nero e verde esulta, pronto ad accoglierti fra loro, bambina.
Sorridi, felice che quest’attimo di tensione sia passato e
scendi dallo sgabello per avviarti verso i tuoi nuovi compagni.
Volti capo verso il
ragazzino e gli sorridi, subito respinta dal suo sguardo noncurante e
acido. Sei ferita, bambina, perchè non capisci il suo
repentino cambio di comportamento.
Ti avvii abbattuta
verso il tuo nuovo tavolo e capiti vicino a un ragazzino biondo, che
è stato chiamato un attimo prima di te, e che porta il tuo
stesso cognome. Il suo volto rimane inespressivo ma, sotto il tavolo,
ti prende la mano, forse consapevole, forse no, della tua improvvisa
tristezza.
-Potter, James-
Alzi il capo di
scatto, non appena noti che è il tuo amico ad avviarsi alla
pedana. Si siede sullo sgabello velocemente, in ansia a modo suo, e la
signora non fa neanche in tempo a posargli il Cappello sul capo che
quello esclama:
-Grifondoro!-
Così il tuo
nuovo amico se ne va dall’altro lato della Sala, lasciandoti
lì con mille dubbi su di lui e sulla scuola. Quanto potrebbero influire le
Case sull’amicizia? Pensi, abbattuta
E’ solo una stupida
regola. Non sai ancora, bambina, quanto ti sbagli.
Spazio
Autrice~
heilà o-o
salve, bella gente, eccomi finalmente con una bella long su un random
che ho raggiunto a fatica: Harry Potter. Tengo molto a questa serie di
libri e ho voluto aspettare di sentirmi davvero sicura prima di
imbarcarmi in una fic su questi. Ma comunque, la storia nel mio pc
è parecchio avanti e, se non cadrà un fulmine o
non mi metteranno in punizione (speriamo di no) dovrei aggiornare
regolarmente. I primi capitoli saranno abbastanza corti, 3 o 4 pagine
di world, però a lungo andare si allungheranno parecchio (il
5 conta 10 pagine). Visto che Erica ha indetto questo nuovo concorso ho
il dovere di dirvi che quasi tutti i personaggi sono inventati(tranne
quelli tracciati dalla Rowling e quelli della Nuova Generazione)come
appunto la protagonista, due co-protagonisti, tante, ma tante,
comparse, le squadre di Quidditch e l'insegnante di Difesa Contro le
Arti oscure. Probabilmente a lungo andare ce ne saranno altri.
Bè, che altro dire? Spero che vi piaccia =D Byee
~Vì
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