Simone e Francesca

di Sweetheart
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"Ripetizioni"

“Io scrivo molto bene, se vuoi posso darti una mano!”
Ecco che, del tutto fuori dai suoi programmi, Francesca si trova ad aspettare il ragazzo che le darà ripetizioni nella materia che più odia.
Sono le tre e mezza. Il campanello suona. È lui.
-Ciao!
Sembra un’altra persona. Il livido si è assorbito quasi del tutto, i capelli sono pettinati, un bel sorriso gli dipinge il volto.
-Ciao! Entra pure!
Simone varca la soglia e si dirige con lei verso la cucina.
-Bello questo quadro! È un Reinassant?
-Boh! Lo abbiamo preso al mercatino, a Rimini
-Sei tata a Rimini?
-Per i miei primi quattordici anni.
-Sei nata lì?
-Sì. Io e mia mamma siamo riminesi.
-E con che coraggio avreste lasciato l’ombelico del divertimento per venir qui?
Coltello nella piaga. Tacco a spillo piantato su un piede scalzo. Fulmine a ciel sereno che colpisce proprio lei. Francesca cerca di rimanere tranquilla, quasi indifferente: è così che si fa per non piangersi addosso.
-Beh, vedi… Dopo tredici anni di fidanzamento, mia mamma si è sposata col babbo e siamo venute qui da lui. Cioè, lui non è il mio padre naturale, ma è come se lo fosse!
Simone capisce che forse sarebbe stato meglio non porle quell’ultima domanda. È stata un po’ impertinente, forse… Bisogna rimediare.
-Ti faccio una domanda: tieni un diario?
-No! Non mi piace scrivere!
-Non sai quello che ti perdi! Poter trascrivere le proprie emozioni aiuta a sfogarsi, e soprattutto a riflettere e a conoscere sé stessi! E non pensi anche tu che conoscere sé stessi sia il modo migliore per migliorare noi e ciò che ci circonda? È inutile che l’uomo scali le montagne più alte e navighi i mari più tempestosi, se poi non riesce a raggiungere la sua essenza! È per questo che io scrivo.
Silenzio. Francesca si è persa verso le parti dello sfogarsi e del conoscersi.
-Ma io mi conosco già!
-O è quello che pensi… Fa’ così: scrivi qualcosa su di te, quello che ti pare. Anche due o tre righe vanno bene. Più scriverai, più bisogno avrai di scrivere. Scrivere sarà la tua droga.
-Bisogna stare attenti, però: la droga brucia i neuroni!





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