Cloud e la richiesta del prima

di Ocatarinetabelasciscix
(/viewuser.php?uid=62637)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Cloud e la richiesta del  I classe

Avviso i lettori che questa è una delle fic più demenziali che abbia mai scritto (con la partecipazione straordinaria di mio fratello, quindi non pensate che la scema in famiglia sia solo io xD). Spero che la apprezziate. Buona lettura!

Ormai era al limite, non avrebbe resistito ancora molto. Doveva sbrigarsi, o sarebbe stato troppo tardi.
L'oscura presenza dietro di lui lo stava mettendo alle strette, con il suo abbraccio mortale che incombeva.
Si guardò intorno nervosamente e ne approfittò per lanciargli un'occhiata. Lui era ancora lì, pallido come la morte e con gli occhi iniettati di sangue, la sua arma al fianco, pronta a colpire, veloce sottile come un serpente.
Cominciò a sudare freddo, conscio che l'impresa era troppo ardua per lui...forse stavolta non se la sarebbe cavata. Non con poco, almeno.
Avrebbe potuto perdere le dita da un momento all'altro. In quel caso che ne sarebbe stato di lui?

"Allora, Cloud? E' pronto?"gli chiese 

"...quasi...credo"rispose con voce fioca

"Dovresti sbrigarti. Te l'ho chiesto un'ora fa. E' così difficile per un soldier di seconda classe assecondare questo mio desiderio?"

"Eccolo. E' pronto"

"Ottimo. Hai lavorato bene, mio allievo. E ora...proviamolo!"

Ci furono momenti di tensione, il silenzio era pesante e gravava come un macigno sulle spalle del biondo.

"Allora?"non potè più trattenersi e pose la domanda a Sephiroth, il quale rispose:

"Sì, era buono. Sei portato, pieno di potenzialità. Solo..."

"Sì?"

"...metti più mortadella tra le due fette, la prossima volta"

"Sarà fatto, signore"

Si girò verso l'enorme affettatrice delle cucine della Shinra e sospirò di sollievo. Le sue dita erano salve per il momento. Osservò la lama dello strumento e sibilò:
"Alla prossima, maledetta!"




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=492969