Salve,
scusate l’immenso ritardo, ma sono tutta
presa da un nuovo gioco. XD Allora, questo è un capitolo di
transizione. Una
normale giornata prima dei pericoli, la calma prima della tempesta.
Insomma,
tutti hanno bisogno di un giorno di “relativa”
calma, no? Comunque,
vi lascio subito, subito al
capitolo. Bye!
Sora_kairi:
Già,
già. E’ piuttosto complicato, non vorrei rovinare la narrazione
inserendo una
descrizione completa, così mi accontento di quel che posso. XD Spero
che il
capitolo ti piaccia, un bacione.
Deby92: Wow, a mezzanotte? Io non resisto mai fino a
quell’ora! Crollo
sempre verso le 23. XD Eheh, sono contenta di averti stupito! XD Per
quanto
riguarda Riku … Mistero! XD Spero che il capitolo ti piaccia!
Inuyasha_Fede: Eheh … Alla fine sarebbe dovuto capitare! XD
Cosa darei per
dormire io con Lea! *.* Spero che il capitolo ti piaccia, a presto!
Capitolo
16
“Pazza.
Pazza. Pazza! Sono una pazza!”
Continuai a mormorare
come una nenia dopo essere corsa via e rinchiusa dentro la mia camera.
“Ma come
mi è venuto in mente?!”
L’avevo baciato. Avevo realmente posato le mie labbra sulle sue.
E … Accidenti! Mi era anche piaciuto!
Non l’avrei più potuto guardare in faccia!
E di certo mi sarei potuta risparmiare quella stupida fuga.
La voglia di urlare non faceva che crescere ogni secondo di più, così
affondai
la testa nel cuscino pronta a liberare un urlo, quando sentii bussare.
“Yume, sei sveglia?”
La voce di Kairi mi bloccò, facendomi richiudere la bocca e alzare la
testa dal
cuscino.
“S-sì.” Balbettai scendendo dal letto e aprendo leggermente la porta.
“Come mai
sveglia?” Domandai, dopo aver appurato che fosse veramente lei.
“Volevo parlarti di una cosa.” Disse spostando lo sguardo sul pavimento.
“Di cosa?” Domandai facendola entrare e accomodandomi sul letto a gambe
incrociate.
“Ecco …” Cominciò incerta raggiungendomi sul letto. “E’ una cosa a cui
non
vorrei pensare, soprattutto in un momento delicato come questo, ma …
Non ce la
faccio più.”
“Cos’è successo?”
“Si tratta di Sora.”
**********************************************
Le
cose non vanno mai come devono andare. E la mia
buona stella, se mai ne avevo avuta una, adesso mi aveva
definitivamente
abbandonato.
Non appena misi fuori un piede dalla camera, cercando di fare meno
rumore
possibile, dato che Kairi si era addormentata con me alla fine della
chiacchierata,
andai a sbattere contro Ven, intenzionato a bussare.
“C-ciao.” Farfugliai quando incrociai i suoi occhi.
Lui mi rispose con un sorriso imbarazzato. “Ciao.” Dopo qualche secondo
di
silenzio prese la parola. “Io … Quello che è successo ieri …”
“Mi dispiace!” Quasi urlai arpionandogli un braccio. “Davvero, non so
cosa mi
sia preso.” Continuai notando il suo sguardo stupito. “Mi … mi è venuto
spontaneo.” Cercai di spiegare. “Non volevo crearti problemi.”
Lui sorrise sinceramente divertito del mio imbarazzo. “Non ti devi
scusare.”
Disse inclinando la testa. “E’ stato … Bello.” Concluse nuovamente in
imbarazzo
avvicinandosi di un passo.
“Che cosa è stato bello?”
La voce allegra di Sora ci fece sobbalzare, e di scatto feci un passo indietro, sbattendo
contro la porta.
“Niente.” Ci affrettammo a dire girandoci verso di lui.
Sora ci guardò scettico prima di scrollare le spalle e asserire che
moriva di
fame.
D’un tratto mi ricordai quello che dovevo fare. Lo afferrai malamente
per un
braccio prima di spingerlo dentro la camera, dove Kairi, sicuramente si
era già
svegliata.
“Ehi! Cosa … Yume!” Urlò arrossendo dopo aver visto Kairi in camicia da
notte.
“Parlatevi. O ora o mai più.” Mormorai chiudendolo dentro.
Mi voltai nuovamente verso Ven che ora mi guardava interrogativo. “Cose
da
fidanzati …” Mormorai, per poi maledirmi mentalmente un attimo dopo. Ma
da dove
mi uscivano ste’ frasi?!
“Facciamo una passeggiata?” Domandò a quel punto sorridendo.
Annuii automaticamente affiancandolo e scendendo le scale.
Arrivati al piano di sotto, trovammo la stanza completamente vuota.
“Dove saranno andati tutti?” Domandai più a me stessa che a Ven.
“Riku e Lea stanno combattendo.” Disse lui guardando fuori dalla
finestra.
Seguii il suo sguardo, notando Lea schivare un affondo particolarmente
potente
di Riku. Aqua e Isa, seduti su un muretto, seguivano lo scontro,
decisamente
indifferenti.
Senza rendermene conto il mio sguardo si posò su Riku, leggermente
affaticato
dallo scontro, continuava a schivare facilmente gli attacchi di Lea.
Come se
avesse sentito il mio sguardo addosso, alzò gli occhi verdi incrociando
i miei.
“Yume?” La nota interrogativa nella voce di Ven mi fece ridestare.
“Scusa, mi ero imbambolata.” Mi scusai sorridendo e seguendolo fuori di
casa.
In silenzio ci dirigemmo verso la piazza.
Mi trattenni dal ripescare l’argomento “bacio”, anche perché … Stavo
decisamente bene così. Camminavamo lentamente, lasciando che le nostre
mani si
sfiorassero piuttosto spesso. Sorrisi leggermente imbarazzata, quando,
impegnata a fissarlo di sottecchi, inciampai e lui mi afferrò la mano
per
evitare che mi schiantassi al suolo.
“Grazie.” Mormorai sorridendo, notando che non aveva intenzione di
lasciarmi la
mano.
Meglio, non avrei dovuto cercare una stupida scusa per tentare di
afferrarla.
“Ven. Guarda!” Esclamai qualche minuto dopo.
Lui si girò seguendo la direzione del mio sguardo.
Una bambina dai capelli rossi stava giocando allegramente con una
signora più
anziana che sorrideva felice, davanti a loro, Topolino osservava
curioso la
bambina.
“Possibile che quella sia …”
“Kairi!” Esclamai completando la frase al suo posto.
“Cosa ci fa Topolino qui?” Domandò dopo un po’ continuando ad osservare
la
scena.
“Non so …” Risposi incerta sul da farsi. “Andiamo. Proviamo a
parlargli.”
Proposi tirandolo verso il centro della piazza.
In quel momento il Re si girò verso di noi. “Ragazzi!” Esclamò
sorpreso, osservandoci
per qualche secondo.
“Maestà, cosa ci fate qui?” Domandai avvicinandomi.
Lui si grattò imbarazzato il naso. “Ecco … Sono fuggito.” Rispose
spostando lo
sguardo sulle sue scarpe.
“Fuggito? E come?” Domandò Ven.
In effetti la Gummiship l’avevamo noi. Come aveva fatto?
“Ho usato questa.” Disse estraendo dalla tasca un piccolo oggetto. “E’
un
Frammento di Stella.” Spiegò mostrandoci l’oggetto. “Con questo si può
viaggiare tra i mondi. Anche se non si può decidere la destinazione.”
“Ma perché ve ne siete andato?” Domandai piegandomi alla sua altezza.
“Volevo …”
Un boato terribile ci interruppe, facendoci voltare contemporaneamente
verso la
fonte del rumore.
Davanti a Kairi e a sua nonna, si ergeva un enorme Unversed, con
accanto
Malefica.
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