Disclaimer: Colin Farrell e
Jared Leto non mi appartengono, la
storia scritta non si basa su fatti realmente avvenuti nè
vuole insinuare nulla
sulle preferenze sessuali di entrambi. Qualsiasi riferimento a fatti
è
puramente casuale. Non scrivo per lucro ma per puro diletto, mio e
(spero)
vostro.
Passato il momento del disclaimer, ricordo che questa storia
è una
sorta di flashback di “Alibi [A trial by fire]”,
per cui consiglio di leggerla
prima di questa, se invece non vi fa voglia tranquilli, è
comprensibile lo
stesso:). Via basta non vi tedio più. Buona lettura.
Giulia
La mia storia tra le dita
[we'll never ever learn]
Prologo
Un’aria densa di sesso e sospiri
che però ha un retrogusto strano, amaro…
-Ho
voglia di assaggiarti.
Sussurri
sulla mia pelle, laddove
gli addominali si contraggono, stimolati piacevolmente dal tuo fiato
caldo. C’è
poi un bacio a seguire, e un altro, e un altro ancora, giù
fino all’inguine. Ti
fermi.
Sulle mie labbra un mugolio di
disappunto, sulle tue un sorriso dolce.
-Prendimi
Colin. Adesso.
Ti
sto supplicando forse? Ma sì.
Con te non mi faccio alcun tipo di problema dopotutto; non me ne sono
mai fatti
e non me ne voglio fare adesso che sento la fine galopparci incontro.
Chiudo
gli occhi, mentre ti sento entrare in me con decisione, e mi lascio
trasportare
dai tuoi movimenti ritmati ondeggiando lievemente sul letto, avanti e
indietro.
L’abbiamo fatto mille volte, in mille posizioni, con mille
sentimenti, ma
stasera è tutto diverso e anche tu lo sei.
C’è un’urgenza disperata nelle tue
spinte ed io mi sento completamente vulnerabile. È come se
tu stessi cercando
di penetrare completamente nel mio corpo per raggiungere il cuore e
strapparmelo via. Sono tuo e lo sai, lo senti, sono tuo e non posso
né voglio
sottrarmi. Ci siamo comunque già spinti troppo oltre, non
avrebbe alcun senso.
Ecco che allora mi abbandono a te, a questo tuo stupendo lacerarmi
l’anima.
-Guardami
Jared!
La
tua voce è uscita strozzata,
rompendosi sul mio nome. Seguo l’ordine ed apro gli occhi:
sei sopra di me,
incredibilmente vicino e caldo. Potrei affogare in quelle tue iridi
torbide di
passione.
Involontariamente, la mia mano si
muove fino al tuo volto, strusciando il pollice contro il tuo labbro
superiore.
Come se volesse rispondermi, anche la tua si fa spazio tra i nostri
ventri e
corre ad afferrare il mio membro, dedicandogli mille piacevoli
attenzioni.
-Voglio
che tu senta tutto
stasera. Voglio che tu respiri ogni tremito.
Mi
sussurri, piegandoti sul mio
orecchio. Ho la vista appannata e il cuore che mi urla di scappare via,
ma
niente del mio corpo, adesso, segue un qualsiasi tipo di ordine. Sono
tuo
totalmente Colin, è questo quello che volevi non
è vero?
-Vieni
con me Jared…
Una
richiesta, quasi una
supplica, e come un’esplosione ti riversi dentro di me,
trascinandomi subito
dopo insieme a te, insieme a quei tremiti violenti che ci fanno
accasciare sul
letto. Lo senti adesso? Stiamo mettendo la parola
“fine” a questa storia, a
questo nostro mito moderno. Lo senti, Colin, il vuoto dentro al petto?
Io sì,
eppure sono pieno di te.
Fine del prologo, questo
è solo un assaggio, la parte migliore arriva al prossimo
aggiornamento. Intanto mi farebbe piacere sapere che ne pensate.
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