Mistero alle porte di Lavender
Town
Il cielo era basso e nuvoloso, e minacciava pioggia. Da quando erano
arrivati nei pressi di Lavender Town, il cielo non prometteva mai
troppo bene. L'aria era gelida, e fischiava sinistra tra gli alberi,
mentre suoni strani e misteriosi venivano trasportati dal vento.
- Che atmosfera lugubre... - Mormorò Brock, guardandosi
intorno con aria circospetta.
- Hai proprio ragione, mette i brividi. - Concordò Misty.
Ash avanzava in testa al gruppo con Pikachu sulle spalle, cercando di
ignorare la pelle d'oca concentrandosi solo sulla strada che lo
divideva dalla prossima tappa del suo viaggio.
Il sentiero si allargò e sulla sinistra apparve una vecchia
costruzione.
Bassa e grigia, sembrava confondersi con le ombre degli alberi attorno
a lei. Le finestre erano sbarrate da vecchie assi marcite, il tetto era
in parte crollato. La porta era un rettangolo nero nel freddo color
acciaio delle pareti.
I tre amici si fermarono a guardarla, interessati e terrorizzati da
quell'abitazione in rovina.
Un grido sconosciuto echeggiò attorno a loro, e i tre
ragazzi si strinsero di più. Grosse gocce d'argento gelido
iniziarono a piovere dal cielo.
- Forse dovremmo metterci al riparo. - Esclamò Brock.
- Meglio sotto gli alberi, quel posto non mi piace. - Disse Ash, mentre
Pikachu si rifugiava sotto la sua giacca, spaventato e tremante.
I tre ragazzi si rannicchiarono sotto un'abete, ma all'improvviso un
fulmine cadde a pochi passi da loro, illuminando la foresta nera con il
suo spettrale flash violetto.
Con un grido, i tre ragazzi si alzarono. Pochi istanti dopo erano sotto
l'arco della vecchia casa.
- Per lo meno siamo all'asciutto. - Disse Misty.
- Non allontaniamoci. - Disse Brock.
Si sedettero vicino alla porta e aspettarono che il temporale fosse
terminato per riprendere il cammino.
La casa, all'interno, era anche più terribile che
all'esterno. I lampi gettavano ombre livide sulle assi ammontichiate e
sui mattoni crollati generando ombre dall'aspetto mostruoso. Insetti e
ragni ticchettavano sulle pareti, e a ogni scroscio d'acqua il soffitto
e le assi alle finestre scricchiolavano pericolosamente.
Misty, inquieta, girava in tondo per la stanza. In un angolo, una
piccola porta si mimetizzava con il muschio sulle pareti. La ragazza,
incuriosita, la spinse.
- Misty, dove stai andando? - Esclamò Ash, vedendola sparire
dietro il riquadro nero dell'uscio.
Pikachu fu più rapido di lui, e corse nella direzione in cui
Misty era sparita.
Una luce abbagliante riempì la soglia della stanza non
appena Pikachu la ebbe superata.
Poi, di nuovo buio.
La pioggia sgocciolava canterellando, i tuoni erano sempre
più lontani. Brock e Ash si precipitarono alla porta per
vedere che fine avessero fatto i loro amici.
- Misty! Pikachu! - Chiamò Ash.
Un ragazzo più o meno della sua età, con
spettinati capelli biondi e gli occhi castani apparve sulla soglia.
Indossava un paio di jeans neri e una maglietta gialla.
- Ciao, Ash. - Esclamò il ragazzo.
- Io ti conosco? - Domandò Ash, stupito.
- Sono Pikachu! -
Brock e Ash si guardarono, poi guardarono il ragazzo e scoppiarono a
ridere.
- Avanti, non abbiamo voglia di scherzare! -
- Ti giuro che sono Pikachu! Appena sono entrato una grande luce mi ha
impedito di andare avanti e quando ho riaperto gli occhi ero
così! -
Ash lo guardò per un istante. Poteva crederci? Era una cosa
tanto sciocca!
In quel momento, dietro il presunto Pikachu apparve un'altro ragazzo.
Indossava un paio di pantaloncini di jeans e una canottiera color
limone. Aveva gli occhi azzurri e corti capelli rossi.
- Oddio. - Mormorò Ash, sentendosi male.
- M-Misty? - Balbettò Brock, indicando il ragazzo dai
capelli rossi.
- Non so cosa mi sia successo... - Disse lui, tremante.
Ash ficcò la testa nella stanza, spaventato. Ma il buio era
assoluto, e non si vedeva nulla.
- Ehi, Ash, guarda qui. - Disse Brock.
Si era inginocchiato, e aveva liberato dalla polvere una scritta incisa
sulla pietra della stanza in cui Misty e Pikachu erano scomparsi.
- Possa chiunque questa soglia varcare, se uomo non è e lo
vuol diventare. - Lesse Ash.
- Quindi voi due siete davvero Misty e Pikachu! - Disse Brock.
- Sì, ma io voglio tornare ad essere una ragazza! -
Sbottò Misty.
- Beh, la cosa più intelligente da fare è
arrivare a Lavender Town e vedere se qualcuno vi può
aiutare. Dobbiamo trovare dei nomi adatti... Dunque, Misty, tu sarai
Timmy. Pikachu, tu ti chiamerai Pike. - Disse Brock, pratico.
I quattro ragazzi si rimisero in strada, accerchiati dal vento
tagliente.
Misty – o per meglio dire Timmy – aveva le lacrime
agli occhi. Tra tutte le cose strane che le erano capitate, quella le
mancava.
Pike, invece, era di buon umore. Dopotutto era assieme ad Ash, il suo
migliore amico, e quella novità lo emozionava.
Chissà cosa si provava ad essere un ragazzo.
Ash e Brock, turbati e stupiti, camminavano dietro i due verso Lavender
Town.
Arrivarono in città due ore dopo, infreddoliti e umidi per i
continui temporali. L'infermiera Joy li accolse e li fece riscaldare e
asciugare. Dopodichè, Brock le chiese informazioni.
- Infemiera Joy, qualcuno ha mai sentito parlare di una vecchia casa in
rovina sulla strada per Lavender Town? -
- Beh, io no... provate a chiedere al vecchio Po, abita qui accanto al
centro pokèmon. Lui conosce un sacco di strane leggende,
magari può aiutarvi. -
- D'accordo... ora se posso permettermi di farvi un'altra domanda...
siete libera stasera a cena? Io vorrei... ouch! -
Ash e Pike lo stavano trascinando verso la porta, dove Timmy li stava
aspettando.
--***--
NdA: Fanfic
un po' folle create per il forum delle Pokemon Girls sotto lo
pseudonimo di Cassiopea/Misty, quindi se la trovate in giro non
c'è nessun plagio!
Spero
vi sia piaciuto questo capitolo... anche se è un po' corto
ho deciso di lasciare un filo di suspance.
Comunque
la storia è stata scritta fino in fondo, quindi non
preoccupatevi, non finirà incompiuta!
Grazie
a tutti quelli che leggeranno!
Bacibaci
*Flora*
|