Vi ricordo che è stata scritta a più mani, quindi non vi stupite se il modo di raccontare di tanto in tanto...
p.s: Leggete e commentate Please
In un torrido e caldissimo pomeriggio, in una locanda di un villaggio,
Lina, Gourry, Zelgadiss e Amelia erano intenti a pranzare. Tutto
sembrava tranquillo, era troppo caldo per fare qualsiasi cosa!
Ad un tratto, però irruppe qualcuno sfondando la porta della
locanda....
Era una donna alta e muscolosa.. quasi quanto un uomo! Si
guardò attorno ghignando, mentre dietro di lei comparivano
un ragazzone dai lunghi capelli blu, una splendida donna bionda in
abiti da sacerdotessa, ed una bassa ragazzina dalla figura snella ed
elastica. "Louie, dì all'oste che qui vogliamo mangiare
bene, e pagare poco!" La donna lanciò un'occhiata carica di
sfida verso i presenti, e si soffermò su Gourry, emettendo
un fischio di approvazione.
Gourry occhieggiò perplesso la donna e i suoi compagni di
viaggio che si facevano strada verso un tavolo al centro della locanda.
Il suo istinto da guerriero si era stranamente messo in allarme.
Spostò lo sguardo su Lina, che, per qualche motivo, si era
irrigidita, la forchetta piantata con immotivata violenza in una
innocente fetta di arrosto. "Lina..." richiamò l'attenzione
della maga nel suo miglior tono accomodante, ben sapendo che quella
espressione sul suo viso normalmente significava guai. "Non hai anche
tu la sensazione di aver già visto quella ragazza da qualche
parte?"
Lina fulinò il biondo spadaccino gelosa. "Io NO ma
evidentemente tu SI!!! Amettilo e non fare il finto tonto!!!".
"Ma... ammettere cosa???", Gourry ci capiva sempre meno. E, ancora
più oscuro, gli appariva il motivo per cui quella
sconosciuta continuava a fissarlo insistentemente...
"Che domande Gourry!" - lo rimbeccò Zel divertito -
"Ammettilo dai, sei stato un suo amante!"
"Amante di chi?" domandò Gourry con l'aria sinceramente
confusa. Non fece in tempo a cominciare a rifletterci, che un colpo
pesante come un masso gli piombò sul cranio. Si
ritrovò con la faccia sprofondata nel pavimento e la gambe
in aria che tramavano a scatti.
Nel frattempo lo strano gruppetto aveva trovato posto ad un tavolo
proprio al centro del locale e rumoreggiava fastidiosamente con pugni
sul tavolo e schiamazzi di vario genere e di varia natura.
"Non vorrei sbagliarmi, ma anche io ho la sensazione di conoscere i
visi della donna montagna e dell'uomo coi capelli blu."
annunciò Amelia poggiata al tavolo sui suoi gomiti "Anzi
sono sicura di averci già parlato., ma proprio non ricordo
in che occasione..."
"I hohosse ake eeeiiii!" provò a dire Gourry, ma la sua
bocca era ancora incastonata nel pavimento e ne uscì una
debole ed imprecisa cantilena.
Lina afferrò con forza i capelli sulla nuca del biondo e li
tirò bruscamente, liberando il viso martoriato del povero
spadaccino.
Con un impeto che scompigliò i capelli di tutti come una
bufera, urlò: "Si, li conosce anche lei, ma questo significa
solamente che sei ancora più testa vuota di quanto
pensassi!! Potevi dirlo subito no?"
"Ma dire cosa?" chiese serio Gourry.
La biondona-montagna ogni tanto si girava a guardare gli Slayers, con
fare di sfida. Lina ricambiava ogni suo sguardo.
"Non mi sembrano esattamente brave persone- osservò Zel-
Lina, cerca di darti un contegno e ignorali, per favore..."
Ma Lina ormai l'aveva presa come una questione di principio, si
alzò dal tavolo e si incamminà verso quello della
biondona e i suoi amici.
"Ehi voi," esordì Lina, dando un'occhiata svelta a tutti e
soffermandosi sulla biondona. "Non so chi vi crediate di essere, ma i
vostri schiamazzi ci stanno rovinando il pranzo."
La donna squadrò la maga come se fosse appena stata
schiaffeggiata. "Scusa?" domandò rozzamente. "Avete sentito?
Questa ragazzina vuole darci lezioni di buone maniere!"
Gli altri si misero a ridere, mentre Lina boccheggiò un
"Ragazzina....?" sottovoce, stringendo i pugni.
Gourry, Amelia e Zelgadis si misero in guardia. Sapevano che avrebbero
dovuto dire addio al dessert, data la situazione che sarebbe andata a
peggiorare di lì a poco.
Lina, col viso in fiamme e gli occhi stretti a fessura,
sbattè con violenza la mano sul tavolo del nuovo gruppo.
"CHI-HAI-CHIAMATO..." prese fiato un secondo avvampando fino alla punta
delle orecchie "RAGAZZINA???" sbraitò la maga istericamente.
L'enorme bionda la squadrò con sguardo malizioso. "In
effetti" esordì "ti ho sopr"avvalutato. Sei tanto piccina e
piatta... non sei una ragazzina, sei a malapena una BAMBINA."
Fu in quel momento che Gourry urlò "Ho capito chi
è quella donna!!!" ma non potè finire la frase
perchè un destro di Lina lo centrò in pieno viso
mandandolo nuovamente a gambe all'aria.
Dopo aver picchiato Gourry, la maga, furibonda si lanciò
letteralmente addosso alla bionda mentre Amelia sussurrava a Zelgadiss
"Zelgadiss-san, Lina-san farà saltare per aria la
locanda..."
Neanche il tempo di farsi scendere un bel gocciolone sulla fronte che
nell'aria risuonò il funesto grido...
BURST RONDO!!!
L' aria esplose con una violenza spropositata, facendo saltare in aria
l' intera locanda con tanto di avventori.
In effetti, facendo saltare in aria l' intera strada su cui era stata
costruita la locanda con tanto di avventori.
Lina avanzò furente completamente illesa nel mezzo delle
macerie. Il passo di un rinoceronte inferocito e l' espressione
assassina, sorpassò impassibile le gambe divaricate di
Gourry, che spuntavano dal terreno, la mano tesa e immobie di Amelia,
unica testimonianza della sua presenza sotto i massi, e uno Zelgadiss
seduto a gambe incrociate sui miseri resti, sulla cui testa acuminata
poggiava ciò che restava di un grosso mattone.
Si avvicinò con un ghigno al mucchietto di macerie caduto
sull' impudente gruppetto, ma all' improvviso alcuni massi sembrarono
smuoversi.
Vagamente stupita, la maga si chinò ad osservarli, ma venne
travolta dal disarmante entusiasmo della creatura uscitane fuori. Era
la ragazza in abiti da sacerdotessa, che ora le teneva le mani nelle
sue e la guardava con un misto di pena e gioia, con due occhioni
liquidi.
"Io vedo un grande flusso di energia negativa fluire da te, sfortunata
sconosciuta!" le rivelò sognante "Lascia che ti aiuti,
povera creatura."
Lina, decisamente sconvolta, tentò di indietreggiare e
liberare le mani dalla presa della bionda sacerdotessa.
Ma a dispetto dell'aria delicata che i boccolosi capelli biondo cenere,
l'incarnato di porcellana e il fisico snello potevano suggerire, la
ragazza aveva una presa a dir poco ferrea.
Sempre fissandola con enormi occhi luminosi e sguardo febbrile, la
sacerdotessa lasciò UNA delle mani dalla morsa che
stritolava quelle guantate di Lina e gettando il braccio
indietrò afferrò un piede che sbucava dalle
macerie, estraendo la ragazzina dai corti capelli castani. La giovane
si drizzò in piedi con tutta la dignità che i
suoi abiti ora laceri e impolverati le permettevano, si
strofinò il viso sporcandolo ancora di più e
lanciò uno sguardo furibondo a Lina.
"Mara" attaccò con voce eccitata ed acuta la sacerdotessa
"Guarda cosa abbiamo qui!"
Lina diede un nuovo strattone e riuscì finalmente a
liberarsi dalle mani della sacerdotessa.
Alla vista della strana scena Zelgadiss si era alzato e, scagliando
lontano il mattone, si era avvicinato a Lina e alla due sconosciute,
lasciando le gambe di Gourry e la mano inerte di Amelia al loro posto,
senza pensare minimamente ad estrarli.
La bionda sacerdotessa e la piccola Mara fissavano Lina, la prima con
sguardo pericolosamente esaltato, l'altra ancora con manifesta
ostilità.
Lina era incredibilmente ammutolita e Zel osservava la scena con lo
scetticismo permeato dalla tristezza di chi troppo spesso è
costretto a vivere situazioni assurde e mortificanti.
E mentre i quattro si guardavano, dalle macerie emerse con gran fragore
e un urlo inumano l'enorme furiosa bionda che aveva insultato Lina.
"Come osi aggredirmi???" sbraitò la bionda, mentre
pezzi di intonaco e macerie precipitavano dalla sua chioma folta e
dalle sue spalle sollevando nubi di polvere nel pandemonio che un tempo
era stato il pavimento della locanda. "Con chi credi di avere a che
fare???"
Lina contrasse la mascella e fece un passo avanti. "TU con chi credi di
avere a che fare??? Non hai idea di chi sia la persona con cui hai
attaccato briga!!!"
"TU non ne hai idea!"
"No, TU!"
"Due anime gemelle, eh?" commentò Gourry, riemergendo
lentamente, e stoicamente, dalle macerie.
Zelgadiss sospirò e gli rivolse uno sguardo rassegnato. "Hai
detto che avevi capito di chi si trattava, no? E allora, chi sarebbe?"
Gourry si grattò la testa. "Suppongo viaggi in incognito, ma
è una nobile che avevamo incontrato tempo fa a Sailune...
giusto Amelia?" Un mugugno di approvazione giunse da sotto le macerie.
"Dubito che si ricordi di noi, non eravamo stati presentati. Me la
ricordo perché mi dissero che era una brava spadaccina e
perché... beh, mi fischiò contro anche quella
volta, e ci vollero tre catini di vino rosso e una decina di arrosti
per calmare Lina. Si chiama..."
"IO sono LINA INVERSE!"
"E IO sono la DUCHESSA ISOTTA, di Raizerl!!!"
"Duchessa??" Dissero all'unisono Rina & co.
"Beh, per essere una duchessa non sei molto colta, dato che non mi
conosci!" Replicò Lina. "Come osi, piccolo microbo
insignificante??" Ruggì la donna-montagna-duchessa.
"Qui finisce male..." commentò Gourry, preoccupato,
"Incredibile, nemmeno questo caldo le sfianca!" disse Zel. Amelia
invece era tutta presa dalla situazione e pensò bene di
andare a fare da spalla a Lina.
Continuarono a battibeccare tra loro finchè non iniziarono
ad ansimare e a sventolarsi con la mano per il caldo, gli altri membri
dei reciproci gruppi rimanevano a guardare, visibilmente seccati.
"D'accordo, ragazzina!" boccheggiò la biondona "ora fa
troppo caldo, l'appuntamento è a stasera, alle 10 in punto!!
Vedremo chi dovrà rimangiarsi tutte le parole che ha
detto!!!"
Mezz'ora dopo Lina era con Gourry in una stanza arrabattata in una
locanda 'gentile' che li aveva accolti nonostante il casino che avevano
combinato al ristorante.
"Non dovresti accettare la sfida di quella donna!" -
dichiarò Gourry in tono perentorio.
"Lina Inverse non fugge mai, soprattutto davanti ad una svenevole
duchessa!" - rispose Lina battagliera.
Gourry si alzò in piedi dal letto dove era seduto e le si
parò davanti serissimo. "E invece dovresti rinunciare
appunto perchè si tratta di una nobile! Non ti pare strano
che una che non dovrebbe conoscere altro che buone maniere e
svenevolezze, ti sfidi? Stai attenta, c'è qualcosa
sotto...".
La maga sbuffò e lo spinse indietro di alcuni passi.
"Finiscila! E poi, spiegami una cosa... Com'è che quella
donna ti è rimasta così impressa?".
Il tono di voce di Lina aveva un vago senso accusatorio e malizioso. Ma
Gourry non si fece fregare, non voleva deviare il discorso dalla sua
via principale, come invece voleva fare la sua compagna. "BASTA Lina,
NON puoi farlo!".
"E perchè?".
Gourry arrossì leggermente. "Perchè ho un brutto
presentimento... E perchè io mi preoccupo per te, ci tengo a
te!"...
Quasi inopportunamente il suono di qualcuno che bussava alla porta
interruppe l'attimo di silenzio.
"E ora che accidenti c'è?" sbottò Lina
avvicinandosi a grandi falcate verso la porta, ancora leggermente rossa
in viso per le parole carine di Gourry. Quando con foga
spalancò l'uscio, i suoi occhi erano all'altezza del torace
di qualcuno di troppo alto per poterlo osservare dritto negli occhi
senza alzare lo sguardo.
Era il giovane che accompagava la Duchessa Isotta, ed era solo.
"Tu cosa sei venuto a fare qui?" cominciò Lina, parlando tra
i denti. Gourry in un attimo le fu al fianco, ma non estrasse la spada.
Il ragazzo non aveva l'aria di chi porta minaccia.
"Già, me lo sto chiedendo anche io. Sono venuto per metterti
in guardia... mi ricordi vagamente una compagna di corso, quindi
diciamo che hai suscitato la mia simpatia!" Il ragazzone sorrise
splendidamente, rivelando una dentatura da sorriso Durbans.
"Da cosa dovrei stare in guardia? Credi forse che io possa temere
qualcosa da quell'energumeno di duchessa a cui stai appresso?"
"Conosco la tua fama Lina Inverse... ma conosco anche le
capacità di Isotta, purtroppo... Io Marta e la sacerdotessa
Melissa siamo stati assunti da suo padre... per evitare che combini dei
guai durante il viaggio" Il giovane avanzò nella stanza
grattandosi la testa. "Sapete, da quando ha quell'arnese, la cosa sta
diventando difficile. Ma se anche un solo danno sarà causato
da Isotta, noi non verremo pagati. Quindi ti chiedo per favore, evita
di farti coinvolgere..."
Lina lo squadrò furibonda "Tu credi davvero che a me importi
un fico secco se voi non verrete pagati? Io quella la distruggo!
Così non dovrete più nemmeno porvi il problema!"
"Se continui nella tua decione, sarò costretto a cercare di
fermarti" mormorò con fare figo il giovane.
"E in che modo, di grazia?" domandò Lina con un mezzo
sorriso. Gourry volse gli occhi al cielo, pronto già a
cercare un'altra locanda.
"Io sono Louie, e sono un potente mago!" esclamò, tirando
fuori da dietro la schiena una bacchetta con un gran nodo in cima.. in
realtà aveva più la forma di una enorme coscia di
pollo.
Lina fissò la bacchetta. Poi Louie. Infine di nuovo la
bacchetta.
La risata della maga risuonò forte e a lungo nella locanda.
Louie stava ancora sorridendo, solo che la sua espressione tradiva una
paresi facciale piuttosto che un sentimento di felicità.
Inutile dire che sentirsi deriso da quella piccola maga insolente dalla
fama spropositata lo stava facendo arrabbiare. A dire il vero lo stava
facendo incazzare parecchio.
Mentre Lina si sbellicava piegata in due, vagamente isterica per la
forma della bacchetta e anche un po' seccata per l'intrusione
dell'amico della sedicente nobile e del suo pazzo seguito, l'istinto di
Gourry gli aveva fatto mettere mano alla spada.
Quello che era iniziato come un incontro non pericoloso, si stava
trasformando lentamente ma inesorabilmente.
L'espressione fissa del ragazzo dai capelli blu, nonostante ostentasse
una specie di sorriso, mandava ondate di rabbia trattenuta a stento.
Gourry sapeva per certo che Lina poteva essere irritante e che senza
ombra di dubbio sceglieva con precisione matematica di pestare i calli
a gente con forza, competenza e abilità magiche per
misurarsi e superarsi ancora una volta.
Qualche volta trovava pane per i suoi denti e in quelle occasioni
Gourry aveva paura.
Perchè nonostante la forza indubbia, l'abilità
fuori dal comune e la potenza esplosiva della sua magia, Lina era e
rimaneva una ragazza umana, fatta di carne e ossa...carne che si poteva
lacerare e ossa che potevano spezzarsi. E lo spadaccino non voleva mai
più vedere Lina sanguinare o peggio agonizzare, come nel
ricordo che era marchiato a fuoco nella sua mente, Lina in un lago di
sangue dopo il colpo infertole da Copy-Coso.
Il ragazzo che accompagnava la nobile poteva davvero essere forte,
poteva fare del male a Lina, alla sua Lina e lui questo non lo avrebbe
mai permesso. Non avrebbe mai più permesso che nessuno
alzasse un dito su di lei, a costo della vita.
La tensione nella stanza crebbe fino a farsi quasi insopportabile.
Anche Lina se ne era resa conto, chiaramente, ma non perse la calma.
Gourry la occhieggiò mentre indietreggiava di un passo e gli
lanciava un breve sguardo d'intesa, un mezzo sorriso ancora dipinto
sulle labbra.
"Senti, grand'uomo." esordì, tornando a volgersi verso il
mago. "Ho già distrutto abbastanza locande, per oggi. Non
che non sia un hobby piacevole, ma alla lunga tende a diventare
costoso." Il suo sorriso si allargò. "Ti assicuro che la
faccenda con la tua duchessa stasera si risolverà in un
luogo tranquillo e senza guai. Del resto, il danno è
già fatto, volendo essere precisi, no? Non credo che il tuo
datore di lavoro fremerebbe per pagarti, se sapesse che una locanda
è andata distrutta perché la duchessina non
riesce a tenere la bocca chiusa."
Louie digrignò i denti. "Mi stai minacciando di diffondere
la notizia?"
Lina si strinse nelle spalle. "Sai com'è... le voci girano."
Gourry si trovò a sorridere fra sé. Beccato. A
volte dimenticava che l'arma migliore di Lina era l'astuzia.
Louie prese un respiro. "E sia, allora." dichiarò, senza
abbandonare il suo tono di sfida. "Il vostro silenzio, in cambio di un
combattimento equo. Stasera."
Gourry lo osservò mentre spariva nel corridoio, quindi
chiuse la porta e si volse a fronteggiare Lina.
"Dici che cercherà di attaccarci prima del tempo?"
Lina scosse la testa. "Non credo. Mi è parso un tipo di
parola."
Gourry sospirò. "E tu nonostante tutto sei intenzionata a
prendere parte alla sfida, non è così?"
Lina scosse la testa. "Gourry, rifletti. La Duchessa ti è
parso tipo da mollare facilmente? Ormai conosce il mio nome, rischiamo
di trovarcela appiccicata addosso lungo tutto il viaggio, o peggio,
rischiamo che faccia mettere una taglia sulle nostre teste. Vuoi
davvero ripetere l'esperienza terrificante di combattere dieci bande di
cavalieri infervorati al giorno?"
Gourry rabbrividì. "Direi di no."
"In più, il mio sesto senso si è messo in
allarme, dopo ciò che ha detto quel tizio. Ho il sentore che
ci sia qualcosa di strano dietro a questo non voler sollevare clamore."
Gourry sorrise. "In altre parole, sei curiosa, e la tua
curiosità come al solito ci caccerà in qualche
guaio."
Lina gli rivolse un ghigno. "In altre parole, l'idea sarebbe quella."
Gourry le posò una mano sulla testa. "Va bene, va bene.
Avevo già preventivato di non vivere a lungo, viaggiando con
te. Vorrà dire che stasera ti accompagnerò a
questa fantomatica sfida."
"Benone. Io mi prendo la Duchessa, il mago è tutto tuo."
Gourry sorrise, brevemente. "Buono a sapersi."
La giornata di Amelia non era stata affatto buona. Il mattino era
iniziato con la solita sveglia tutt'altro che rilassata, prima gli
urlacci di Lina contro Gourry per qualcosa riguardo al cibo che avevano
catturato, poi un oggetto contundente era entrato in rotta di
collisione con la sua testa (si era rivelato essere Gourry, lanciato
dalla stessa Lina in un ulteriore accesso d'ira mattutina) e come
ciliegina sulla torta, lo scontro con botto alla locanda. Non solo
aveva dovuto ripagare i danni (quando viaggiavano insieme, Amelia aveva
paura che Lina l'avesse scambiata per la loro personale banca...non
solo i pasti, i soldi di Saillune erano serviti anche a mettere a
tacere osti e locandieri -e un occasionale capo villaggio- imbufaliti)
ma adesso si trovava in una situazione orrenda. Non potevano scontrarsi
contro la duchessa Isotta. Per quanto grezza e antipatica era sempre
una nobile... se Lina la affrontava, si poteva creare un incidente
diplomatico...perchè Amelia non poteva lavarsene le mani,
sarebbe stato ingiusto. QUINDI sarebbe dovuta intervenire anche lei.
La principessa si prese la testa tra le mani mentre un gocciolone
enorme e pesantissimo gliela faceva piegare. A costo di farsele suonare
da Lina -altro gocciolone-sarebbe andata a parlarle...le avrebbe
offerto...uhm...un pranzo luculliano nel migliore ristorante della
prossima città. Avrebbe cercato il posto più chic
e costoso in cui il comportamento a tavola di Lina e Gourry sarebbe
stato particolarmente umiliante, già lo sapeva, ma forse
avrebbe potuto placare l'ira per l'offesa subita da Lina.
Mai, mai dire a Lina che era scarsa di seno. Quel tipo di insulto la
faceva impazzire, letteralmente... ma se sul piatto della bilancia
c'era qualcosa che poteva rabbonirla...
Amelia sospirò. Sapeva che nonostante le sue buone
intenzioni aveva poche speranze e forse avrebbe concluso la sua visita
a Lina con quel dolore al collo e alla schiena che solo la sua
terribile presa per la testa poteva provocare ma...per tutti i regnanti
di Saillune! Avrebbe tentato! Alzò il pugno al cielo con
sguardo infuocato, lo ritirò con un altro sospirone e,
giunta davanti alla camera dell'amica, battè un paio di
colpi, pronta per la fossa dei leoni.
"Che stai facendo?" chiese Zelgadis, di ritorno da una sua "escursione"
solitaria. "Zel!! Devi aiutarmi!!" Sussurrò Amelia "devo
fermare Lina, non può attaccare briga con una nobile!! Che
figura ci farei io, che sono la principessa di Seillune?"
"Vuoi fermare Lina...E come hai intenzione di fare?" Chiese lui, con
espressione già alquanto scettica-scocciata.
"Pensavo di corromperla con una cena da sogno, tu che dici??"
"Io dico che non sarà così semplice....Ormai l'ha
presa come una questione di principio, lo sai benissimo
com'è fatta..."
"Non mi importa! Farò di tutto per fermarla!!!"
"Auguri allora..." e Zel fece per allotanarsi, ma Amelia gli si parò davanti, facendo la faccia più pietosa che poteva: " Ti supplico, non lasciarmi sola in un momento del genere!".
Lui rimase in silenzio, con espressione palesemente seccata, quando all'improvviso si sentì :"Ehi voi lassù! Siete i
compagni di Lina Inverse, giusto?" La voce veniva dal giardino retrostante alla locanda, al piano terra, Zel e Amelia si affacciarono alla finestra per scoprire che si trattava della Sacerdotessa bionda.
Amelia osservò la bellissima sacerdotessa dell'altro gruppo.
La giovane aveva sostituito gli abiti rovinati dall'esplosione e ora indossava una tunica color carta da zucchero che le scendeva morbida sui fianchi fino alle caviglie, impreziosita da ricami blu cobalto sugli orli. Il volto pallido era luminoso alla luce della luna, che in
quel periodo prendeva presto il posto del sole. Tutta quella
magnificenza era però rovinata dall'espressione di folle
entusiasmo dipinta sul suo viso.
La sacerdotessa prese di nuovo la parola mentre Amelia gettava uno sguardo alle sue spalle per vedere se per caso Lina avesse deciso di aprire la porta.
"Mi chiamo Melissa. Sono una sacerdotessa al servizio della duchessa Isotta" esordì "Ma non sono qui per il loro piccolo
diverbio... vorrei parlare con Lina Inverse."
Zelgadiss si intromise: "Bene, allora sali a parlarle, immagino non sia così difficile trovare la sua stanza visto che mi è parso di incrociare il ragazzo dai capelli blu del vostro gruppo che veniva da quella direzione."
Lo sciamano iniziava a sentirsi seccato. Le avventure con Lina e gli
altri tendevano a finire sempre in enormi casini e MAI, mai una volta
che trovassero gente normale o anche normalmente ragionevole. Solo
pazzi, solo pazzi!!! Amelia si girò verso Zelgadiss:
"Zelgadiss-san! Non me lo avevi detto!!! Magari Lina-san non mi ha
risposto quando ho bussato alla sua camera perchè
è da qualche parte a combattere! Potrebbe aver bisogno di
aiuto!". Lo sciamano fissò la principessa: "Amelia, senti
per caso delle esplosioni?". Amelia scosse la testa.
Mentre erano presi nella surreale conversazione si udì
chiaramente dal basso un "Ehm...Scusate..."
Entrambi tornarono a rivolgere l'attenzione alla sacerdotessa.
"Ho bisogno di parlare con Lina Inverse." Questa volta la giovane non
sembrava esaltata, era divenuta seria. "Sono una sacerdotessa piuttosto
potente e ho sentito in lei una cosa che mai avrei pensato di trovare
davvero. La vostra amica è per caso stata posseduta da
qualche entità divina molto potente? O forse demoniaca?"
"Beh, in effetti non mi stupirei se in lei risiedesse qualche demone
famelico." ponderò Zel, annuendo con fare sapiente.
"O qualche entità votata alla diffusione del Caos
nell'Universo." assentì Amelia, annuendo a sua volta.
"Voi due..." giunse un ringhio, alle loro spalle.
Non senza un tremito, i due si volsero e si trovarono a fronteggiare
una Lina scura in volto. Alle sue spalle, Gourry fingeva indifferenza,
nel suo migliore atteggiamento da "ora ve la vedete voi con lei".
"Ehm... era uno scherzo, uno SCHERZO, Lina-san." tentò
Amelia, con fare diplomatico.
Lina sbuffò e volse lo sguardo all'altra sacerdotessa. "Che
cos'è questa storia di cui vai parlando? Non sarà
un qualche trucco ideato da quel tuo amico mago? Ero convinta che
avrebbe atteso l'ora stabilita, prima di tentare qualsiasi cosa."
La sacerdotessa scosse la testa. "Ha a che fare con ciò che
la Duchessa sta cercando in questo viaggio... poteri superiori."
Vestì un breve sorriso privo di allegria. "Il sogno di
Isotta è maneggiare un potere che la ponga al di sopra degli
altri esseri umani. Le sue ricerche nel Ducato si stavano facendo
troppo sospette agli occhi delle guardie del Re di Raizerl,
perciò il padre ha accettato di farla partire per un
periodo, in modo che si tenesse lontana dalla corte finché
non si fossero calmate le acque. La ho sempre reputata solo una viziata
ed esaltata, ma mi sono offerta volontaria per farle da scorta in
questa occasione, nel caso la sorte avesse voluto che la sua folle
ricerca si imbattesse in qualcosa di concreto... perché in
quel caso avrei dovuto fermarla. Lo credevo ormai quasi impossibile,
ma... C'è qualcosa in te che mi da i brividi. Tu lo
controlli, non è così? Parlo del potere di Lord
of Nightmares. Sento che ha lasciato una traccia, in te. Una traccia
permanente."
La sacerdotessa alzò la mano, rivolta a Lina. "So che ormai
è impossibile fermare sia te che Isotta. Tu hai in te un
potere che lei desidera e non ci vorrà molto
perchè lo scopra! E quindi...". Improvvisamente
incominciò a pronunciare una tiritera in una lingua
sconosciuta sia a Lina che ai suoi amici.
Durò solo pochi istanti, il tempo che Lina cercasse di
ricordare che lingua fosse e se la conoscesse... Pochi secondi e una
luce avvolgente circondò la maga, Gourry, Zel e Amelia.
"Ma cos...". Lina non riuscì a terminare la frase, in un
attimo lei e i suoi amici scomparvero dal piazzale della locanda.
La sacerdotessa sospirò. "Mandarvi da un'altra parte, in un
luogo molto lontano, è quanto meglio per la principessa
Isotta".
Lina riaprì gli occhi. Cos'era successo, era svenuta? Si
guardò intorno, vicino a lei i suoi amici sembravano scossi
e confusi. Proprio come lei.
Si alzò e si guardò intorno. Si trovavano in un
bellissimo prato fiorito, costeggiato in lontananza da un boschetto.
Vide una figura di donna avanzare verso di loro dal bosco, comparsa
improvvisamente insieme ad un uomo e, spinta da una strana
curiosità, si avvicinò loro.
In fondo, nessuno poteva accusarla di non farsi gli affari suoi, voleva
capire dove accidenti l'aveva cacciata quella sacerdotessa da quattro
soldi, verso la quale stava cominciando a nutrire sentimenti omicidi.
Ma man mano che si avvicinava alla coppia, il suo cuore prendeva a
battere sempre più forte. Capelli rossi lei, biondi e lunghi
lui... Quei due li conosceva!!! Prese quasi a correre a perdifiato
verso di loro, mentre una certezza di dove fosse nasceva nella sua
mente.
E quando li ebbe davanti... "Voi... io... ma... ma cosa
è...?".
La donna, di circa venticinque anni, le sorrise. "Ciao Lina! Io sono la
te stessa del futuro. Tu sarai me fra nove anni".
"Certo che sei rimasta piatta come allora!" - esclamò
scherzosamente il Gourry del futuro guardandola.
Fu allora che Lina si accorse che la lei e il Gourry adulto portavano
al dito una fede e si tenevano per mano.
E urlò, ridestando i suoi amici che, in lontananza, erano
ancora rintronati a terra.
Quella maledetta sacerdotessa si era disfata di lei spedendola nove
anni più avanti!!!
Lina si accasciò a terra con la testa tra le mani.
Quella stupida, stupida sacerdotessa! Prima aveva tirato fuori L.o.N. e
poi li aveva spediti nel futuro.
Dannazione! Era pericolosissimo quello a cui li aveva sottoposti...era
VIETATO interferire con passato e futuro!
Come aveva potuto? E come ci era riuscita?
Mentre si faceva prendere dallo sconforto, la maga non si era accorta
che la sua versione del futuro le si era avvicinata mettendole una mano
sulla spalla. "Suvvia Lina" le sorrise la giovane donna che sarebbe
stata "Non agitarti così." Le strizzò l'occhio
sempre sorridendo in modo carino. Lina pensò che in quei
nove anni dovessero averla lobotomizzata. La giovane dai capelli rossi
non era lei. Non poteva essere lei. Era dolce. Sorrideva. Sorrideva
dolcemente. Per gli Dei!
Si girò per localizzare gli altri e improvvisamente si
accorse che non c'erano più. Strabuzzando gli occhi si volse
nuovamente verso sè stessa e non trovò neanche il
Gourry del futuro al suo fianco.
La giovane donna che sarebbe diventata ora la guardava dolente.
"Avrei voluto veramente mostrarti qualcosa di più bello.
Alzò la mano sinistra dall'anulare ora tristemente vuoto.
Non è più con me, Lina. Non è
più al mio fianco. Nessuno di loro lo è
più."
La mente di Lina Inverse si riempì di immagini e suoni,
scene che scorrevano veloci, persone a lei conosciute che parlavano
ridevano combattevano. Uno ad uno li vide, li vide crescere, decidere,
combattere, vivere. Morire.
Vide che L.o.N. l'aveva salvata ma che l'aveva scelta per essere per
sempre sua.
Vide che era marchiata, appestata, maledetta.
Vide i suoi amici, vide l'uomo che amava cadere per mano sua.
Fu in quel momento che Lina Inverse chiuse con forza gli occhi e
urlò.
Un grido terribile, di dolore infinito, di agonia insopportabile, che
feriva le sue stesse orecchie.
Stava ancora urlando quando percepì il peso e il calore di
braccia forti che la avvolgevano, la cullavano, accarezzavano la sua
schiena.
La voce più dolce del mondo le sussurrava all'orecchio
"Calma Lina...non è nulla...non è successo
nulla."
Lina aprì gli occhi. Su di lei incombeva il viso di Gourry e
l'ambiente era ancora quello claustrofobico e scarsamente illuminato
del corridoio della locanda.
Lo spadaccino appariva pallido e teso, ma quando Lina si
svegliò il sollievo si dipinse evidente nel suo sguardo.
"Per fortuna ti sei svegliata." mormorò. "Stavi sognando, e
doveva essere qualcosa di terribile, perché continuavi ad
agitarti e gridare."
Era stato davvero un sogno? Davvero non c'era un fondo di
verità in quelle visioni terribili?
Lina si disse che non era quello il momento di domandarselo.
"Credevo che ci avesse teletrasportati da qualche parte..."
borbottò, portandosi confusamente una mano alla fronte. "Non
aveva detto... che ci avrebbe mandati lontano, o qualcosa del genere?"
Gourry scosse la testa. "Devi averlo sognato. Ha solo proteso una mano
verso di te, e una luce ti ha avvolto, e da allora hai iniziato a
delirare."
Lina si accigliò. "E Zel e Amelia che fine hanno fatto?"
"Hanno rincorso la sacerdotessa. E' fuggita lanciandosi con un Ray Wing
dalla finestra dopo averti colpito."
Faticosamente, Lina si rialzò in piedi. "D'accordo, allora
seguiamoli. Dobbiamo trovarla, voglio sapere che diavolo mi ha fatto."
Gourry la occhieggiò, con aria poco convinta. "Sei certa di
farcela?"
"Sono come nuova." minimizzò Lina. "Reggiti ora. Ray Wing!"
Protese le mani verso l'alto, attendendo che il turbine della barriera
di vento la avvolgesse, sollevandola dal suolo, come sempre.
Non avvenne.
Una voragine parve aprirsi improvvisamente nello stomaco di Lina. Si
volse verso Gourry, che la fissava perplesso e nuovamente preoccupato.
"Gourry, temo di sapere cosa fosse l'incantesimo che mi ha lanciato."
deglutì. "Non ho più i miei poteri."
Nonostante desiderasse appiccicarsi al viso un sorriso rassicurante,
per tranquillizzare Gourry, Lina sentì che gli angoli della
bocca le si piegavano in giù. Come con Mazenda. Ancora una
volta qualcuno si era arrogato il diritto di bloccare la sua magia, di
renderla debole.
Sentì la mano di Gourry posarsi sulla sua spalla e
cercò di farsi forza. Non era una tragedia. Ne sarebe venuta
fuori, come sempre. Ora però c'era da chiedersi se quella
Melissa fosse veramente una sacerdotessa...o piuttosto un demone. O una
sacerdotessa corrotta che aveva stretto un patto con un demone? Per
privarla dei suoi poteri la sedicente sacerdotessa doveva essere ben
forte e coadiuvata da qualcosa, o qualcuno.
"Lina..." la voce dello spadaccino interruppe i suoi pensieri.
La maga alzò gli occhi e vide lo sguardo preoccupato
dell'amico.
Quanto odiava sentirsi addosso la pietà! Non poteva
tollerarlo! E anche se razionalmente sapeva che Gourry era con lei
sempre e comunque e che non provava davvero pietà per lei,
il peso della visione, del sogno o di quel diavolo che era stato, lo
sguardo triste e preoccupato dello spadaccino, l'essersi fatta fregare
come una pivella, l'idea di essersi fatta probabilmente vedere urlante
e piangente da chiunque passasse in un lurido corridoio le fece montare
una rabbia incontenibile che spazzò paura e angoscia e la
sua razionalità andò a farsi benedire. La maga si
allontanò di scatto da Gourry, andò verso la
finestra divelta, calpestò i vetri infranti e stringendo i
pugni sibiliò "Adesso vado da quella duchessa dei miei
stivali e le faccio ingoiare i denti a suon di sberle. Che faccia
mettere una taglia sulla mia testa! Ci provi solo! Voglio vedere se con
i suoi nuovi connotati la riconosceranno ancora! Con o senza poteri
quella la disintegro! Lei e quello stupido che si porta appresso.. il
graaande mago con la baccheeeetta magica...lascia che mi passino per le
mani e poi..."
E mentre stava ancora sbraitando delle esplosioni nella foresta poco
lontano le fecero di colpo ricordare che Amelia e Zelgadiss erano corsi
dietro a quella pericolosa, pericolosissima ragazza.
|