Amica
mia
Oggi
è uno di quei giorni in cui il mondo sembra pericolosamente
volerti crollare addosso.
Niente
di quello che accade è allegro, divertente.
Ormai
ti ho persa, amica mia. Credo di averti persa per sempre. Perché
questo non è un nuovo inizio, è l'ennesima fine. E
questa volta è l'ultima per davvero.
Le
cose non possono continuare così. Non so te, ma io non ce la
faccio più.
Se
non fosse stato per lui, che oggi mi è stato vicino come mai
nessuno aveva fatto prima, non so se avrei avuto la forza di
scriverti quello che ti ho scritto. Non so se avrei avuto il coraggio
di perdonarti per i velati insulti che mi hai rivolto.
Perché
in fondo, in tutta questa storia, è vero che la colpa è
di tutti e di nessuno, però le cose sono andate come sono
andate soprattutto a causa tua. Io mi sono comportata sempre allo
stesso modo. Ho sempre cercato di rispettare te e le tue scelte senza
mai giudicarti. Eppure non andava bene.
Sono
stata me stessa, e non andavo bene. Sono stata sincera e non andavo
bene.
Quando
ti lasciavo libera di fare le tue scelte mi criticavi perchè
ti sembrava che non me ne fregasse niente di te.
Quando
ti ho scritto che non ce la facevo più in seguito al tuo primo
e-mail non ti è andato bene perché ti accusavo di
qualcosa. Ma non è così! Non ti accuso proprio di
niente io! Ti rimprovero soltanto di non avermi mai chiesto scusa.
Io
mi sono scusata con te miliardi di volte, ti ho chiesto scusa per
ogni minima cavolata fatta. E tu?
Mai.
Mai una volta che mi tu abbia detto: “Eli, scusami. Scusami per
non aver capito cosa intendevi. Scusami per averti fatta soffrire.
Scusami per i miei comportamenti.” e invece no.
I
tuoi comportamenti sono tutti giustificati e giustificabili. Tutti
conseguenze di cose che ho fatto, non fatto, detto o non detto io.
Mentre i miei sono, dal primo all'ultimo, falsi e meschini.
Come
puoi pensare queste cose? Come ti può venire in mente che io
possa giudicare la mia migliore amica, farla soffrire apposta? Sei
sempre stata una delle persone più importanti per me. Sempre.
E ora mi ritrovo a desiderare con tutta me stessa l'abbraccio di
qualcun'altro. L'abbraccio di un mio amico, che mi protegga da
ulteriori sofferenze. Mi ritrovo a sperare di trovare il coraggio di
corrergli incontro e stringerlo a me, chiedergli di difendermi dalle
tue parole. Mi ritrovo a pregare che qualcuno mi chieda come sto per
poter urlare al mondo intero che mi dispiace, da morire. Perché
se nessuno mi chiede niente, io non parlo. E non lo faccio per un
semplicissimo motivo: “io non ti giudico, e ho paura che
spiegando come sono andate le cose ad altri, lo faranno loro. E non
potrei sopportarlo. Nessuno può permettersi di giudicare una
tua scelta, un tuo comportamento”.
Ma
tutto questo non posso dirtelo. Fraintenderesti. Di nuovo.
Ti
chiedo soltanto un'ultima cosa. Non ti senti un po' in colpa? Non ti
dispiace per la nostra amicizia? Un legame così vero, così
puro, buttato via, sbattuto nel vento, e perso per sempre... se mai
ritorneremo ad essere amiche come prima, sarà solamente perché
saremo riuscite a ricostruire quel qualcosa di magico che ormai si è
perso sotto centinaia di parole vuote e tristi.
…
Le parole, le mie
migliori amiche di una vita. Per la prima volta, in questi giorni, mi
hanno tradita. Per la prima volta mi sono trovata a sperare che tu
capisca cosa provo senza bisogno di parole, spiegazioni. Ma non ha
funzionato. Non hai capito. E io ti ho persa.
Quindi
addio, amica mia. Spero che un giorno ritroveremo quella dolce
armonia ormai perduta sotto una distesa di gelida acqua fatta di
incomprensioni e di paure.
Angolo
Autrice:
Ciao
a tutti!
Prima
di tutto, grazie per la visita.
Vogliate
perdonarmi per la scelta un po' azzardata del titolo, ma non sono
riuscita a trovare niente di meglio.
Non
so quanto si capisca, ma erano giorni che sentivo il bisogno di
scrivere. E oggi l'ho fatto.
Ho
pubblicato più per me stessa che per chi leggerà, per
voi.
Grazie
comunque per essere passati di qui e aver letto, per aver sprecato
alcuni minuti del vostro tempo libero per questo mio sfogo. Grazie.
Alla
prossima,
Lizzy
P.s.
Se mai qualcuno dei miei lettori di “Come in un sogno”
avesse letto... scusatemi per il ritardo. Pubblicherò il prima
possibile. Ma la scuola e questo problema con la mia ex-migliore
amica mi stanno togliendo tutto il mio tempo e la mia ispirazione...
Scusatemi! ):
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