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Prologo
Il vampiro Damon Salvatore era tornato a Fell
Church da una settimana circa.
Non ci rimetteva piede da due anni, praticamente dalla notte
dell’ultima battaglia contro Shinichi e Misao, la stessa
notte in cui l’angelo biondo Elena, dopo averlo illuso,
annunciò di aver preso una decisione, aveva fatto la sua
scelta e quella scelta era il suo santo fratellino Stefan.
Dopo
quella notte era partito,decidendo di prendersi una bella vacanza da
quella gabbia di matti e di godersi la sana vecchia routine del caro,
vecchio Damon: vergini, sangue, e pura follia….cosa
c’era di meglio?
In
un primo tempo c’erano stati richiami, appelli
affinchè lui tornasse, persino la streghetta dai capelli
rossi usò quei suoi poteri che tanto odiava per richiamarlo,
ma lui disse sempre di no, anche a lei che forse era stata
l’unica a non averlo del tutto odiato.
Poi
pian piano il cervellino pacato del suo fratellino e quelli dei suoi
amichetti umani cominciarono a capire di doverlo lasciare in pace e
così la smisero.
Di
tanto in tanto Damon ripensava a quello strambo gruppetto e ripensando
alla piccola streghetta a quei suoi capelli in fiamme
l’ombra di un sorriso compariva sulle sue labbra. Gli era
sempre piaciuto vederla arrossire ad ogni suo minimo sguardo!Lo trovava
divertente!
Così
un giorno decise di ritornare, sarebbe restato solo un paio di giorni,
giusto il tempo di rimettere scompiglio nella vita beata e felice del
fratello e di Elena e di rivedere le guance del suo uccellino arrossire
ancora una volta e poi via di nuovo verso altri divertimenti.
Ma
appena tornato cos è che sente? Un’aura nuova,
quella di un altro vampiro vecchio almeno quanto lui che se ne andava
in giro indisturbato per la cittadina.
Il
primo pensiero di Damon fu quello di un nuovo pericolo e si
complimentò con se stesso per il tempismo
perfetto….così avrebbe fatto giusto in tempo non
solo a fare quello che si era prefissato ma pure a schiacciare quello
nuovo e a passare per eroe…Fantasico!Perfetto!
E
invece….nasconde la sua aura, si trasforma in corvo, vola
fino alla finestra del fratello e cosa vede? Stefan, Elena, quel Mutt,
la streghetta e quella inquietante con i capelli neri tutti insieme
felici e sorridenti che raccontano aneddoti idioti al nuovo
vampiro…un moto di rabbia lo invase….incredibile,
quell’idiota era lì, in mezzo a loro, al suo posto
e nessuno faceva una piega,nemmeno avevano avuto la decenza di
avvertirlo che un nuovo amichetto si era aggiunto alla festosa
combriccola e quando la rabbia sembrava giunta al culmine ecco che
questo qui si alza , si avvicina a Bonnie, la guarda, lei arrossisce e
lui la bacia….
A quel punto Damon cominciò a vederci rosso, non
poteva, il nuovo venuto non poteva fare arrossire Bonnie e baciarla ,
lui era l’unico che poteva farla arrossire…non era
possibile che tutti l’avessero dimenticato perché
nessuno poteva dimenticare Damon, non era possibile che Bonnie
l’avesse dimenticato…e invece, come a conferma di
questo fu solo in quel momento che Damon capì che quella che
aveva davanti non era una semplice riunione di amici ma una festa
perché tutti erano riuniti lì per celebrare una
coppia, erano lì per celebrare Bonnie e il suo ragazzo
vampiro che stavano proprio in quel momento annunciando il loro
fidanzamento ufficiale e il loro prossimo matrimonio che si sarebbe
tenuto da lì a 20 giorni.
Fu
così che il ritorno di Damon si era trasformato in una
ricerca di informazioni sul nuovo, stupido vampiro e in un pedinamento
alla nuova coppia che lui era deciso a distruggere…
perché nessuno, nessuno tranne Damon poteva far arrossire il
suo uccellino rosso.
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