Capitolo 1
Cavoli, una sessione di botte come questa non me
l’ero mai
presa! Papà era proprio arrabbiato. Dopo avermi mandato in camera l’ho
sentito
prendere il telefono e chiamare Zio. Non lo chiama mai ed oggi ci ha
urlato per
ben venti minuti al telefono. Non è che sia proprio mio zio: è il
cugino di
papà, ma a me stà tanto simpatico, anche se papà e Archi lo odiano. Lo
vediamo
molto raramente. A Natale passa sempre a portarci dei regali e per il
mio
compleanno manda sempre un pacchetto, l’ultima volta mi ha regalato un
bracciale. Un leone d’oro abbracciato ad un drago d’argento. Papà mi ha
proibito di portarlo, così lo tengo sotto il cuscino e lo indosso
quando metto
delle maglie a maniche lunghe, in modo che non lo veda… Ho come
l’impressione
che dal male allo zigomo mi nascerà un bel bernoccolo. Papà è stato
pugile,
quando andava e a scuola: e le mani le sa usare bene. Archi, mio
fratello
maggiore ha preso da lui. Durante l’estate si diverte a passare il
tempo a
farmi paura… un giorno o l’altro con uno dei suoi scherzi ci resterò
secca. Mi
hanno sempre incolpata della morte di mamma, avvenuta pochi giorni dopo
la mia
nascita. Archibald ha 17 anni, io compirò a novembre i 13 anni. Sento
dei passi
nel corridoio.
“Mio cugino verrà a prenderti domani… te ne andrai
da lui,
prepara la cena e poi fai i bagagli!” Papà mi aveva ringhiato contro
questi
ordini e poi era di nuovo sparito. Non capivo cosa era successo. Avevo
cercato
di spiegargli che non avevo fatto apposta a salire sul tetto di casa.
Stavo
scappando dal cane dell’amico di Archi e mi ci ero trovata seduta, non
avevo
scalato il muro! Ma a me succedevano cose di questo genere. Come quel
giorno
che volevano farmi indossare un vecchio maglione di lana di Archi e
questo si
era ristretto improvvisamente, o quando papà, stufo di dovermi ripetere
come
pettinarmi i capelli, me li aveva tagliati cortissimi. Quando la
mattina dopo
mi sono svegliata erano lunghi quanto prima. Era stato inutile dirgli
che non
era colpa mia, mi ero presa un punizione memorabile. Appena papà era
uscito mi
sono legata i capelli in una coda di cavallo, poi sono scesa in cucina.
Abbiamo
cenato tutti assieme. Papà e Archi hanno parlato tutto il tempo del
torneo di
Boxe a cui parteciperà mio fratello settimana prossima. Ormai ci sono
abituata:
o parlano di Boxe o parlano di Videogiochi. Papà lavora in una fabbrica
di
trapani in cui nonno è direttore e appena torna a casa si mettono
davanti alla
tv, assieme e guardano qualche incontro di pugilato o giocano a qualche
nuovo
videogioco. Io me ne sto zitta al mio posto. Poi, quando finiscono di
mangiare,
pulisco e me ne torno in camera.
Accendo la tv che mi ha regalato nonna, tanto per
avere
qualche voce a tenermi compagnia, e svuoto l’armadio dei vestiti
mettendo tutto
nella borsa, non è che avessi molti vestiti. Cioè vestiti che potessi
indossare
per andare in giro… papà mi comprava sempre un vestito nuovo prima di
uscire
con i suoi amici, ma sono tutti troppo eleganti e così li lasciai
nell’armadio,
ripiegando solo su i jeans, una gonna a pieghe e qualche magliettina.
Poi mi
siedo sul letto e guardo il mio programma preferito, parla di tre
sorelle che
scoprono di essere streghe e che devono lottare contro i demoni. Una
volta
finita la puntata serale mi metto il pigiama e mi rannicchio sotto le
coperte.
Prima di dormire penso a Zio. Non so molto di lui,
solo che
i suoi genitori morirono quando era piccolo in un incedente e che lui
venne
allevato dai miei nonni. Se ne è andato una volta finita la scuola e
vive da
qualche parte con un altro uomo. Zio mi ha parlato di lui: ha la sua
stessa età
e andava a scuola con lui. Credo proprio che lo conoscerò presto. È la
prima
volta che vado da zio. Papà mi ha sempre proibito di frequentarlo.
Chissà come
mai ha preso questa decisione. È pensando alla casa di Zio che mi
addormento.
Ed ecco il primo capitolo di questa storia che mi è saltata in
mente... se avete ancora un po' di tempo recensite...a e chi ha capito
chi è il "famoso papà" può dirmi i sospetti (non è molto difficile)