All
I want for Christmas…
-OOOH!
JINGLE BELLS! Jingle Beeeeells! Jingl… puaaah!
-Fraaank??
Gerard uscì dal suo stato
di trans mentale causato dal
troppo alcool che ormai gli scorreva indelebilmente nelle vene. Si
alzò dalla
poltrona come se qualcuno gli avesse dato una sberla in pieno viso.
-Cazzo Frank ti lascio solo un
secondo e mi combini un
bordello?!
Corse, o per meglio
dire cercò di correre, dal soggiorno al bagno, sbattendo in
realtà in tutti i
mobili di legno che incontrò per la strada, prendendo infine
il grande
portaombrelli posizionato vicino l’entrata.
‘Cazzo, questo
farà male domani’ pensò massaggiandosi
la
fronte. Entrò in bagno e vide Frank con la testa nel water,
troppo intento a
vomitare per accorgersi dell’ arrivo dell’ amico.
-Alzati, Frank..
-Dove sono gli altri?- Disse tra un
conato di vomito e
l’altro.
-Mmh.. Allora..-‘Gerard,
cazzo, se ne sono
andati da un quarto d’ora e l’hai
già dimenticato!’ Penso sforzandosì di
ricordare che fine avessero fatto gli
altri componenti della Band.
-Eh.. Allora.. Mickey è
sopra che sta ancora sgrassando la
sua maglietta dopo che gli hai vomitato di sopra… Questo lo
ricordo…
Frank era allucinato. Aveva gli occhi
nocciola sgranati e
guardava Gerard con una faccia da cane bastonato. Quegli occhioni
marroni
fecero muovere qualcosa nello stomaco di Gerard.. E non
centrava proprio niente col vomito. Cercò di
allontanare quel pensiero che ormai lo assillava da più di
una settimana.
-Si, Frank. – Disse
distogliendo lo sguardo dal viso del
chitarrista e concentrandosi sulla vasca da bagno.
-Mickey è sopra, Bob
è andato a dare un passaggio a Ray e
sono rimasti bloccati nella tormenta.
-Ooh! Questo lo ricordo! Ma come mai
io sono qui?
-Stavi vomitando di brutto, ti avrei
accompagnato io più
tar.. E come mai sei a petto nudo?
Frank si guardò il corpo e
vide il petto e le braccia
tatuate scoperte, sembrò quasi stupito i primi secondi, Ma
poi ricordò il
motivo e divenne abbastanza rosso.
-Ehm… Gerard.. Ci ho
rimesso su, per sbaglio.
Gerard scoppiò a ridere.
Quel Frank totalmente ubriaco lo
faceva ridere come non mai, e specialmente perchè lo era
pure lui, aveva sempre
un leggero terrore che gli potesse saltare di sopra da un momento
all’ altro.
Frank ridacchiò un po’ più sollevato.
-Dammi la tua t-shirt, Frank, la
sciacquo.
Il chiattista cercò di
spostare la sua faccia dal buco del
cesso, indirizzandola alla ricerca della maglietta. Solo un secondo
dopo scoprì
di avere appoggiato le sue dolci chiappette proprio li sopra.
-CAZZO! Addio pantalone pulito, merda!
Gerard, tra un risata e
l’altra cercò dfar alzare il
chitarrista in piedi, in modo da farlo
sedere su una sedia mentre lui avrebbe ripulito tutto dal vomito e
riuscire. Il
ragazzo per tutta risposta gli gettò le braccia al collo.
Gerard rimase completamente bloccato,
messo in ginocchio,
con una shirt bagnata in mano e una costante puzza di vomito
nell’ aria, a
fissare il vuoto. Non aveva il coraggio di guardare il ragazzo, che nel
frattempo stava stringendo la presa, finchè non
avvicinò le sue labbra all’
orecchio del cantante.
Non è quello che pensi,
Gerard. Non fantasticare troppo..
..E’ sempre stato un tuo
grande difetto.
Hai sempre avuto questa mania di
sognare ad occhi aperti.
E Frank Iero è uno di quei
sogni che mai si avvererà.
-Geraaaard…- Disse
sottovoce ridacchiando. Ma c’era qualcosa
che rendeva il cantante troppo nervoso. Si stava eccitando sempre di
più,
sentendo doltanto il chitarrista ansimare al suo orecchio. Stava
cominciando a
credere che tutto si potesse realizzare.. Il solo pensiero delle sue
mani su
quei tatuaggi, sul quel piccolo e fragile corpo.. Sentiva qualcosa
muoversi
sotto..
-Ti voglio bene.
Gerard sospirò deluso. Non
poteva credere che il ragazzo
stesse per dichiararsi, non Frank, non il mr.
‘IoMiPassoChiunqueMiCapitiATiro’.
Il sorriso che gli si stava formando sul suo pallido viso, torno ad
essere il
cupo ghigno che aveva da una settimana a questa parte.
-Anche io, Frank.
‘Se solo sapessi cosa provo
per te, Frank. Non puoi nemmeno
immaginare. Non puoi capire quello che ho provato la prima volta che i
miei
occhi hanno incontrato i tuoi, I primi abbracci, i primi sorrisi. E poi
‘‘Demoltion Lovers’’. Ma niente
di niente. Non hai minimamente pensato che
quella canzone potesse essere dedicata a NOI.’.
Improvvisamente Frank, prese il viso
del cantante tra le
mani. Con i suoi grandi occhi fisso quelli leggermente umidi di Gerard,
che
riprese a respirare male dall’ agitazione.
Fisso’ le sue labbra appena
inumidite e sottili, desiderando
con tutto il cuore di toccarlo, baciarle, leccarle…
E così fece.
Un bacio dopo l’altro,
carezze, ansimi, coccole desiderate
da troppo, mani curiose e intraprendendi, la lingua che
cominciò a visitare
luoghi che desiderava da tanto, TROPPO…
Si staccarono e si fissarono negli
occhi senza proferire
parola.
-No, Gerard.. – Disse
Frank, con lo sguardo ancora intontito
dalla sbornia.
-Non ti voglio bene, Ti amo.
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