Lei è...
A Natale puoi...
Una nota canzone dice “A Natale puoi fare quello che non puoi
fare mai…” Ecco… Io vorrei conoscere quel coglione
che ha scritto questa frase… Perché è una persona
che non conosce la mia storia, e che parla del Natale come una bella
festa… Per me, il Natale, è sempre stato un
incubo… Il 24 dicembre di 12 anni fa… I mie genitori
morirono in un incidente stradale… Non mi interessa più,
questa stupida festa, che mi ha portato l’eterna solitudine.
Si avvicinava il Natale e tutti per strada si affrettavano a portare i
regali e a fare le ultime compere per la festa… Possibile che in
tutto questo movimento nessuno si accorga di me? I miei compagni sanno
quello che mi è successo eppure mai una parola, mai uno sguardo
scambiatoci, mai un po’ di fiducia nei miei confronti… Mi
giudicano tutti un ragazzo superficiale, rispondo male, guardo la gente
con aria superiore, ma non è quella la mia vera faccia…
Io non sono così… Sono gli altri che mi portano a
diventare tale…
<< Scusa… Tu come ti chiami? >> i miei pensieri
furono interrotti come per magia dalla voce di un angelo <<
… >> feci per rispondere con la mia solita e falsa
arroganza ma rimasi stupito dalla semplicità di quella splendida
figura << Scusami… Eri così assorto nei tuoi
pensieri… Ho pensato che avessi bisogno di aiuto >>
centrato in pieno << No… Non preoccuparti… >>
io sembravo impazzito, non avevo mai accettato di parlare con qualcuno,
soprattutto con le ragazze << Che ci fai qui così
pensieroso? >> << Veramente, cercavo di rilassarmi, ma non
ci sono riuscito… >> << Fra poco è
Natale… Io adoro questa festa… Tu hai già pensato
a cosa vuoi per regalo? >> non risposi, parlare di
quell’argomento sarebbe risultato troppo difficile per me, cercai
di farle capire che volevo rimanere solo <> << No… Cioè… >> non sapevo
cosa dirle, non ero pratico dei lunghi discorsi << Non fa
nulla… Me ne vado… >> eppure, qualcosa mi diceva di
non lasciare che tutto finisse lì << Aspetta…
Domani… Ci vediamo di nuovo quì? >> <<
… Si! Certo! >> corse via, lasciandomi quell’ultimo
splendido sorriso… Bellissimo… Ma che stavo facendo? Mi
ero lasciato trasportare in qualcosa di cui mi sarei amaramente
pentito… o forse no…
Il giorno dopo la neve cominciò a scendere, mentre andavo
nello stesso parco del giorno prima, lei era già lì, e io
che pensavo di essere in anticipo << Ciao! Sei in anticipo!
>> << Si… >> tuttavia non riuscivo a formulare
ancora una frase avente senso in meno di 30 secondi << Anche
tu… >> << Hai visto la neve? Non è
bellissima? Perché non mi aiuti a finirlo? >>
indicò un cumulo di neve là vicino, forse intendeva fare
un pupazzo di neve << Ma… Quello l’hai fatto tu?
>> << Quello è il corpo perché? >> in
realtà ciò che indicava era una massa di neve ammucchiata
alta dieci centimetri massimo, non riuscii proprio a trattenermi,
<< Non… Non ci posso credere! Quello sarebbe il corpo? Ma
sembra una pietra tombale! >> incredibile, risi, risi tantissimo,
quasi mi uscirono le lacrime agli occhi, lei arrossì tantissimo,
dopo tanto tempo dall’ultima volta che avevo sorriso quel momento
mi sembrava così bello… << Non ridere di me! Io mi
sono impegnata! >> << Certo! Certo! >> mi avvicinai a
lei e la aiutai a formare un corpo decente, ridemmo e scherzammo, per
la prima volta ero me stesso << Ma mancano la sciarpa e il
cappello… >> fece una faccetta abbattuta che mi fece
sussultare << Ho capito… >> mi sfilai il cappello e
la sciarpa e l’opera era finalmente stata completata. <<
Ora si che è un vero pupazzo di neve… >>
sorridemmo, quei sorrisi che fino a quel momento erano scomparsi dal
mio viso, ormai stanchi ci sedemmo sulla panchina << Mi sono
divertita tantissimo con te… >> <<
Anch’io… >> segui un momento di silenzio,
imbarazzante direi, ma non durò molto perché cominciai a
parlare << Sai… Io… Ho sempre odiato il
Natale… >> << Perché? >> <<
E’ una storia lunga… >> << Sono
paziente… >> sorrise.. E le raccontai la mia storia, era
la prima volta che raccontavo la mia storia nella mia versione dei
fatti, di solito erano sempre gli adulti a farlo per me, ma mi sentivo
in dovere di dirle tutto… Alla fine del racconto si
rattristì << Non preoccuparti… E’ passato
tanto tempo… >> << Già… Se fosse
capitato a me… Anch’io sarei diventata una
casinista… >> il solo pensiero di lei nella mia stessa
situazione mi fece venire i brividi a fior di pelle << Non dirlo
neanche per scherzo! >> mi irritai moltissimo <<
Scusa… Io sono vissuta sempre amata da tutti, circondata da
amici, e invece tu… >> << Forse se non fosse stato
così… Noi non ci saremmo mai conosciuti… >>
<< Forse… >> << Domani ci rivediamo vero?
>> << Si >> Natale si avvicinava, ma non mi faceva
più così tanta paura.
Salve a tutti!!! ^o^ Chiedo scusa per la ficcy che ho scritto fuori
periodo Natalizio... XD In realtà risale ai tempi delle medie...
Comunque spero che qualcuno la legga e prego chiunque di dare
un'occhiata all'altra mia ff "Angel"!! Grazie di tutto!!!! ^._.^
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