--- Note di
Rib ---
Salve! Allora, questa è la seconda storia che pubblico e la
prima che non sia
un’originale.
Nell’introduzione ho messo Spoiler perché, anche
se in quantità non eccessiva,
un po’ di anticipazioni degli avvenimenti del quarto
capitolo, ci sono ( poi se
ci avete già giocato, meglio xD).
Detto questo … i personaggi NON sono miei ma del Team ninja
e la storia non è
scritta a scopo di lucro.
Mi pare di aver detto tutto … ah! Ogni commentino
è ben accetto!
Buona lettura.
Hayate
– “Wind”
La
debole luce del sole si posa sul tuo giovane viso, svegliandoti.
Apri gli occhi e ti metti seduto sul letto.
“Oggi tutto avrà finalmente termine”,
con questo pensiero inizi la tua
giornata, apparentemente uguale a tutte le altre: allenamento,
colazione, impartire
ordini ai tuoi uomini. Sì perché ora, dopo la
morte di tuo padre, sei diventato
tu il capo del clan Mugen.
Stai in piedi, composto e rigido, guardando gli altri allenarsi sotto
il tuo
sguardo sempre vigile. Ma il tuo pensiero è altrove, giovane
ninja del vento.
Pensi al tuo ruolo.
Pensi a tua sorella che per amore verso di te è scappata,
abbandonando il suo
clan, diventando una shinobi, una ninja fuggiasca.
Pensi al vostro passato. E al vostro futuro.
Piccoli bambini cresciuti troppo in fretta e travolti loro malgrado
dagli
eventi.
<< Master Hayate … >> una
voce ti desta dai tuoi pensieri e ti giri incontrando il viso di Ayane,
giovane
ninja, travolta anche lei dal destino, come voi.
<< E’ tutto pronto per la missione?
>> Non vi è traccia di insicurezza
nella tua voce, profonda e calma come l’acqua di un lago
carezzata dal lieve
vento primaverile.
<< Sì, attendiamo ordini, master
Hayate>> ti
sembra di scorgere una strana luce, in
quegli occhi rossi che sostengono senza difficoltà il tuo
sguardo, ora duro.
Fai cenno ai tuoi uomini, che spariscono all’istante. Ora
siete soli in questa
stanza troppo grande: << Ayane. >> la chiami, ma senza
guardarla << Sì,
master Hayate? >> ti guarda e per un attimo rivedi la
bambina che giocava
con Kasumi, lo sguardo attento e curioso, proprio come un tempo.
<< Fai
molta attenzione >> sono le tue uniche parole.
Poi ripiombi nel tuo silenzio.
Tre parole. Un cenno appena accennato della testa.
E poi la missione ha inizio.
E ora eccoti qui, alla Tritorre.
Uccidi tutti i nemici che ti si parano davanti: uno, due, dieci, cento
volte;
nella tua mente solo il desiderio di proseguire fino al raggiungimento
del tuo
scopo: distruggere la DOATECH.
Sali, corri, uccidi. Continui così fino a che non ti blocchi
di colpo:
<< Kasumi … >> e lei si gira, ti
guarda << Hayate! >> prova
ad avvicinarsi a te mentre ti parla. Di spiega ciò che
vorrebbe fare. Ti dice
che vorrebbe tornare al villaggio,desidera stare con te, la tua dolce
sorella,
ma sai che non potrà più essere così.
Perché lei è scappata, è una shinobi.
Perché tu devi ucciderla.
Perché questo è il vostro destino, quello che
qualcun altro ha deciso per voi.
Ma nonostante tu sia sicuro del tuo obbiettivo e sia certo del tuo
ruolo, così
come di quello che devi fare, esiti di fronte al suo sguardo triste e
supplichevole “Come quello di un cucciolo di cerbiatto
ferito” ti ritrovi a
pensare mentre il lontano ricordo della vostra infanzia si fa largo
nella tua
testa, soppiantando momentaneamente il desiderio di vendetta,
permettendo ad un
sorriso di farsi largo sul tuo viso sempre serio.
La guardi negli occhi, ma non vi leggi più
l’insicurezza di un tempo. E’
diventata una giovane donna, Kasumi, piccola ninja che insegue il suo
sogno.
Non puoi fare a meno di sorridere, questa volta più
apertamente e lei ti
guarda, senza capire.
Un rombo. Un’esplosione.
E il vostro piccolo momento di pace, quel minuscolo attimo in cui vi
siete
persi in lontani ricordi, svanisce. Riportandovi alla cruda
realtà.
Fai per andare via e lei allunga il braccio per cercare di afferrare la
tua
mano, esattamente come quando era piccola.
<< Fratello … >> ti chiama, e
nella sua voce senti tornare la
fragilità di un tempo.
Le dai le spalle, non volti la testa ma senti il desiderio di
abbracciarla, di
dirle che andrà tutto bene … poi ti ricordi che
non puoi permetterti simili
gesti, per il tuo ruolo all’interno del clan. E allora ti
limiti ad una
frase:<< Prima o poi ci rivedremo Kasumi. E allora
staremo insieme … di
nuovo >>.
E poi sparisci, lasciandola da sola.
<< Si, fratello >> un
sussurro lieve, il suo.
E una promessa, nei vostri cuori.
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