FANDOM:
Hana
Yori Dango
TITOLO:
Pioggia
TIPOLOGIA:
Flashfic
GENERE:
Triste
RATING:
Verde
AVVERTIMENTI:
/
NOTE:
(eventuali)
Pioggia
Stagione
01
Post
Episodio 07
(P.O.V
Yuki)
Non
so come ho fatto a fidarmi di te.
Stupido.
Mentre
sto ancora ferma sotto l'acqua, a prendere ogni goccia di pioggia sui
miei vestiti già di per sé bagnati, mi domando,
un'altra volta,
come sia possibile una cosa del genere.
Lo
hai fatto apposta.
Lo
capisco da come, di tanto in tanto, ti volti verso di me. Sai che
sono qua. Sai che ti sto guardando. Sai che sto soffrendo.
Mi
vuoi far capire che non sarò mai alla tua altezza?
O
alla loro
altezza? Non avevi il coraggio di dirmelo. Di dirmi in faccia che io
e le ragazze che frequenti, siamo di due pianeti diversi.
Con
i vestiti firmati, con le borse firmate, con i contanti e le carte di
credito che sono quasi sputate fuori dal borsello firmato.
Ci
sei riuscito Nishikado.
Ho
sempre avuto quella vena di terrore che mi ricordava che io e te non
siamo fatti l'uno per l'altra. Lo sapevo bene che la favola di
Tsukisho non poteva essere ripetuta un'altra volta.
Ma
c'era bisogno di arrivare a questo punto? L'inganno è
davvero una
delle tue carte migliori?
Chiedermi
un appuntamento è stato veramente mestino da parte tua.
Invitarmi e
progettare, nel frattempo, tutta questa farsa.
Ma
devo dartene atto. Sei stato maledettamente bravo.
Non
solo hai ingannato me.
Ma
sei riuscito ad ingannare anche i tuoi più cari amici.
Hanazawa e
Mimasaka e perfino quell'ingenuo d Domyoji, che non può
vedere il
volgo come me, mi avevano riferito che eri una persona seria. Che non
ti piace giocare su queste cose. Che non era solo un sogno bellissimo
che diventava realtà.
Quando
mi hai aiutato, dopo il rifiuto pubblico di Nakatsuka, mi ero accorta
di quanto tu fossi importante. Forse sono stata io troppo assillante,
forse tu sei stato poco incline ad accettare le mie attenzioni.
Sta
di fatto che dopo questo non ti perdonerò mai.
Vederti
mangiare tranquillamente con quella ragazza, mi strazia il cuore.
Vederti
con quel ghigno sulle labbra sottili, mi uccide, di secondo in
secondo.
Vorrei
spaccare la vetrina che ci separa e vorrei che quella ragazza la
smettesse di ridere di questa popolana che hai appena ingannato.
Non
potevi parlarmi Nishikado? Ero troppo inferiore per meritare delle
spiegazioni civili?
Ti
do la schiena e senza voltarmi mi allontano dal ristorante dove ho
finalmente aperto gli occhi.
Da
un lato, grazie Nishikado.
Da
oggi in poi sarò una persona migliore. Grazie a te ho capito
che le
favole non esistono e che, di certo, persone come te non potranno mai
andare avanti nella vita con la forza del proprio lavoro.
E,
per favore, stai tranquillo.
Non
mi vedrai mai più in tutta quanta la tua lunga vita.
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