Live! Ascolti
record al primo colpo: assassini
per assassini
Le sue
parole rivolte alla compagna di vita, prima di
premere il grilletto.
Così muore Brad, in
uno stupido show televisivo, e
l’audience che sale e sale alle stelle senza fermarsi.
Cinque giocatori, ma
solo quattro proiettili a salve, uno
vero, d’argento. Il reality show esatto, quello che tutti avrebbero
visto, dove
molti avrebbero desiderato partecipare, con il montepremi per i quattro
sopravvissuti di ben cinque milioni di dollari a testa.
Partecipano
entusiasti, pensando di poter portare quella
grande somma di denaro a casa, di sistemarsi la vita, di essere quelli
giusti e
di meritarsi quei soldi.
Solo una volta saliti
su quella piattaforma, con quella
pistola in mano sapendo di doverla puntare alla nuca e sperare di non
essere
quello sfortunato, si accorgono di aver fatto una sciocchezza. Il gioco non vale la candela,
quando sai che
stai per morire.
Ma pregano in Dio e
corrugano il viso allo stremo,
trattenendo la voglia di scappare di fronte al quel destino che loro
stessi si
sono scelti, premendo comunque quel grilletto, scoprendo di essere
ancora in
vita. Ridono, saltano, e ricevendo quel montepremi cominciano a capire
di aver
fatto bene a partecipare, che in fondo era questione di pochi secondi,
che ti
avrebbero cambiato la vita.
Solo che quando gli
altri vedono che il primo, e dopo il secondo, si sono salvati, continuano a tremare, sperando, guardandosi
tra di
loro negli occhi, che il proiettile d’argento sia per un altro, uno
qualsiasi
che non conosce, se studia, se lavora, se ha famiglia, spera solo che
muoia.
Il pubblico stesso
applaude, tra di loro le famiglie dei
giocatori, felici che il loro amato sia sano e salvo, e ora ricco. I
produttori, i cameraman, come anche il presentatore, sono tutti felici,
vedono
l’audience salire e lo show continua senza rimpianti, tutto svolgendosi
secondo
i piani, ancora meglio delle loro aspettative. L’ideatrice, la
produttrice
televisiva Eva Mendes, è felice e ride, sapendo che il suo gioco aveva
avuto
così successo, meritato
successo.
Ed ecco che sulla
piattaforma restano due soli giocatori. L’ora
x stava arrivando e l’ascolto
continuava a crescere.
Uno dei due avrebbe
portato a casa la somma di cinque
milioni di dollari, l’altro sarebbe morto.
Il proiettile
d’argento avrebbe scelto chi doveva perdere
quel gioco, e la propria vita.
Brad era il penultimo;
stava per laurearsi, voleva dedicare
la sua vita agli sport estremi che tanto adorava, ma quando ha premuto
il
griletto, tutto è andato perduto.
Il proiettile
d’argento aveva scelto lui, infine.
Morto, così, in pochi
secondi, per la fame degli ascolti TV
della gente, desiderosa di spingersi sempre più oltre, fino alla morte,
per uno
show televisivo.
E’ morto in diretta di
fronte alla sua compagna che era
scoppiata a piangere disperata, ma dopo il primo shock lo show doveva
continuare e forse era rimasta l’unica a piangerlo, mentre tutti
festeggiavano
l’ultimo concorrente rimasto, che faceva di lui l’ultimo dei quattro
vincitori
a portare a casa il montepremi.
Tutto qui, alla fine.
Tutti sorridevano, tutti gioivano,
entusiasti di aver vinto la prova e di rifarsi una vita, pagata per
loro da
quella di un giovane ragazzo.
Tutto era andato
meglio delle previsioni, la frenesia del
nuovo reality show aveva appagato tutti.
Sporco il denaro che
si portavano a casa con cui avrebbero
mangiato per anni, partecipanti e produttori. Ma a loro cosa importava?
I
cinque partecipanti tutti sapevano le regole del gioco, basato sulla
famosa
roulette russa. Brad, quel ragazzo, le conosceva le regole e lui stesso
aveva
premuto il grilletto. Era facile per loro lavarsi le mani e parlarle
avanti,
dicendo di non avere colpe.
Forse Eva Mendes un
po’ ci era arrivata, forse. L’aveva
ideato lei il nuovo show, forse poteva sentire il peso della vita di
quel
ragazzo sulla sua.
Ma ora ha pagato.
Ha pagato anche lei.
Sì, io ho ucciso Eva
Mendes.
L’ho sparata. E’
morta.
Ma tutti continuano a
lavarsi le mani, e lo show continua.
Ogni anno una nuova vittima e dei nuovi carnefici vengono alla luce,
sotto il
programma Live!. E chi l’avrebbe mai
detto: proprio in memoria di quella puttana.
**************************************************************************************
Proprio
venerdì ho visto questo film. Mi ha fatto impressione, e anche un po’
arrabbiare.
Non è
un
film horror, ma assicuro che c’è molto più horror in un film girato
come
documentario come questo che in quelli targati tali.
E’ un
film
cattivo, di una cattiveria disumana,
che spinge l’uomo a vedere dove può arrivare con i suoi show per
divertire il
pubblico e ricevere ascolti. Ad uccidere.
E’ una
cosa spaventosa.
Non
credo
di avere altro da aggiungere, il resto lo fa il testo più su.
Ciao,
ciao
da Ghen =^_____^=
|