“Mi piace, questa camicia…”
Silenzio, nei varchi scuri fra gli imponenti cartelloni del
film. Sussurri concitati, dita sottili sperdute sul suo petto scolpito, labbra
rosse che si appropriavano con indubbia maestria del piccolo neo sulla sua
gola.
-Mi piace, questa camicia…- forse
a Ben piace di più ciò che vela, quella sottile camicia semi trasparente che l’altro
indossa, che fascia il suo torace in un modo che non andrebbe definito legale.
Will si lascia sfuggire un mugolio, quando i bottoni, uno
dopo l’altro, fanno una ben misera fine. La voce di Ben lo rintontisce,
costringe il suo sangue a fremere di desiderio: percepisce il suo corpo snello,
slanciato, premersi e modellarsi sul proprio. Rabbrividisce, quando il petto
del moro preme sul proprio, strappando l’ossigeno dai suoi polmoni, la lingua
che scivola decisa nella sua bocca in un bacio che, di casto, non ha proprio nulla.
Geme, affondando in quel contatto con rabbia, con foga. È sempre
così, fra loro: una lotta di lingue e di respiri, di dita che si appropriano
con rabbia della pelle, del sapore dell’altro.
Gli lascia scivolare la cravatta lungo il collo,
sfilandogliela, e Ben non può non rabbrividire di piacere nell’avvertire quelle
mani forti su di sé. Sul petto, che la camicia scura non risparmia, sui fianchi
snelli, i pollici che s’insinuano nell’esiguo lembo di pelle fra la camicia ed
i pantaloni…
-E-ehm…?- freddo. Entrambi provano
freddo, quando repentinamente Ben si allontana di scatto dal corpo di William,
addossato ad uno dei cartelloni che ammassano Disneyland, quel giorno.
Si voltano di scatto, gli occhi scuriti di Will specchio del
fuoco in quelli nerissimi del moro, i capelli arruffati, i vestiti in
disordine.
Là, le braccia incrociate sul petto magro e un’espressione
imperscrutabile sul viso affilato, c’è…
-S-Skandar!- balbetta Ben, il
rossore che sale violentemente dalla sua gola, imporporandogli le guance. Viene
voglia di mangiarlo quando arrossisce, non riesce a non pensare William.
-Non è…non è come pensi, noi…- comincia il biondo, cercando di risistemarsi la
camicia completamente aperta, gli addominali che si contraggono per il freddo
di un’improvvisa, dispettosa brezza che scivola sotto i suoi abiti. Quello spasmo
non può non catturare gli occhi di Ben. Trattieniti,
si dice, quando l’impulso di morderlo si fa quasi insostenibile.
Skandar li osserva, un
sopracciglio inarcato ed un enigmatico, misterioso sorriso sulle labbra
sottili.
-Vedete soltanto di non dare spettacolo, okay? È pieno di
bambini.- commenta, e, dopo un attimo, è già scomparso. Così, nel niente. Interrotti
per il puro piacere di tormentarli, di raccontare a Georgie
quanto le loro supposizioni fossero giuste, e di vedere Anna passare tutti i
colori dell’arcobaleno, alla notizia.
I due si guardarono allibiti per un istante, senza riuscire
a comprendere le parole di Skandar. Ma allora… se Skandar sapeva…
E poi, semplicemente, si stringono in un gesto non
compromettente nelle spalle, le labbra che si assalgono nuovamente e ogni
pensiero che si lascia cancellare dal sapore dell’altro.
My Space:
….okay, minchiata. Ma quei due
sono così beeeeeeeeeeeelli *-* diciamo che è un
prequel ad una futura shot decisamente molto rossa
che ho in programma per quei due U.U era un po’ che
non scrivevo yaoi, mi mancava xDDDDDD
Era nata come drabble, l’idea…sì,
ridurre quei due a drabble, come no xD
La premiere è questa
xD eliminate Anna U.U
Commentino ino inuccio
inucciolino?