Why?
“Non c’è futuro per una donna che nel suo passato porta frammenti di vetro nel cuore.”
“Non c’è futuro per una donna i cui sogni sono stati rubati dal volo dei gabbiani.”
Mamma, questo me lo dicevi sempre tu.
Ti sedevi, sulla roccia, e guardavi il
sole tramontare.
Assente, abulica, pallida, senza più
vita.
Eri stata portata via da un uomo, il
cui nome quasi più non ti ricordavi.
Mio padre, già, proprio lui.
Ma nonostante tutto lo amavi.
Lo rispettavi.
E lo aspettavi speranzosa anche se sapevi perfettamente che non sarebbe mai più tornato da te.
Ma perché allora?
Quest’ostinazione, questa falsa
speranza…
Perché?
Eppure, tu stessa ti rimproveravi di
tutto ciò,
ma non mollavi, per nulla al mondo.
Solo per un uomo, per lui.
E basta.
Tutta la tua vita ruotava intorno a
lui.
Nient’altro,
soltanto che lui.
Avevo paura di te, di tutto quello che
pensavi.
Non sembravi nemmeno un essere umano.
Eri mossa solo da un’immagine
indelebile che ti portavi nella memoria ogni giorno.
Non potevo sopportarti, no.
E quindi fuggii via.
Ma anche ora che ci penso.
Che la nebbia avvolge la tua tomba.
Su questo maledetto sperone, foltito di
un po’ d’erba secca.
In questo luogo, in cui tu mi insegnasti a vivere d’amore.
Su questo mare, dove i gabbiani
parlavano col vento.
Ora mi rendo conto che io sto
percorrendo la tua stessa strada.
Per l’ennesima volta sto cercando di
scappare da un qualcosa d’impossibile.
Proprio come te.
Che ti isolavi
da tutto e tutti solo per vedere lui,
mio padre, tuo marito.
Io sto cercando di dimenticarlo.
L’uomo di cui mi sono innamorata.
Allontanandomi da lui.
Che stupida.
Se continuo a fuggire non ci sarà mai un avvenire per me.
Ma è possibile che per una donna,
così putrida,
così fredda,
così insensibile come me,
ci sia un domani?
“Con la persona amata è possibile
costruirsi un presente ed un futuro”
Tu stessa lo affermavi con tanta
sicurezza.
E tu stessa ti sei rovinata a causa di
questo.
Non sei più riuscita ad andare avanti.
E sei morta con false speranze.
Ma perché non hai aperto gli occhi?
Maledetta puttana.
Ma io non farò la tua fine,
non voglio assolutamente morire in
solitudine.
Quindi devo correre da lui,
devo dirgli che lo amo.
E se non capirà almeno avrò avuto il
coraggio di rivelargli i miei veri sentimenti.
E quindi di sfogarmi.
Tienteli pure questi stupidi gigli.
E smettila di farmi sentire in colpa.
Con il tuo vuoto,
con la tua distanza,
con i tuoi occhi velati che mi ricorderò
sempre.
Ciechi di guardare avanti.
Sordi di ascoltare il prossimo.
Muti di parlare di cambiamento.
Ora basta.
Train, aspettami, ti prego,
solo qualche altro secondo.
Sto arrivando,
per dirti una cosa molto importante,
ti prego, ascoltami,
fa’ che io sia la tua donna,
una seconda Saya se vuoi.
Non rifiutarmi amore mio,
ti prego,
aspettami.
Non fare come mio padre.
Non stufarti di me.
Attendi che i gabbiani ti portino questo messaggio,
insieme ai miei sogni,
al mio amore,
a me.
Ti amo Train,
volevo che tu spaessi questo…
Oh
là! Eccomi con una one shot sui sentimenti di Rinslet
verso Train. Spero vi piaccia, anche se l’ho scritta al momento, quindi non so come sia venuta. Comunque
commentate eh, CIAO!!!!
Saya
chan.