Ordinary moments

di name
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1# Bado


-Cazzo, Haine! Si può sapere quando mi ridarai quello stramaledetto pacchetto di siga?!-


Bado stava fumando, ma non come avrebbe tanto voluto.

No: stava fumando di rabbia.


-Compratele. Non ho intenzione di portartele.- gracchiò una voce dall'altro capo del telefono.


E la causa era sempre la stessa: quello stronzo di Haine e i suoi modi.

Non solo lo aveva coinvolto in uno di quei lavori sporchi che la vecchia Liza gli passava.

No.

Non solo aveva lasciato che gli riempissero il culo di bossoli e il resto di tagli, lividi e quant'altro.

No.

Lo stronzo gli aveva fottuto le siga e ora non aveva nessuna intenzione di ridargliele!

Che grandissimo figlio di puttana.


-Avanti, Haine. Non puoi farmi questo, non dopo tutto quello che ho passato! Cazzo, me lo devi!-


Ora il suo tono stava ondeggiando tra il lamentoso e l'incazzato.

Mordicchiò leggermente il filtro della siga -l'ultima- che aveva tra le labbra.

Si frugò distrattamente nelle tasche in cerca di grana, sapendo che l'altro l'avrebbe tranquillamente lasciato nella merda della sua astinenza da nicotina.


-Non ti devo un bel niente. Devi imparare a difenderti da solo e controllarti.-


Appunto.


Clik.


Fottutissimo bastardo! Come si permetteva di sbattergli il telefono in faccia?

Ma soprattutto: come si permetteva di fargli la predica sul controllo?!

Da che pulpito, tsk!


Bado sbatté violentemente la cornetta del telefono pubblico.

Si guardò intorno.

Figurarsi se in una giornata del genere ci sarebbe stata una tabaccheria aperta.


A questo punto le opzioni erano tre.

Numero 1: sprofondare nelle viscere della città sotterranea per farsi dare un lavoro e comprarsi le siga.

Numero 2: provare ad impietosire qualcuno (Mimi, Kiri, Mihai, chiunque) per farsele comprare.

Numero 3: andare a sfondare la porta e il culo ad Haine per farsele ridare.


Mentre il cervellino di Bado elaborava questi pensieri anche l'ultima sigaretta era finita e il mozzicone cadde, abbandonato, a terra.


Bado gli lanciò un'occhiata nostalgica e velatamente irata: l'astinenza già cominciava a farsi sentire.

Quindi nessuno stupore se scelse la terza opzione.





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