…Neve…
La
neve cadeva implacabile , tingendo di bianco ogni cosa.
Cadeva
lentamente, piccoli fiocchi che si scioglievano non
appena sfioravano le mie mani, gelidi e delicati.
Fiocchi
tra i miei lunghi capelli, sulla pelle nuda delle
spalle. Eppure non sento freddo – non tanto come prima. Mi
sento invincibile,
immortale. E, molto probabilmente, lo sono.
Sollevo
il viso e dischiudo le labbra, per accogliere la
neve anche sulla lingua. È piacevole, ma non ne sento il
freddo sapore; è solo
un brivido impercettibile che svanisce non appena lo avverto.
Sospiro,
e un nugolo di aria calda fuoriesce dalle mie
labbra socchiuse. La mia pelle ormai è fredda quanto quella
neve, e forse anche
altrettanto candida. Ma
di cosa mi
stupisco?
Sono
un vampiro.
Vampiro…
Vampiro…
Sussurro
questa parola come un mantra, una preghiera, come
se in questo modo potessi riuscire ad accettare più in
fretta la mia nuova – e vecchia
– natura.
Ma
così non è – ancora mi trovo ad
inorridire al pensiero di
mordere il mio adorato fratello, di affondare le mie lunghe zanne nel
suo
collo, di nutrirmi nel suo sangue. I miei occhi lacrimano ogni volta
che ciò
accade.
Eppure
è l’unica cosa che placa la mia sete, il suo sangue.
Il
sangue di un Purosangue è così
prelibato…
Anche
lui trova pace soltanto se si nutre del mio – e, di
questo, sono in qualche modo compiaciuta. Provo una strana irritazione
nell’immaginare
onii-sama con le zanne affondate nel
collo di qualcun altro – anzi, mi da veramente fastidio.
È così che dev’essersi
sentito nello scoprire che il mio sangue ha nutrito per tanto tempo il
mio caro
amico Zero?
Zero…
Anche lui un fratello, un amico – forse un amante, se
non fossi ciò che sono? – eppure ha promesso che
mi avrebbe tolto la vita, e l’ha
detto più volte.
Perché,
Zero? Non ho forse impedito a Kaname-sama di
ucciderti, quella notte? E non ho risparmiato anch’io la tua
vita, più di una
volta?
Tremo
all’idea che potrei ucciderti o farti del male se solo
non riuscissi più a controllare le mie emozioni –
è per questo che il mio caro
fratello mi insegna a contenere la mia immensa forza.
Ma
ormai sei un vampiro anche tu, Zero – perché non
accetti
la tua nuova natura e, con essa, anche la mia amicizia?
Perché
a questo punto è tutto ciò che posso offrirti
– la
mia amicizia.
Ti
amo, ma non nel modo in cui vorresti. Ti amo, ma non
quanto amo Kaname.
Ti
amo, quanto basta per non poter sopportare l’idea di una
vita senza te al mio fianco…
Ma
non ti amo abbastanza da permetterti di uccidere né me,
nè
mio fratello.
Il
mio caro fratello, perché non capisci, Zero? Lui
è tutta
la mia famiglia!
Per
tutta la vita non ho desiderato altro che sapere chi
erano i miei veri genitori – sono stata una ragazza senza
passato per tanto di
quel tempo che non mi sarei stupita se mi avessero detto che ero giunta
sulla
terra dal Cielo, come questi fiocchi di neve.
Sono
stata sola per tanto tempo, Zero, e puoi ben immaginare
che non mi importa nulla se mia madre e mio padre e io stessa siamo
vampiri!
Il
mio “io” umano e quello vampiro, ormai, si sono
fusi in
un solo essere. Non faccio alcuna distinzione tra passato e presente,
io sono
Yuuki, lo ero e lo sarò per sempre – eppure tu
vuoi uccidermi!
Lacrime
salate iniziano a scorrere sulle mie guance,
gelandosi al contatto con il gelo dell’aria e scivolando fino
alle labbra,
ancora socchiuse. Curioso; pensavo che avrei pianto lacrime di sangue,
una
volta vampiro…
Cerc
a di comprendere, Zero: in fondo è stato per mia madre,
per il suo immenso sacrificio – dare la sua vita millenaria
per me! – se io e te
abbiamo potuto
condividere parte della nostra vita. E, credici oppure no, ma hai
occupato un
posto così grande nel mio cuore che adesso lo sento vuoto,
senza di te!
Ma
c’è Kaname, ora, Zero. Forse è stato
lui a soffrire più
di tutti durante questi anni.
Pensa,
assistere all’assassinio dei propri genitori, vedere
la propria sorella crescere tra gli umani senza mai poterle confessare
la
verità, amarla da lontano per timore che possa ancora
soffrire!
Ed
è vero, soffro – ma di certo non perché
ho scoperto di
essere un Purosangue. Questo è l’ultimo dei miei
pensieri.
Il
primo siete voi due. Non c’è giorno che passi
senza che
la mia mente corra a te e al mio amato Kaname – prima di
addormentarmi e al mio
risveglio, il primo pensiero siete voi. Ma tu fingi di non capirlo, o
non
saperlo…
Sai
cosa mi ricorda la neve, Zero? La prima volta che ho
visto Kaname-sama con i miei occhi da umana.
Allora
il candore della neve era macchiato dal sangue del
vampiro che voleva uccidermi, e adesso le cose non sono cambiate
più di tanto. Adesso
il sangue non si vede, ma cola dal mio cuore ferito senza
interruzione…
Sono
uscita di nascosto, sai Zero? Aidou-sempai non se
n’è
nemmeno accorto. Si prenderà una bella sgridata da parte di
mio fratello, ma
farò in modo di prendere la mia giusta dose di colpa.
Sono
uscita di nascosto perché sento di essere più
vicina a
te solo ora che non sono circondata da vampiri. Sono un po’
stufa di essere
trattata come una principessa di cristallo, sai?
Un
tempo non avrei permesso a nessuno di vestirmi come una
bambola di porcellana, con elaborati abiti in pizzo e scarpe dal tacco
impossibile che affondano nella neve fresca. Un tempo mi avresti deriso
con
quel tuo sorrisetto furbo e malizioso, facendomi pentire di aver osato
indossare simili indumenti.
Ma,
sai, Kaname li adora. Credo che sia un modo per rammentare
il nostro passato felice – in fondo anche nostra madre
adorava vestirsi in
questo modo. E sinceramente, a me non dispiace più di tanto.
Ho
il terrore di farlo soffrire, Zero, così come ho fatto
soffrire anche te. Non voglio più vedere i suoi occhi
tristi, voglio che
sorrida, voglio che sia felice… Per questo farò
di tutto per rimanere in vita,
anche se la mia esistenza sarà eterna. Non
m’importa, se è per restare al suo
fianco.
Ma
tu, Zero, ti prego… Vieni da me, lasciati abbracciare
un’ultima
volta… Poi torneremo ad essere nemici, ma per un momento,
uno solo, permettimi
di stringerti a me. Non mi sembra di domandarti molto…
***
Un
paio di braccia si stringono
all’improvviso intorno alla mia vita, strappandomi un
sussulto di sorpresa.
Non
l’ho sentito arrivare, eppure
i miei sensi sono estremamente sensibili…
«Ti
ho detto mille volte di non
uscire da sola, Yuuki. E con questo freddo, poi…»
La sua voce è un caldo
sussurro contro il mio collo, e instintivamente provo
l’irrefrenabile desiderio
che posi le sue labbra su di esso e si nutra avidamente, come so che
vuole. Ma non
lo fa, è troppo gentiluomo per una cosa simile.
Non
lo farebbe mai senza prima
avere il mio consenso.
«Perdonami,
onii-sama.» Sussurro,
abbandonandomi contro il suo petto e sentendo
il suo mento posarsi nell’incavo della mia spalla. Il suo
profumo mi avvolge,
stuzzicando quella sete che credevo fosse sopita…
Lo
sento sorridere contro la mia
pelle, ma è un sorriso lieve, delicato. «Hai fame,
Yuuki?» Mormora, piano.
Mi
limito ad annuire, leggermente
imbarazzata. È ancora molto difficile essere disinibita in
simili richieste,
forse non avrò mai il coraggio di domandarglielo
espressamente.
Ma
lui sa, lui conosce i miei
desideri, comprende le mie voglie. E mi fa voltare, lentamente, fino ad
essere
l’uno di fronte all’altro, fino a farmi specchiare
nei suoi occhi resi cupi
dalla brama. E so che anche i miei hanno le stesse fiamme che vi ardono.
Si
sbottona il colletto della
camicia, con gesti studiati e pigri, come se volesse farmi anelare
ancora di
più il suo sangue. Com’è crudele il mio
adorato fratello…
Si
china su di me, attendendo che
sia io ad annullare del tutto la distanza tra noi. Mi avvicino,
allungando le
mani e passandogliele tra i lunghi capelli corvini, in una morbida
carezza; lo
attiro ancora più vicino e, quando il suo collo è
ormai alla mia altezza,
socchiudo le labbra sentendo le zanne affilarsi e allungarsi, pronte a
colpire.
Mi
avvicino ancora, accorgendomi
delle lacrime che hanno già iniziato a bagnarmi le ciglia.
«Perdonami, onii-sama.»
Sussurro.
Poi
affondo le zanne nel suo
collo, e il suo delizioso sangue scivola nella mia bocca strappandomi
un
mugolio di piacere che non riesco a mascherare. Sento che le sue mani
artigliano i miei capelli e mi stringono ancora di più a
sé, ma ormai il mio
unico pensiero è quello di nutrirmi.
[Sai…
Che la fame di un vampiro può essere
placata solo dalla persona che
amano…?]
Si…
Oh si, Kaname, lo so…
È
per questo che la mia sete non
può essere soddisfatta completamente…
Perché
anche adesso, c’è una
parte del mio cuore prigioniera di un legame che non riesco a
recidere…
Una
parte ancora legata a Zero…
«Yuuki…»
Un
sussurro, udito a stento
attraverso i brividi provocati dal sangue.
«Ti
amo…»
Perdonami,
Kaname…
Il
sangue di onii-sama è
così prezioso… Non permetterò che
macchi la neve,
ancora una volta.
La
neve non dev’essere sporcata…
Io voglio stare con te per sempre.
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Okay, non
ho idea come sia uscita fuori questa one-shot... Comunque quando
l'ispirazione c'è non si può fare nulla per
fermarla. E' interamente ispirato al manga, ma ho paura che Yuuki sia
un pò OOC... Non so se sono riuscita a rendere i suoi
sentimenti parecchio contrastanti, ma d'altronde l'ho scritta di getto
invece di studiare, perciò... -.-''
Se passate
di qui, lasciate un commentino, fa sempre piacere ^^
Baci,
GiulyRedRose
=*
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