...
I due ragazzi si staccarono immediatamente, rendendosi conto di essere
osservati. Si voltarono, notando una folla di curiosi intenti a
godersi la scena, fra loro Riku. Stava rodendo di gelosia. Volse lo
sguardo e a pugni stretti tornò ad allenarsi scaricando la
propria rabbia, la propria frustrazione. Non voleva ostacolare quel
sentimento che i suoi due migliori amici provavano l'uno per l'altra,
ma il pensiero lo faceva star male, enormemente, nonostante si fosse da
tempo rassegnato all'idea. Lo strano atteggiamento del
ragazzo non passo inosservato agli occhi attenti e innamorati
dell'apprendista maga, felice che finalmente Sora e Kairi avessero
espresso i propri sentimenti e di avere certamente più
possibilità di conquistare il suo amato. Gli andò
incontro, poggiandogli una mano sulla spalla per consolarlo e
rivolgendogli un breve sorriso. Si mise subito in posizione d'attacco,
facendo intendere volesse prender parte all'allenamento e aiutarlo in
tal modo a sfogarsi. La battaglia di poco prima li aveva sfiniti, ma
non per questo non trovarono la forza, dentro se, per ricominciare. I
muscoli scattavano e si tendevano automaticamente una mossa dopo
l'altra. A un attacco di Riku seguiva una parata di Emiko, ancora
troppo lenta per essere effettivamente in grado di schivare il colpo,
il possessore del Keyblade Oscuro dal canto suo, nel tentativo di
difendersi, usava magia difensive, sentendo scemare a poco a poco il
proprio potere magico. Si fermarono solo quando videro sopraggiungere
Sora, seccato perché non lo avessero aspettato. I due si
lanciarono un'occhiata d'intesa assalendo l'arrivato, che con stupore e
prontezza di riflessi si trovò a padroneggiare il Keyblade e ad usarlo
come scudo. Sentì il sangue gelarglisi nelle vene notando gli
sguardi omicidi rivoltigli. Forse non avrebbe dovuto farlo. In
lontananza giunse una voce contrariata a dare man forte agli
sfidanti.
<< Hey, Sora! Non puoi usare il Keyblade, è sleale. >>
L'avrebbero riconosciuta fra mille. Kairi arrivò in tutta fretta
e con la solita allegria, a puntare minacciosamente l'indice contro il
castano, intimorito da quel modo di fare. Per quanto l'amasse, spesso
tendeva a considerarla un incognita. Il suo cambiamento repentino
d'umore non faceva mai presupporre qualcosa di buono, almeno per i
diretti interessati, ma era anche la parte migliore di quel carattere
un po' insolito e buffo.
<< C-Certo Kairi, lo so benissimo. >>
Preso alla sprovvista, la voce gli ebbe un fremito d'incertezza,
ritrovatosi a pochi centimetri dal viso della ragazza. I suoi occhi
blu, così cangianti e luminosi lo facevano perdere fra le sue
infinite sfumature, ricordandogli il bacio di qualche istante prima. Si
sentì avvampare fin alla punta dei capelli a punta, che
assunsero una venatura rossastra. La ragazza a vederlo cambiare colore si
spaventò non poco, credendo stesse avendo un attacco di cuore.
Chiamò i due amici lì accanto, intenti in una discussione
fra loro, appena lo videro, Riku voltò le spalle, mentre Emiko sfoggiò un sorriso a trentadue denti.
<< Kairi, certo che sei
impossibile! Si che stava avendo un attacco di cuore, ma per la tua
vicinanza, non di certo per uno spavento che neanche ha preso.Non
capisci che è cotto e stracotto di te?? >>
In un qualche modo riuscì a dare un pugno in testa a Sora, per
farlo riprendere, nonostante fosse molto più alto di lei.
<< Aaaaaaaaaaaahiiiiiiiiii!
Emiko è modo di comportarsi questo?? Hey, hey, hey, che hai
detto?? Non è vero, non è assolutamente vero e.... E...
>>
Il cuore tornò a spostarsi alla gola impedendogli di
continuare il suo discorso, ancora prima di cominciarlo. Avrebbe
preferito che Emiko non s'impicciasse delle sue questioni amorose,
anche se, in effetti, non aveva poi tutti i torti.
<< Ma a capire le cose ci
arrivi sempre a scoppio ritardato? Come devo fare con sti sacrosanti
ragazzi? Dico io... Non sanno nemmeno esprimere i loro sentimenti,
dovrebbero prendere esempio da me! E mo dov'è il mio Dark
Angel? Chi me lo ha rubato? Riiiiiiiiiiiiiiiku, torna da meeeeeee!
>>
Sparì in una nuvola di fumo, alla ricerca disperata di quello
che sarebbe stato il suo futuro ragazzo. Senza pensarci lasciò
il Custode e la ragazza da lui amata, soli, in preda all'imbarazzo
più totale. Guardavano a terra, incapaci di esprimere i propri
pensieri. Seguirono degli attimi carichi di tensione. Nella mente
dell'uno si rispecchiava la figura dell'altro e viceversa. I due
si ritrovarono ad alzare velocemente lo sguardo e ad incrociarlo.
Fecero
finta di nulla, mentre l'imbarazzo del momento cresceva. Sora
azzardò, titubante, qualche passo. Si fermò. Un rombo
assordante
riempì l'area circostante, provocando uno spostamento d'aria.
Opera della magia? Corsero a dare un' occhiata. I polmoni si dilatavano
e contraevano, preda della folle corsa. La preoccupazione prese il
sopravvento. L'onda d'urto era partita dalle vicinanze del Luogo
Segreto. Che la serratura potesse essersi aperta? Eppure non si
avvistavano Heartless nei dintorni... Si girarono e rigirarono nel
tentativo di trovare qualcosa. In lontananza, sopra l'isolotto, non
molto lontano dalla spiaggia, due figure attirarono la loro attenzione.
Una era Emiko, l'altra era incappucciata, impossibile definire chi
fosse da lì. Pensarono subito ad un intruso che la maga avesse
catturato, ma appena arrivarono a dare un'occhiata, notarono che non era
così. Il personaggio incappucciato e legato all'albero di Papua,
non era altri che Riku, riconoscibile dagli abiti. La ragazza che gli
stava di fronte lo guardava in modo sdegnoso, evidentemente offesa per
qualcosa. Il giovane si dimenava nel tentativo di liberarsi, mentre
dalla sua figura provenivano dei sommessi languii di protesta. I due
tentarono inutilmente di capire che stesse accadendo, chiedendo
più e più volte chiarimenti ad Emiko, ma quest'ultima
rispondeva sbuffando. Si chiesero se fosse il caso di rendere la
libertà all'amico, ma li attanagliò il pensiero di
un'eventuale reazione, alquanto pericolosa, della maga, perciò
optarono per il "Lasciarli chiarire la situazione", senza una loro
intromissione. Mentre si allontanavano, rivolgendo qualche fugace
occhiata dietro se, sperarono che in loro assenza non accadesse nulla
di grave. Quando Emiko si disse che erano lontani a sufficienza,
andò a slegare e togliere il cappuccio a Riku, che si
rivelò essere un anziano dalla folta barba argentata.
Sospirò, osservando la figura da cima in fondo, con aria severa.
<< Che ci fate qui? Avete rischiato di essere scoperto! >>
<< Scusa Emiko, dimentico sempre qualcosa nell'incantesimo di trasformazione. >>
<< Notato... Ma potreste spiegarmi il motivo della vostra visita? >>
<< Ah, si! Allora... Con il Re abbiamo fatto ulteriori ricerche, tutto sembrerebbe condurre a Xeanorth. >>
<< Ma Xeanorth è morto! Sia da Heartless che Nessuno, come
potrebbe... >>
L'aria si fece carica di tensione. Le idee, una in contrasto con
l'altra, creavano insicurezza nella giovane. Il mago si tolse gli occhiali
e nel tentativo di pulirli con la tunica, gli sfuggirono di mano. La
ragazza si riscosse, afferrando gli occhiali da terra e porgendoli al
proprio maestro con aria implorante.
<< Maestro, scusate l'impertinenenza. >>
Piegò il capo in segno di scuse.
<< Ma se la notizia era
talmente importante da non poter inviare un messaggio, perchè
non dirla immediatamente? Deduco che se vi siete camuffato non sia
ancora il tempo che i custodi l'apprendano. >>
<< Hai ragione Emiko, inquanto non potrebbero ancora comprendere.
E lo stesso Xeanorth a portare in salvo chi finisce nella Città
di mezzo! >>
La ragazza rimase attonita, non
capendo cosa le fosse stato detto. Il mago sospirò, rendendosi
conto che la faccenda potesse essere alquanto complicata e
incomprensibile ad una prima spiegazione.
<< Allora... Torniamo un attimo indietro... Sai che nessuno nasce
con un cuore malvagio, no? Era in una delle nostre prime lezioni.
>>
Vide l'apprendista annuire.
<< Ok, perciò anche Xeanorth, come chiunque altro,
originariamente possedeva un cuore puro. Adesso, con il Re, siamo
arrivati, dopo molte ricerche, ad una conclusione alquanto
interessante. Nonostante un cuore possa essere puro, conserva sempre
una parte di oscurità e viceversa, ovvero che un cuore malvagio
conserva sempre una luce al suo interno. >>
<< Maestro cosa state
cercando di dire? Che la parte buona di Xeanorth prenda il sopravvento
e porti in salvo gli abitanti dei mondi distrutti dagli Heartless? E
che in pratica avrebbe una doppia personalità? >>
<< Una specie, cara la mia apprendista, una specie... >>
Sul volto di Merlino apparve un
sorriso d'incoraggiamento, la giovane maga non era lontana dalla
soluzione e il saperlo la stupì non poco.
<< Mi state perndendo in
giro per caso? Se fosse realmente così, sarebbe da manicomio e
questo vorrebbe dire... Oddio! Che è più pazzo di me!
È inaccettabile! >>
Contrasse il volto in una smorfia immaginando una simile eventualità.
<< Emiko, calmati un attimo. Non ho detto che sia così, ma semplicemente che sei vicina alla soluzione. >>
Si soffermò un momento
ad osservare con attenzione il cielo limpido e soleggiato di quella
giornata, non curante di tutto il resto, come in attesa di qualcosa.
<< Scusami tanto, ma è arrivato per me, il momento di
andare. Dovrai capire da te il significato delle mie parole, non posso
dirti altro! >>
Si dissolse in una nuvola di fumo,
senza lasciare alla ragazza il tempo di proferir parola. Una nuova
avventura sembrava stesse avendo inizio.
Salve a tutti^^ *
Si sente strane occhiatacce addosso* Emmm... Scusate il ritardo
>///////////< Avrei voluto aggiornare, ma... Apparte il fatto che
ero indecisa e mi ero bloccata, la voglia di scrivere era pari a 0
>.> Che nessuno mi uccida, please T^T Ad ogni modo... Grazie per
la pasienza >//////////< Me essere un impiastro, me ne rendo
conto ç.ç Spero cmq che il chap sia stato di vostro
gradimento ^^" Grazie a tutti anche per le recensioni >.< E
scusate se non sto a ringraziare uno per uno, ma... Mi è tornato
il reffreddore e l'unica cosa di cui ho bisogno è il mio lettino
ç.ç Scusate ancora, spero di continuare al più
presto^^"
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