prologo
PROLOGO
Non si voltò.
Non guardò indietro, non si fermò, non rallentò.
Corse soltanto, con tutta la forza che aveva, con tutto il fiato che le rimaneva in corpo, lei corse.
Le lacrime le bruciavano il viso come acido.
Pensò di avere tutto il viso infestato dal sangue.
Non vedeva più niente, doveva solo correre.
Il respiro spezzato le opprimeva i polmoni.
Più aria cercava di respirare, più le sembrava che questa venisse a mancare.
Le tenebre le penetrarono dentro, arrivando fin nei più nascosti nidi della mente, avvelenando desideri e sogni, giungendo fino al suo cuore.
Ormai non respirava.
Il nodo alla gola si strinse sempre di più, assassino.
Cadde a terra esausta e chiuse gli occhi, sperando che il suo angelo arrivasse presto.
Negli ultimi istanti della sua vita, ricordò.
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