How you remind me
How You Remind Me
Damon Salvatore.
Fin da quando era nato si era sentito inferiore,si era sentito inutile.
Suo padre quando era nato non l'aveva mai considerato più di
tanto,mai amato davvero;quando era nato poi il perfetto Stefan la
situazione era peggiorata,diventata incontrollabile.
Non riusciva ad odiare Stefan,non era colpa sua per quello che era :il figlio adorato del suo stesso padre.
Aveva mandatto giù quel boccone amaro come il veleno che
ti scende piano ,lentamente,suadentemente nelle vene e aveva imparato a
voler bene a quel suo fratellino sciocco ed ingenuo,buono come il pane
che vedeva ancora il mondo come un parco fiorito.
Era riuscito a dimenticare di non essere quello che suo padre voleva,quasi un figlio sprecato .
Aveva perdonato Stefan.
Ma non poteva sopportare che lui si prendesse anche l'amore della sua vita,non poteva proprio.
Non doveva prendersi ciò che era suo di nuovo.
Katherine era sua,esclusivamente sua,il sangue che gli scorreva nelle
vene doveva appartenere a Katherine e quello di lei a lui,Stefan non
doveva proprio esserci in quella questione.
Ma ancora una volta il suo caro dolce fratellino aveva deciso di non
rimanerne fuori ;anche lui vittima del fascino di Katherine l'aveva a
sua volta ammaliata e portata in un certo senso a scegliere lui.
E questo Damon non poteva sopportarlo,non poteva proprio.
Ancora una volta si sentiva come se fosse non abbastanza per qualcuno,come se non valesse tempo ed amore.
E quando Katherine "era morta" e lui voleva morire con lei,suo fratello gli aveva offerto l'eternità.
Lì Damon era diventato il Damon che ricordava di essere stato.
Aveva deciso che la sua vita sarebbe stata completa solo nel
distruggere quella di chi gli aveva più di tutti spezzato il
cuore :Stefan.
Per più di 145 anni lo aveva torturato,portandolo a ricordare
ciò che aveva fatto,a ricordargli che lui era un essere
abominevole e non il dolce adolescente che fingeva di essere.
La storia non doveva cambiare ma il suo piano era stato stravolto.
Elena Gilbert.
Il ritratto vivente di Katherine Pierce.
La sua Katherine Pierce.
E da quando Elena era arrivata al fianco di Stefan non aveva trovato il
coraggio di distruggere la vita di suo fratello perchè avrebbe
significato distruggere anche quel piccolo raggio di luce.
Elena,così bella ,così solare,così diversa da Katherine.
Si era affezionato a lei,ai suoi sorrisi ingenui ,a quegli occhi scuri
pieni di luce e credeva di non avere nessuna speranza di poter essere
nel suo cuore.
Ma Elena gli aveva dimostrato di avere un cuore grande,abbastanza
grande da contenere anche lui insieme a tutte le sue persone della sua
vita.
E questo lo aveva cambiato .
Lo aveva portato ad essere diverso.
Quando aveva scoperto che l'unico motivo per cui non si era ucciso in tutti questi anni era vivo e vegeto e non gliene importava un accidente di lui , Elena era lì per lui,nonostante tutto,nonostante Stefan.
Gli aveva offerto una spalla,gli aveva offerto la sua amicizia.
Un amicizia che Stefan non aveva capito,che non aveva accettato.
Lui non era mai stato il secondo a nessuno,lui non aveva mai provato
cosa significava sentirsi messo da parte :era sempre stato il ruolo di
Damon quello,mai di Stefan.
E pian piano tra umorismo e battute pungenti si era innamorato.Di nuovo.
Avrebbe dovuto supporlo.
Elena era comunque il ritratto fisico di Katherine.
Ma ciò di cui si era davvero innamorato era la sua
personalità;si era innamorato dei suoi sorrisi improvvisi,dei
momenti in cui era pensierosa e si estraniava dal mondo,dal suo essere
mamma chioccia.
Si era innamorato della sua essenza,del suo essere Elena.
Katherine infondo,non c'entrava assolutamente niente.
E questo lo spaventava terribilmente.
Era più facile dirsi che si era innamorato di Elena
perchè assomigliava a Katherine che ammettere davvero a se
stesso di essersi innamorato di nuovo di una persona con cui non aveva
nessuna speranza.
Oltre all'amicizia Elena era stata molto chiara,non ci sarebbe stato niente.
E per quanto ci scherzasse e fingesse con tutti,Stefan lo sapeva.
In quanto a sentimenti Damon non era mai stato molto bravo a nasconderli.
That's his humanity.
Sentimenti;il suo punto debole,il suo tallone d'Achille.
Damon era seduto sul divano con un libro tra le mani consumato ,mentre
i suoi occhi piano piano si facevano sempre più stanchi.
Da quanto non dormiva?Non riusciva nemmeno a ricordare l'ultima che aveva fatto davvero un buon sonno.
Era stanco,stanco di reprimere tutto ,di uccidere se stesso per fingere che tutto fosse normale quando non lo era.
Un profumo di fiori invase le sue narici costringendolo a smorzare lo sguardo infelice in quello solito da ghigno ironico.
-'Giorno Elena-Elena si bloccò dietro di lui sbuffando.
-Ma voi vampiri avete anche gli occhi dietro?-
Lui rise di gusto voltandosi verso di lei,con quel suo sorriso strambo
e la guardò mentre con le braccia incrociate e il viso
corrucciato aspettava una sua risposta.
-No,ma sai abbiamo una narice piuttosto svilluppata , per sentire il sangue.Ed il profumo-
Elena sbuffò ancora più sonoramente.
-La prossima volta non mi metterò il profumo-disse convinta.
-Non servirebbe,in quel caso sentirei il profumo della tua pelle- e sarebbe decisamente peggio.
-Quindi sono costretta a farmi scoprire ogni volta?-
-Si Elena,si-lei si appoggiò vicino a lui sul divano e accostò la testa sulla sua spalla.
Che cosa gli prendeva oggi?
-Tutto ok principessa?-
-Non proprio,Jeremy ed io non parliamo ancora e questo mi sta facendo uscire di testa.Non riesco più a gestire niente-
Lui la fece accoccolare meglio tra le sue braccia mentre Elena tirava su con il naso,cercando di non piangere.
-Hei-la richiamò lui cercando i suoi occhi cioccolato e
trovandoli -Jeremy ti vuole bene,lo sento. Dagli solo del tempo per
assimilare tutto questo e ben presto riuscirete a ricostruire il vostro
rapporto,perchè niente e nessuno riuscirà a distruggere
ciò che siete stati e ciò che siete:una famiglia-
-Nemmeno l'amore?Lui amava Vicki-
-Nemmeno l'amore Elena,davvero-
-E tu e Stefan?Voi eravate una famiglia e Katherine vi ha divisi-
Punto debole.
Fitta al cuore.
-Io e Stefan siamo una cosa differente Elena. Noi ,ehm noi siamo diversi-
-L'amore non è mai diverso.Amavate la stessa persona e questo vi ha allontanati.-
History repeating itself.
-Il rapporto tra me e Stefan non è mai stato come quello tra te
e Jeremy.Voi siete stati allevati da due persone meravigliose che vi
hanno amato e vi hanno insegnato ad amare.Io non ho mai conosciuto una
persona come te,così buona e così propensa ad amare e
perdonare e dovresti essere davvero orgogliosa di te stessa,di essere
ciò che sei.-
Lei rimase in silenzio riflettendo sulle parole appena sentite.
Damon riusciva sempre a farla sentire meglio,come nessuno riusciva.
Lui trovava sempre lo scorcio di luce in lei .
-Lo credi sul serio?-
-Certo ragazza,non lo direi mai se non lo credessi.Sono una persona
d'onore io!-entrambi risero a questa affermazione,sciogliendo la
tensione tutta in un colpo.
-Sai una cosa?Sono anche io orgogliosa di te Damon;hai dimostrato di
essere una persona affidabile,una persona degna di essere amata, di
avere accanto e io sono davvero contenta di essere tua amica.Tu sei un
essere speciale e non ne devi dubitare mai.-
Lui respirò un secondo prima di sorriderle per davvero.
-Sai qual'è il mio segreto?-
Lei scosse la testa,accucciandosi meglio tra le sue braccia dove sentiva calore,affetto.
-Sei tu il mio segreto.La tua amicizia mi fa ricordare ciò che
ero una volta,quando ero ancora capace di provare speranza,amore,quando
ancora avevo un futuro-
-Tu hai ancora un futuro Damon,tu puoi ancora amare.Sai, tu sei
esattamente come questo-prese il libro che aveva appoggiato dall'altra
parte del divano e se lo rigirò tra le mani- sei consumato dal
dolore,sei pieno di sofferenza e ti senti come se non valessi
più tanto per nessuna persona a questo mondo.Ma la verità
è che tu , cosa che questo libro non può fare,puoi
cambiare gli avvenimenti futuri.Il passato ti ha reso ciò che
sei ma il futuro può renderti ciò che vuoi essere. E se
tu vuoi essere amato,sarai amato.-
-Questo libro ti fa pensare a me?-
-Si ,mi ricorda te,mi ricorda che c'è ancora molta speranza per
te ,e finchè ci sarò io ogni giorno te lo farò
ricordare-
Rimasero così per ore a parlare del più e del meno ma
l'unica cosa a cui Damon stava davvero pensando è che lei aveva
ragione.
Lui aveva il futuro.
Lui poteva ancora amare.
Lui poteva farsi amare.
Non importava davvero tutto il resto,lui poteva avere quell'opportunità.
Prese il libro tra le mani e lo ripose nello scaffale,il dolore e la sofferenza con essi.
Un nuovo capitolo sarebbe cominciato e quel capitolo iniziava con lei.
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