C'incontreremo ancora?
Premessa: Questa
storia ha partecipato al contest: "Multicolour Contest" in cui i
partecipanti doveva scegliere uno dei colori proposti. Ognuno dei
colori era una traccia, o un personaggio, o una coppia... Io ho scelto
il
color oro e mi è stato detto di scrivere una Hermione/Ron,
IC,
con l'Happy End.
La storia si è classificata 13°.
In fondo c'è il giudizio che ha ricevuto.
Devo ammettere di non essere stata molto fortunata dato che con questa
coppia non riesco a lavorare. Trovo molta meno difficoltà
con
Harry/Hermione, anche se continuo a preferire le Dramione. Spero di
riuscire a scrivere una di queste un giorno.
Buona lettura!!!
Nick: Ili91
Titolo:
C’incontreremo ancora?
Raiting:
Verde
Genere:
Sentimentale, Romantico
Personaggi:
Ron/Hermione
Avvertimenti:
What if?, Missing Moment
Colore scelto:
Oro: Ron/Hermione, IC, Happy End
Note Autrice:
In verità
non sono sicura si possa definire un “missing
moment” del
tutto, ma un misto tra questo e una “What if?”. Il
PDV
è tutto di Ron.
C’incontreremo
ancora?
Ron
Weasley entrò nello scompartimento dell’Espresso
per
Hogwarts seguito dalla sua migliore amica Hermione Granger.
All’interno c’erano sua sorella Ginny, Harry
Potter,
Neville Paciock e Luna Lovegood. Lui e Hermione avevano raggiunto i
loro compagni solo in quel momento perché, essendo entrambi
due
prefetti, avevano una riunione a cui partecipare.
Si sedette
nel posto vuoto lasciato vicino a Harry e si unì alla
conversazione sul Quidditch tenuta da quest’ultimo e Neville.
Quello sarebbe stato il suo sesto anno a Hogwarts
e sperava fortemente che fosse meno turbolento e pericoloso dei
precedenti.
Il viaggio
proseguì senza intoppi. L’argomento della
conversazione si
spostò dallo sport per riguardare la scuola, Tu-sai-chi e i
luoghi in cui ognuno di loro aveva trascorso le vacanze estive, senza
tralasciare alcun dettaglio su cosa si era combinato.
- Hermione,
ma… quell’anellino? - domandò ad un
tratto Ginny
attirando l‘attenzione di tutti. - Dove l’hai
preso? Non te
l’ho mai visto addosso. -
Hermione
posò uno sguardo dolce sul piccolo anello di plastica rossa
che
le ornava il mignolo della mano destra prima di rispondere alla domanda
di sua sorella. Che strano. Gli sembrava di averlo già
visto. -
E’ un vecchio ricordo d’infanzia. Me l’ho
regalò tanti anni fa un bambino che incontrai al parco
giochi.
Per tanto tempo è rimasto chiuso in un cassetto, non so
nemmeno
perché, ed ora che l’ho ritrovato ho deciso
d’indossarlo. -
- Chi era quel bambino? - chiese Harry.
Hermione
scrollò le spalle. - Non so. Non l’ho mai
più
incontrato ed ormai fatico a focalizzare i suoi lineamenti. Sapete,
all’epoca avrò avuto quattro o cinque anni.
E’
passato molto tempo. -
- Wow - sospirò Ginny. - E’
stato una specie di primo amore? -
- Ma dai,
Ginny, te l’ho detto, avrò avuto quattro o cinque
anni al
massimo - replicò l’altra ridendo, mentre le
guance si
colorarono leggermente di rosso.
Parco?! Bambina?! Anello?!
Oh, miseriaccia! Era lui il bambino di cui
stavano parlando!
La sua
mente tornò indietro a quando aveva poco più di
quattro
anni e, in una calda giornata estiva, si era allontanato da solo da
casa ed aveva raggiunto un parco giochi in cui aveva incontrato una
bambina più o meno della sua stessa età.
Non
c’erano molti bambini al parco quel giorno. Ron si
guardò
intorno deluso. Era arrivato lì aspettandosi di stringere
nuove
amicizie e trovare qualcuno di simpatico con cui giocare,
invece… Miseriaccia!
Non
era un parco molto grande ed era piuttosto lontano dalle abitazioni.
C’era solo un grosso scivolo, due altalene ed alcune panche
di
pietra disposte a cerchio. Furono quest’ultime ad attrarre la
sua
attenzione, o meglio, la bambina che sedeva sopra una di esse.
Doveva
avere più o meno la sua età ed aveva lunghi
capelli ricci
castani che le ricoprivano le spalle. Una femmina. Ron
sbuffò.
Sperava di trovare un maschio con cui giocare, non una femmina. Aveva
una sorella, Ginny, di un anno più giovane e non era
divertente
passare il tempo con lei piuttosto che con Fred e George; i due erano i
suoi fratelli maggiori ed erano gemelli. Certo, era bello, ma non
quando gli facevano i loro stupidi scherzi.
Beh,
non gli sembrava di avere molta scelta. Si mise a correre in direzione
della bambina. Aveva percorso solo alcuni metri quando si rese conto
che lei stava piangendo. Ron si chiese il motivo.
Il
rumore dei suoi passi arrivò alle orecchie della bambina che
sussultò. Vedendo che si stava avvicinando, fu veloce a
passarsi
una mano sugli occhi per cancellare le tracce lasciate dalle lacrime.
-
Ciao! - la salutò raggiungendola. - Io sono Ron. -
-
Ciao. Io mi chiamo Hermione - si presentò la bambina.
-
Perché piangevi? - le chiese diretto.
Lei
storse il nasino per l’indignazione. - Non stavo piangendo. -
-
Sì, invece - si impuntò Ron. La conosceva da un
minuto e
già la trovava antipatica. - Ti ho vista. E hai ancora gli
occhi
rossi. - Poi, con tono più dolce, aggiunse - che cosa ti
è successo? -
Hermione
tirò su con il naso. - Non riesco più a trovare
la mia
mamma e il mio papà - si confidò. Il labbro
tremò
e sembrava che stesse per mettersi a piangere di nuovo. - Ero con loro
in giro per negozi, ma c’era tanta gente e alla fine mi sono
persa. -
-
Sono sicuro che ti stanno cercando e che presto saranno qui. Nel
frattempo, mentre li aspettiamo, vieni a giocare con me? -
Un
sorriso piegò le labbra di Hermione, che scese dalla panca
con
un balzò e annuì. - Va bene -
acconsentì. -
Cominciarono a correre verso lo scivolo. - Ron, ma perché tu
sei
qui da solo? - gli chiese appena lo ebbero raggiunto.
Lui
sbuffò. - La mia mamma occupa tutto il suo tempo con la mia
sorellina e non ne ha mai per me. Ed i miei fratelli maggiori mi fanno
un sacco di scherzi. Non volevo più stare in quella casa,
per
questo sono venuto qui - le spiegò. - Beh, ora vieni -
aggiunse
subito dopo, iniziando a salire la scala dello scivolo. Ron
sollevò un braccio al cielo e pronunciò solenne -
giochiamo a nascondino! Conta e vieni a cercarmi. -
-
Okay, ma dopo tocca a te. - Hermione si appoggiò ad una
delle
superfici laterali dello scivolo, chiuse gli occhi e nascose la testa
tra le braccia, piegate in modo da formare un cerchio. Quando Ron
sentì la sua voce pronunciare i primi numeri della conta, si
affrettò a scendere dallo scivolo e cercare il nascondiglio
giusto. Non si sarebbe fatto trovare.
La
giornata di giochi e divertimento ebbe inizio.
Il
sole stava tramontando. Ron e Hermione erano seduti uno di fianco
all’altra su una delle panche del parco. Entrambi erano molto
stanchi e non si reggevano quasi più in piedi per questo.
Ron
sbadigliò vistosamente e si strofinò una mano
chiusa a
pugno sull’occhio, la cui palpebra voleva chiudersi. Poco
dopo
sentì un peso sulla spalla: Hermione si era appoggiata su di
lui
e si stava appisolando. - Ehi, svegliati - le disse dandole uno
scossone.
Hermione
si tirò su e sbottò - uffa, sono stanca. Potevi
lasciarmi dormire. Sei un insensibile! -
-
Hermione! Hermione, dove sei? - chiamò una voce.
Entrambi
si voltarono verso la provenienza di quelle urla preoccupate. Scesero
dalla panca con un balzo e Hermione strillò contenta - sono
i
miei genitori! Mi hanno trovato! - Si voltò verso di lui. -
Grazie, Ron. Spero di rivederti. - Gli sorrise.
A
Ron tornò in mente l’anello rosso che aveva
trovato mentre
giocavano a nascondino. Lo pescò dalla tasca dei pantaloni e
glielo porse. - Ehm… questo l’ho trovato prima. Io
non so
cosa farci, quindi ho pensato di dartelo. -
Hermione
prese l’anello e l’ho infilò in un dito.
- Grazie. Ciao. -
-
Ciao, Hermione. -
Mentre
correva via, Hermione si voltò più volte per
salutarlo
con la mano, gesto che venne ricambiato prontamente da Ron.
-
Ron, finalmente ti ho trovato. -
Si
voltò e vide suo fratello Bill; era piegato in avanti con le
mani, che sostenevano il corpo, appoggiate alle ginocchia ed il
fiatone.
-
Bill - mormorò sorpreso.
-
Non scappare più, mi hai capito? Ma lo sai quanto
è
preoccupata mamma per te? E’ ore che ti cerca e probabilmente
a
quest’ora avrà mobilitato tutto il Ministero della
Magia
per ritrovarti. -
Suo
fratello si avvicinò a lui e gli porse la mano. - Avanti,
torniamo a casa, adesso. -
Ron
osservò la mano di Bill per un istante, indeciso, poi scosse
la testa. - No, non voglio. -
-
Eh? Ma perché? -
-
Fred e George mi fanno sempre un sacco di scherzi. -
Bill
sbuffò e alzò gli occhi al cielo. Si
chinò fino a
raggiungere la sua altezza e disse - anche loro sono preoccupati per
te. Hanno capito di aver esagerato e hanno promesso di non farti
più scherzi del genere. -
-
Davvero? - Era incredulo. Veramente avevano detto così?
Bill
sorrise. - Giuro. -
-
Allora vengo. -
Bill
si era rimesso in piedi e gli aveva preso la mano. Insieme era
ritornati alla Tana.
Quando lui
e Bill erano ritornati a casa avevano trovato la loro madre ad
aspettarli. Come il fratello anche lei gli aveva detto di non fare mai
più una cosa del genere con cipiglio severo, poi si era
chinata
e lo aveva stretto in un forte abbraccio. In seguito, Fred e George
avevano promesso, come precedentemente gli aveva accennato Bill, che
non gli avrebbero più fatto scherzi di quel tipo.
Già,
appunto… “di quel tipo”. In pratica, si
erano
limitati a cambiare genere.
- Ron? Ron!
Ti sei incantato? - lo scosse dai suoi pensieri Harry. Ron
guardò intorno a sé e notò che
l’attenzione
di tutti i presenti era puntata su di lui.
- Mi… mi era distratto un attimo. -
- Oh, Ron, sei sempre il solito! - lo riprese sua
sorella.
Lui
sbuffò. Che cosa ne poteva capire lei di come si sentiva?
Aveva
appena scoperto che Hermione, la ragazza di cui era innamorato da tempo
indefinibile, e lui si erano conosciuti molto prima di quanto entrambi
pensassero. Avrebbe voluto avere ancora la stessa spensieratezza e
ingenuità con cui le aveva dato l’anello dodici
anni prima
ed utilizzarla per dichiararsi. Temeva parecchio la sua risposta: lui
non era di certo intelligente come lei, né coraggioso e
famoso
come Harry, né un bravo giocatore di Quidditch come Victor
Krum…
Lui era Ron. E basta.
Ben presto
arrivarono a Hogwart ed il tempo trascorse in un lampo. Ron aveva
deciso di parlarle, ma la prima occasione che trovò fu solo
quando salirono in sala comune dopo cena.
Lui e
Hermione erano seduti sulle poltrone rosse davanti al camino. Harry non
era con loro perché era salito un momento nella loro stanza.
- Hermione, senti… - disse Ron ad un
tratto. - Per te quell’anello è un ricordo
importante? -
Hermione lo
fissò con espressione interrogativa per un attimo prima di
rispondere - sì, lo è. Tutti i ricordi lo sono,
ma questo
mi fa pensare ad un bambino di soli quattro o cinque anni che ha
asciugato le mie lacrime, metaforicamente parlando intendo, e mi ha
aiutato a non pensare che… -
- …Che non riuscivi a trovare i tuoi
genitori - completò per lei.
-
Sì, ma… tu come fai a…? Oh,
no… aspetta.
Capelli rossi. Ora che mi viene in mente, il bambino aveva i capelli
rossi. Eri tu, non è vero, Ron? -
- Sì. -
Hermione cominciò a ridere come una
pazza.
- Che ci trovi di così divertente? -
le chiese interdetto.
Lei tornò seria e disse - oh, scusami.
Non è perché sei tu, ma è tutto
così strano. -
- Già. -
Calò il silenzio.
Doveva dirle qualcosa, ma non sapeva che cosa.
Fu Hermione
a parlare per prima. - Beh, allora grazie. Per quella volta -
specificò. Si avvicinò a lui e gli
scoccò un bacio
sulla guancia.
Ecco
l’occasione giusta! Prima che si allontanasse troppo, le
posò le mani sulle guance e l’attirò a
sé
per baciarla. Spostò le mani fino ad incrociarle intorno
alla
vita di Hermione, mentre lei cominciava a ricambiare il bacio.
Quando si staccarono, Hermione gli chiese -
significa quello che penso, vero? -
- Eh? Cosa? -
Lei sbuffò. - Il bacio, intendo. -
- Oh. - Arrossì violentemente. -
Ehm… sì. Io mi sono… innamorato di te
- disse in un soffio.
Hermione
sorrise. - Anch’io. Sai, sono contenta di averti ritrovato,
piccolo bambino dai capelli rossi - gli disse dolcemente.
Osservò per un momento l’anellino che portava al
dito. -
Un giorno me ne regalerai uno vero? -
- Cer… cosa?! -
Una risata fu la
risposta.
Fine
Spazio
Autrice:
Spero siate arrivati fin qui e vi sia piaciuta almeno un pò.
Lo
so... il finale è penoso... Ci ho pensato su parecchio, ma
non
riuscivo a concluderla come volevo e rischiavo di non fare in tempo a
consegnarla.
Mi raccomando... COMMENTATE!!!
Ilaria
Tredicesima classificata
C’incontreremo ancora?, di Ili91
Oro – Ron/Hermione, Happy End
Giudizio di fierobecca93
Grammatica e sintassi: 9. Non mi pare di aver visto errori.
Stile: 8. Non mi ha convinto appieno se devo essere sincera, tuttavia
non è nemmeno malaccio!!
Sviluppo della trama: 7. Avrei preferito anche io come _Mary
più
parti riflessive, anche perché i tuoi dialoghi sono un
po’
sciatti!!! Comunque!
Originalità: 9. Nonostante la tua fan fiction non mi abbia
colpito molto, c’è
l’originalità: questo
anello, la storia del parco giochi… di cui però
riparlerò!
IC dei personaggi: 6.5 Grande disastro! Hermione mi sembra tutta
un’altra persona… una specie di Lavanda Brown che
si mette
gli anellini di fidanzamento con la gonnella… e poi con che
coraggio bacia il suo amato Ronald sulla guancia? Come se niente fosse.
Mi dispiace essere stata così
dura…però era
necessario, anzi lo hai reso necessario! Scusa!
Gradimento personale: 3.
Come già ti avevo anticipato questa fan fiction non mi
è
piaciuto un granchè. Cominciamo con il dire che sei stata
anche
molto sfortunata poiché io, da appassionata, su questa
coppia
sono molto rigida e non ammetto errori. Poi la storia in sé
per
sé non mi è piaciuta! Questo mi dispiace
perché
scommetto che sei molto dotata.
Ancora scusa per la mia rigidità speriamo che ti avremo nel
nostro prossimo contest, magari ti andrà meglio!
Saluti, fierobecca93
Quindi il mio punteggio totale è di: 42.5
Giudizio di Nabiki93
Grammatica e sintassi: 7.5/10
Ci sono alcuni errori di battitura.
Stile: 8.5/10
Stile semplice, chiaro e gradevole.
Sviluppo della trama: 8 /10
Non sono molto convinta di come hai sviluppato la trama. È
piuttosto improbabile che Ron e Hermione si incontrino in un parco
giochi vicino alla Tana,visto che si trova in un paesino del
Devon,Ottery St.Catchpole (fonte:
www.hplex.info/essays/essay-burrow.html) probabilmente sperduto e che a
pochi metri di distanza c’è solo una collina e le
case
più vicine sono quella dei Lovegood,dei Diggory e dei
Fawcetts.
Ron avrebbe dovuto camminare chilometri per arrivare ad un parco
giochi. Comunque a parte questa svista la tua idea poteva essere buona.
Originalità: 8.5/10
Bè… sicuramente è originale, non ho
mai pensato che potessero essersi incontrati prima.
IC dei personaggi: 8/10
Per l’IC sono un po’ dubbiosa. Probabilmente
perché
sono abituata a vederli orgogliosi, testardi e dei bradipi a dimostrare
i propri sentimenti.
Gradimento personale: 4.5/7
Il voto non è altissimo perché non mi hanno
convinto
alcuni particolari. Ron è troppo sicuro di sé:
lui non
è mai così. Oddio sicuramente a diciassette era
molto
più sicuro però anche nel settimo libro era pieno
di
dubbi e incertezze, figurarsi a sedici. E lo stesso vale per Hermione.
Mah… non mi hanno convinto. A mio parere potevi gestire
tutto
meglio.
Totale: 45
Giudizio di _Mary
Grammatica e sintassi: 8.5/10
Stile: 9/10
Sviluppo della trama: 7/10
Originalità: 8/10
IC dei personaggi: 6.5/10
Gradimento personale: 5/7
Totale: 44/57
Ti segnalo due errori di concordanza: il primo è
‘mentre
le guance si colorarono’ (‘mentre’ regge
l’imperfetto), ed il secondo è
‘È ore che ti
cerca’ (o scrivi ‘È da ore che ti
cerca’ o
‘Sono ore che ti cerca’). Ho trovato anche un
errore di
battitura (‘scese dalla panca con un
balzò’) e varie
maiuscole saltate all’inizio di frasi tra trattini. Non sono
errori gravissimi, ma ti assicuro che si notano ed infastidiscono il
lettore.
Lo stile è molto buono. Forse avrei preferito un
po’ meno
dialoghi e più parti ‘riflessive’, ma
questa
è una mia fissa, dopotutto.
Ora, lo sviluppo della trama… questa voce mi ha causato
qualche
problema. Hai scritto indubbiamente una Ron/Hermione, e hai inserito
anche l’happy end, ma mi è sembrato che tu abbia
fatto
tutto con un po’ troppa fretta. Prima ci troviamo sul treno,
e
col tasto di avanzamento veloce arriviamo direttamente al punto che ci
interessa, ovvero l’osservazione di Ginny
sull’anellino di
Hermione; poi c’è il flashback, e su questo
tornerò
in seguito; quindi abbiamo il lieto fine, con Ron che si fa scoprire,
Hermione che si ricorda del bambino con i capelli rossi e il bacio.
Tutto questo avviene in tre pagine. Avrei preferito che gli avvenimenti
fossero un po’ più ‘diluiti’,
anche
perché ti avrebbe permesso di approfondire meglio i tuoi
personaggi, di farceli conoscere, di sviscerarli.
Non mi ha convinta molto neanche ciò che viene narrato nel
flashback: l’ho trovato piuttosto forzato. Hermione si perde
ed
arriva in un parco giochi, e casualmente Ron è scappato di
casa
proprio quel giorno per andare proprio in quel parco giochi. Il fatto
che Ron si ricordi tutto mi sembra un po’ discutibile (aveva
quattro o cinque anni), ma non avrei dato molto peso a questo fatto se
il resto dello scheletro della storia fosse stato solido. Invece mi
è sembrato tutto piuttosto forzato ed affrettato.
L’idea dell’incontro di questi due personaggi da
bambini
è molto carina ed originale. Le circostanze che hanno
portato a
questa cosa sono, a mio modo di vedere, un po’ tirate per i
capelli, ma resta il fatto che l’idea di fondo, quella di un
loro
primo incontro quando avevano solo cinque anni, sia piuttosto nuova.
Il tasto dolente è l’IC dei personaggi. Ron va
bene, con
la sua insicurezza, la sua goffaggine ed il suo ‘cercare
l’occasione’ per parlare a Hermione – tra
l’altro, hai fatto una scelta coraggiosa decidendo di
scrivere
dal suo POV. Hermione, invece, non mi ha convinta molto: l’ho
trovata un po’ frivola. Non tanto per il fatto che si mette
un
anello, quanto per la sua reazione alla rivelazione di Ron. Questi due
ci hanno messo anni prima di dichiararsi, mentre nella tua fanfiction
Hermione non ci pensa troppo prima di dare a Ron un bacio sulla
guancia. Penso che la reazione di Hermione alla rivelazione di Ron
avrebbe dovuto essere molto meno ‘spensierata’, se
capisci
cosa intendo, proprio considerando il fatto che Hermione era
sì
innamorata di Ron, ma si è tenuta in disparte per anni. Mi
è sembrata una conclusione un po’ troppo leggera,
insomma.
Inoltre avresti potuto sfruttare meglio il brevissimo pezzo del viaggio
in treno, cercando di caratterizzare Harry, Ginny, Neville e Luna.
Ovviamente non avresti dovuto scrivere trattati sulla psicologia di
ognuno, ma avresti potuto cercare di farli emergere almeno un
po’
dalla carta, mettendogli in bocca frasi da Harry, Ginny e compagnia.
Avrebbe alzato il punteggio dell’IC, se non altro.
La storia è carina, ma, come ho scritto, tutti gli eventi si
susseguono in fretta. Ho avuto l’impressione di essere
trascinata
di corsa attraverso il centro storico: correvo e correvo e non riuscivo
a mettere a fuoco monumenti e persone. È stato un peccato,
perché sono sicura che possiedi grandi capacità,
magari
è stata solo la coppia che ti è capitata a non
ispirarti.
Totale: 131.5/171
|