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Axl aprì gli occhi. Era sdraiato a faccia in giù su un
cuscino bianco e morbido. Alzò appena la testa, guardandosi
intorno:pavimento ingombro di mozziconi di sigaretta e bottiglie di
vodka, una pozza di vomito, il fedele Izzy che dormiva abbracciato a
una bottiglia di whisky. Completamente vuota. E vestiti ovunque:un paio
di jeans, una minigonna di pelle e un paio di mutandine di pizzo, una
t-shirt e una camicetta. Sbadigliò e gettò lo sguardo sul
cuscino accanto al suo. Vi dormiva beata una modella dai lunghi capelli
neri e liscissimi, sparpagliati sul cuscino e illuminati da riflessi
bluastri.
Sbadigliò di nuovo e la scosse:- Ehi, sveglia, te ne devi andare!-
La ragazza si girò spaventata ma appena lo vide la bocca si
schiuse in un sorriso:aveva un paio di stupendi occhi verdi. Axl
evitò di guardarli e ripetè perentorio:- Te ne devi
andare.-
Il sorriso si congelò all’istante sulle labbra della
ragazza e lei svogliata si alzò, rivestendosi in fretta. Axl la
osservò mentre usciva stizzita:- Grazie per la
nottata…Jackie.-
Lei si fermò sulla porta e gli lanciò uno sguardo ferito: - Mi chiamo Luna.-
Sbattè la porta e Axl sprofondò nel letto,
sospirando:almeno era già sparita. A volte Izzy lo accusava di
essere insensibile, di avere più tatto, ma non gliene importava.
Faceva come voleva e se alle donne non andava bene, peggio per loro.
Poteva averne quante voleva, era sempre stato così fin da quando
era ragazzino. I lunghi capelli rossicci, il viso d’angelo, gli
occhioni color del mare e il fisico scattante erano sicuramente punti a
suo favore. Per non parlare della sua voce magnifica. Ma lui sapeva che
era il suo carattere a far cadere le donne ai suoi piedi:comportarsi da
stronzo, essere sfrontato e sicuro di sé, le attirava.
Abbassò gli occhi quando sentì un gemito dal pavimento:il suo amico Izzy Stradlin si era appena svegliato.
Gli occhi scuri erano circondati da occhiaie profonde e il colorito
cereo testimoniava una sbronza notevole. Si alzò traballando
sulle gambe magre, sistemandosi i corti capelli corvini e
l’immancabile coppola da mafioso. Puntò lo sguardo
accusatore su Axl: - Potevi essere più…gentile.-
- Con Jackie?-
- Si chiama Luna…-
- E con ciò? Non la rivedrò mai più…e se
anche succederà, sarò talmente fatto che non la
riconoscerò. E comunque era una puttanella qualunque.-
Izzy sospirò: - Mi chiedo spesso, Bill, se riuscirai a trovare
qualcuno…- L’aveva chiamato di nuovo con il suo vero nome.
Capitava sempre quando Axl faceva qualcosa per cui doveva essere
rimproverato.
Axl sbuffò:- Non credo…meglio la quantità che la qualità, no?-
- E Erin?-
Lo sguardo di Axl si velò di tristezza:- Non me ne frega niente di quella sgualdrina.-
Izzy sospirò: Certo, come no…-
- Attento, Jeff, non provocarmi…che Erin si fotta! Potrebbe anche morire, riderei sulla sua tomba.-
Izzy lo guardò stranito e poi abbassò lo sguardo:- Forse
non esiste nessuno in grado di sopportarti…morirai solo
probabilmente.-
Axl scoppiò a ridere:- Quando saremo famosi vedremo chi morirà solo!-
Si alzò e si rivestì, sotto lo sguardo sconcertato di
Izzy che lo osservava. Lui di storie d’amore serie ne aveva avute
solo una. Si chiamava Ellie ed era una spogliarellista. Era finita
male, lei era partita per New York e l’aveva liquidato con un
“Ci si vede.”E lui, che era innamorato perso, si era
buttato a capofitto nella musica e nella droga per dimenticarla.
“Spero che qualcuno ti spezzi il cuore, William…imparerai
a non spezzarlo agli altri.” pensò, ma subito dopo si
pentì della sua considerazione egoista.
Si sistemò l’amato cappello e uscì con Axl dalla stanza.
Una voce profonda li richiamò dal divano sfondato:- Ehi, froci, che cazzo stavate facendo di là?-
Era Slash. Stravaccato sul divano, l’immancabile cilindro sui
folti ricci neri e l’immancabile sigaretta tra le labbra carnose,
stava facendo zapping alla TV. Accanto a lui, Steven stava russando
profondamente, i lunghi capelli biondi scesi a incorniciarli il viso
come un angioletto.
- Niente, tu piuttosto, ricchione del cazzo, perché dormi vicino a Steve?- rispose Axl arrogante.
- Niente…- rispose Slash sarcastico, accennando un sorrisone idiota dietro la massa scura di capelli.
- Bene, quindi non ti fa niente se lo svegliamo? Se preferisci
svegliarlo tu con un bel bacio non ci sono problemi, ti lasciamo campo
libero…- disse Axl ridacchiando.
Slash sbuffò e borbottò un “Vaffanculo, Rose…” alzandosi.
Axl si avvicinò a Steve e al suo povero orecchio urlando
selvaggiamente:- You’re in the jungle, baby!- Steve si
svegliò di soprassalto, gli occhi azzurri impauriti e sbarrati:-
Cha cazzo succede?!-
Axl e Slash scoppiarono a ridere, mentre Izzy accennava una risata.
Scrutava ancora Axl, dubbioso. “E se davvero non esistesse una
ragazza adatta a lui?Forse è troppo egocentrico…ma
chissà, devo parlarne con gli altri.”
Izzy, appassionato di scommesse, che prendeva la vita come una sfida,aveva trovato un modo per passare il tempo.
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