Ci sono anch'io_Naru e Sasu
CI
SONO ANCH'IO
Sasuke sta per
lasciare definitivamente il villaggio della foglia e, con esso, i
suoi compagni. Dopo l'incontro con Sakura, spera finalmente di poter
andarsene indisturbato, però si imbatte nell'amico-rivale, Naruto,
che lo stava aspettando all'entrata del villaggio. La seguente
song-fic, scritta da me e dal mio nii-san, parla del loro addio.
Buona lettura^^.
N-Naruto
(Nii-chan)
S-Sasuke (Io)
N- “Io, di
risposte non ne ho, mai avute e mai ne avrò. Di domande ne ho quante
ne vuoi...”
Sapevo che lo
avrei trovato lì, per questo lo avevo aspettato, a braccia conserte,
per tutto quel tempo. Voleva ignorarmi? Mi passò accanto, lo sguardo
basso. No, non lo avrei lasciato andare via. Via da me...
-Dove pensi di
andare?-
S- “E tu,
neanche tu mi fermerai, neanche tu ci riuscirai, io non sono quel
tipo di uomo e non lo sarò mai. Non so se la rotta è giusta...”
Bene. A quanto
pareva gli addii non erano ancora finiti. Com'erano fastidiosi quei
due! Non era stato tanto problematico con Sakura. Già, ma lui non
era Sakura...cercai di passargli accanto con lo sguardo basso.
-Dove pensi di
andare?-
Mi bloccai. Mi
spiace, ma neanche tu riuscirai a fermarmi.
-Dove mi pare-
Silenzio.
Probabilmente lo avevo ferito, ma cosa aspettavi che ti rispondessi,
Naruto? Feci un passo avanti, non potevo resistere un minuto di più.
Mi bloccò, prendendomi il braccio. Merda. Perchè devi far
riaffiorare tutti i miei dubbi? Perchè?
N- “...o se
mi sono perduto ed è troppo tardi per tornare indietro...”
Digrignai i
denti e lo costrinsi a guardarmi negli occhi. Vuoto. Il suo sguardo
era privo di qualsiasi emozione. Che fosse troppo tardi? Lui era
ancora lì, ma la sua mente era già altrove.
-Sasuke...-
S- “Così è
meglio che io vada via, non pensarci, è colpa mia...”
Mi liberai non
tanto facilmente dalla sua stretta e mi voltai. Non potevo guardarlo
negli occhi. Ricominciai a camminare. Ti prego, Naruto, non cercare
di fermarmi. Io devo prendere questa strada, è stata una mia
decisione, tu non c'entri niente. Ti prego, non ripetere ancora una
volta il mio nome.
N- “...questo
mondo non sarà mio. Non so se è soltanto fantasia, o se è solo una
follia, quella stella lontana laggiù, però, io la seguo e anche se
so che non la raggiungerò, potrò dire: Ci sono anch'io...”
Possibile che
non ci fossero parole per riuscire a fermarlo? Non c'era niente di
quello che avevamo passato insieme che sarebbe riuscito a fargli
cambiare idea? Non era più come credevo che fosse. Niente sarebbe
più esistito per me, Sasuke non era mai stato mio, non eravamo
riusciti a comprenderci, a volerci abbastanza bene.
-Sasuke!-
Il suo nome mi
sfuggì di bocca. Non potevo lasciare che finisse così! Gli corsi
dietro, i pugni stretti, il cuore in gola.
-Sasuke,
fermati!-
S- “Non è
stato facile, perchè...”
-Sasuke!-
Merda. Perchè?
Perchè? Perchè doveva rendermi tutto ancora più difficile? Sentii
i suoi passi. Merda, merda...
-Sasuke,
fermati!-
Sarei dovuto
scappare via. Già. Però mi bloccai, mi fermai. Maledetto Naruto...
N- “...nessun
altro a parte me...”
-Lo so che non
posso esprimere tutto a parole, e tu sai che sono una frana, ma...-
Presi fiato.
-Sasuke, non
andartene ti prego. Non sono nessuno per fermarti, ma tu conti
qualcosa per me. Se ne sono andati tutti quelli che amavo. Non sai
quello che sei, non andartene!-
S- “...ha
creduto...”
Perchè mi dici
tutte queste cose? Perchè?
-Non mi
interessano le tue ragioni. Non me ne importa niente-
Cavolo. Perchè
devo dirti tutte queste bugie? Perchè non posso semplicemente dirti
che anche tu sei importante per me?
N- “Però io
ora so che tu vedi quel che vedo io, il tuo mondo è come il mio...”
-Davvero non
t'importa?-
Sorrisi al
terreno polveroso.
-Credevo di
aver trovato qualcuno come me. Abbiamo sempre litigato, volevo
mostrarti la mia forza, ci siamo sempre messi in competizione. Non
sai che tutte le volte che mi voltavi le spalle, io sorridevo perchè
sapevo che anche tu provavi quel desiderio di sfida. Tu sei il
fratello, l'amico che non ho mai avuto-
S- “...e hai
guardato nell'uomo che sono e sarò...”
Sorrisi. Sì,
lo so anch'io che è strano, ma a quel punto non mi restava che
sorridere o piangere, e io non volevo concedergli le mie lacrime.
-Bè, Naruto,
non posso dire che tu non mi conosca...-
Rimasi un po'
in silenzio, poi strinsi i pugni.
-Ma io ho già
un fratello-
Ed è per colpa
sua che devo andarmene...
N- “Ti
potranno dire che non può esistere niente che non si tocca, o si
conta, o si compra, perchè
chi è deserto non vuole che qualcosa
fiorisca in te. E so che non è una fantasia, non è stata una
follia, quella stella la vedi anche tu, perciò io la seguo ed adesso
so che io la raggiungerò, perchè al mondo ci sono anch'io...”
Ed eccoci qui,
sorpresi a sorriderci a vicenda, io per tristezza, per aver buttato
giù in parole quello che mi tenevo stretto dentro. E lui...sorrideva
anche lui, forse per scherno, per deridermi, per mostrarmi, forse,
che razza di espressione avevo sul volto, come se il suo viso fosse
stato uno specchio del mio. Vidi il mio riflesso nei suoi occhi neri,
e vidi scomparire il sorriso dal mio volto abbassai il braccio, quel
braccio perennemente proteso a raggiungere Sasuke, senza mai esserci
riuscito.
-Hai ragione-
Lo avevo
raggiunto.
-Ti capisco,
finalmente, ma non condivido i tuoi pensieri, e tu non condividi i
miei. Non siamo fratelli...-
Ma non siamo
neanche amici? Avrei davvero voluto chiederlo, ma le parole mi
morirono in bocca. Lo guardai, speranzoso di non avere uno sguardo
implorante, poi appoggiai la fronte sulla sua spalla.
S- “...perchè
al mondo ci sono anch'io...”
Rimasi fermo,
immobile. Avrei dovuto abbracciarlo? Cominciai a muovere le braccia,
poi mi bloccai. Ero Sasuke Uchiha, cazzo! Sentii freddo sulla spalla.
Stava...stava piangendo? Lo strinsi forte a me. Al diavolo il mio
stupido orgoglio.
N- “...ci
sono anch'io...”
Mi staccai con
uno sforzo immane, coprendomi il viso con il braccio, le lacrime che
impregnavano la stoffa. Sasuke fece un passo indietro, poi si voltò
e cominciò a correre; fu allora che gridai:
-Ricordati di
me, Sasuke! Verrò a prenderti!-
Chissà
se aveva sentito, la sua ombra già scomparsa tra le foglie.
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