L’orologio
segna le 7.22 del mattino: Wilhelm si sveglia un’altra volta
disturbato dalle note del piano che suo fratello gemello Thomas
continua a suonare e a suonare...
<<
Tom piantala! Sei sempre il solito… ancora 5 minuti di
silenzio… per favore!!>> dice Wilhelm con voce
cupa per colpa del sonno.
Non ne poteva
più. Un’altra volta non era riuscito a continuare
quel sogno fino infondo: egli, tutte le santissime notti, sognava
quella fanciulla dal viso pallido e dai capelli scuri che le cantava
una dolce canzone mentre allungava le sue braccia in avanti, come per
chiamarlo a sè supplicandolo con i suoi grandi occhi blu
marino. Era incantevole, non riusciva a togliere la sua immagine dalla
testa, come quelle parole che gli cantava:
<<
Riesco a sentirti vicino… tu puoi sentirmi? raggiungimi
presto…>>.
Wilhelm era
tormentato in tutti i momenti della giornata da questa graziosa
immagine che lo distoglieva da ogni altro problema. Voleva a tutti
costi riuscire a guardare infondo a quel sogno per sapere cosa sarebbe
successo ma ogni mattino alla stessa ora il giovane veniva distolto dal
suo dolcissimo sonno che desiderava durasse per sempre.
Wilhelm,
sbuffando con gli occhi ancora chiusi e col corpo rannicchiato, si
toglie innervosito le coperte di dosso, ma continua a rimanere in
quella posizione finchè un balzo sul petto non lo spaventa:
<<
dai cazzone alzati!! Non dirmi che hai sognato un’altra volta
quella troia??>> era suo fratello Thomas che,
com’era suo solito, doveva farlo innervosire per sentirsi in
pace con sé stesso.
<<
dai Tom non rompere le palle e non prendermi in giro… deve
essere una cosa importante se la sogno ogni notte!>>
esclamò Wilhelm.
Sperava che non
lo dicesse, per lui era come una missione da compiere: aveva confidato
quel segreto solo a suo fratello, sperando che non lo avesse preso in
giro, ma anche questa volta Thomas si era dimostrato un immaturo.
<<
secondo me è solo una sgualdrina che sarà la
prima che ti sbuccerà quel mezzo criceto spennacchiato!
>> esclama Thomas con quell’aria da fighetto.
<<
non è divertente Tom. Io riuscirò a capire chi
è quella ragazza e cos’ha a che fare con me
!>> con questo Wilhelm si alza dal letto e si dirige
verso la cucina per prendere la tazza del latte al cioccolato e il
cornetto alla crema che ogni mattina Sophie (la loro governante) gli
fà trovare amorevolmente sul tavolo .
Entrambi i
fratelli fanno parte di una famosa rock band tedesca di nome
“Tokio Hotel”, assieme anche a due simpaticissimi
amici: Gustav e Georg. Suonano insieme da sei anni, da quando avevano
solo 14anni e si differenziano molto dagli ragazzi : Wilhelm (cantante
: Bill è il suo nome d’arte) ha un look da vera
rockstar con i suoi capelli strani e il suo trucco calcato, di cui ne
fà a meno quando è a casa: egli ha una
personalità molto sensibile e fin da piccolo è
stato deriso per il suo look; non si innamora da quando aveva 15anni
poiché è ancora in cerca della sua anima gemella.
Thomas (chitarrista: Tom è il suo nome d’arte)ha i
dred e indossa da sempre abiti molto larghi ed è il ragazzo
più bastardo della terra: a lui non interessano storie
d’amore, ma solo relazioni che durano una sola sera e che
svaniscano il giorno dopo. Poi c’è
Gustav(batterista), un ragazzo apparentemente molto tranquillo, ed
è la preda del gruppo; infine abbiamo Georg(bassista), il
simpaticone del gruppo: non riesce a fare un ragionamento serio senza
sparare qualche battuta.
Dovevano
riscaldarsi bene: il tour “Welcome to Humanoid
City” era ormai alle porte!
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