Una vacanza improvvisa
Una vacanza improvvisa
1°giorno-prima parte
Una ragazza con i capelli blu notte saltellava allegra per la sua stanza di albergo.
Era appena arrivata con i suoi compagni di avventura: Ash e Brock.
I ragazzi avevano deciso di fare una vacanza improvvisa, arrivati a
Flemminia passò nella mente di Lucinda di fermarsi un po’
e così propose una vacanza; sarebbero rimasti nell’albergo
per 5 giorni e poi avrebbero ripreso il loro viaggio.
Lucinda stava disfando la valigia ma improvvisamente le venne fame, dopotutto a pranzo aveva mangiato un semplice panino.
Erano le 19 e 30 e i ragazzi avevano stabilito l’appuntamento al ristorante dell’albergo alle 20 e 30.
Ma Lucinda aveva fame così decise di uscire dalla sua camera e di andare al bar…
Arrivata si sedette su una sedia vicino al bancone e ordinò una
Fanta e delle patatine per sfamarsi e dissetarsi, dopo aver mangiato si
alzò ma non aveva voglia di tornare in camera a disfare la
valigia, si annoiava troppo; ora che ci pensava aveva letto sulla
bacheca dell’albergo appena arrivati che nel teatro ci sarebbe
stato alle 19 e 45 uno spettacolino che sarebbe durato circa 30 minuti,
decise di andarci così che sarebbe andata poi direttamente al
ristorante da Ash e Brock.
Non aveva idea di dove fosse il teatro girò nelle vicinanze
della Hall dell’albergo finché un cartello con la scritta
“ Teatro “ non la illuminò.
Entrò, non era molto grande come teatro ma abbastanza grande da
ospitare un centinaio di persone, per sedersi non c’erano sedie
separate ma panchine unite tra loro con grandi cuscini per sedersi;
Lucinda si sorprese di trovare quasi tutti i posti occupati, si
guardò intorno alla ricerca di un posto libero finché non
lo trovò, ma appena si sedette trovò come
“vicino” l’ultima persona che si sarebbe mai
immaginata di trovare…
1°giorno-seconda parte
Era proprio lui, quel ragazzo antipatico che non badava a nessuno e
pensava solo a se, l’unico suo motivo per parlare con il gruppo
di Lucinda quando si incontravano era giusto combattere con Ash per
umiliarlo, come era possibile che lui si trovasse lì, non poteva
essersi preso anche lui una vacanza e proprio per caso in quella
città e in quel albergo, non ci poteva credere ma la sua
curiosità era troppo forte così decise si parlare con
lui…
L:Ehm… Paul?
P:Si… tu sei quella stupida ragazzina che viaggia con quel debole di Ash? Come ti chiami… Lucilla?
L:Cosa!? Come ti permetti di darmi della stupida! E comunque il mio nome è Lucinda non Lucilla!
P:Si…certo…
L:Vabbè lasciamo perdere, comunque che ci fai qui?
P:Perché non mi posso prendere una vacanza e staccare la spina per un po’?
L: *perché non prendi la scossa quando rimetti la spina?* che
coincidenza anche noi ci siamo presi una vacanza qui. Per quanto tempo
rimani qui?
P: 5 giorni a partite da oggi…
L:Incredibile anche noi siamo arrivati oggi e rimaniamo 5 giorni!
P:Ok… ora inizia lo spettacolo taci.
L:Come ti permetti!
P:...
Lo spettacolo finì, parlava di due persone che all’inizio
si odiavano ma che dopo essersi conosciuti meglio si
fidanzavano… quella storia le ricordava molto la situazione sua
e di Paul magari anche loro poi si sarebbero fidanzati… * ma che
cosa vado a pensare impossibile* pensò Lucinda.
Si avviò verso il ristorante dove trovò già Ash e
Brock che l’aspettavano per mangiare. I tre si sedettero a tavola
e Lucinda raccontò loro del suo strano incontro.
A:Paul è qui?
L:Esattamente
B:Questa potrebbe essere un’ottima occasione per conoscerci tutti
meglio. Guardate Paul è seduto là da solo perché
non lo facciamo unire a noi?
L:Ottima idea gli vado a parlare!
Lucinda si alzò e si avvicinò al tavolo di Paul
L:Ciao Paul come va tutto bene?
P:Si si grazie...
L:Visto che sei solo perché non ti unisci a noi?
P:No grazie.
L:Uffa perché no?
P:Non mi va e basta.
L:Uffa come sei noioso ok ok io me ne vado!
P:…
A:Lucinda che ti ha detto?
L:Ha detto di no! PUFF è insopportabile lo odio!
B:Dai non ti arrabbiare.
L:Vabbè non ci pensiamo più e mangiamo.
Finita la cena i tre tornarono direttamente alle rispettive camere, Ash
e Brock condividevano la camera mentre Lucinda ne aveva una tutta per
se; era stata una giornata movimenta, ed erano tutti stanchi.
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