Buio totale
Buio
totale
Crac. Un
rumore secco di rami spezzati. Mi volto, in allerta. Ma dietro di me non c’è
nessuno. Dev’ essere stato un animale, ma non ne sono molto convinta. E’ da un
po’ che sento una strana sensazione, come se qualcuno mi stesse seguendo. Ma
cerco di scacciare questi pensieri, ora devo occuparmi di cose ben più
importanti: mi sono persa, su questo non c’è alcun dubbio. Il mio senso
dell’orientamento equivale a zero, e ha colpito anche questa volta. Cerco di
ricordare..quell’albero con quella strana escrescenza, mi pare di averlo già
visto..o forse no. Fiuto l’aria, ma l’odore che mi colpisce è solo quello del
terreno umido e del muschio sulle cortecce: identico a quello che percepisco da
quando mi sono inoltrata in questa foresta sconosciuta, cioè pressappoco..umm..
10 secoli fa..uffa! ma si può sapere dove mi sono andata a cacciare!? Inspiro
rumorosamente, possibile che.. sento il naso pizzicare, un nuova sfumatura si è
aggiunta al profumo della boscaglia, è un odore che conosco bene, fin troppo. Un
odore che mi attanaglia le viscere. Sento un formicolio alla nuca, qualcuno mi
sta fissando. Ma non faccio in tempo a girarmi che due occhi rossi come braci
incandescenti si allacciano ai miei. Indietreggio incerta. Non so che fare. Li
conosco quei mostri, ma non ne ho mai incontrato uno. E ora sono sola
oltretutto. Mi guardo attorno circospetta, non si muove una foglia. Il mio cuore
batte furiosamente, e io sono certa che sia l’unica cosa ancora viva e pulsante
in questa radura. Non devo cedere però. Digrigno i denti e comincio a ringhiare
sommessamente. Se lui o lei attaccherà io sarò pronta..ma che dico!? Non sarò
pronta per niente. Sono in trappola. Lo sento vorticare intorno a me, il suo
odore. E d’improvviso prendo a correre, corro come il vento, non so dove sto
andando. Voglio solo scappare il più lontano possibile da qui. Il succhiasangue
però è veloce, e con un balzo mi atterra addosso. Le mie zampe cedono per il
colpo, sbatto la testa contro una grossa radice, e mi ritrovo a terra, stordita
dalla botta e per il male atroce. Poi sento una fitta lacerante al costato.
Chiudo gli occhi e ansimo dal dolore. Affondo i denti aguzzi alla cieca,
strappando lembi di pelle inumana al mio aggressore. Dopo attimi che mi sembrano
durare un’eternità sento il peso del suo corpo scomparire, il succhiasangue si
dilegua lasciandomi agonizzante. Non so cosa l’abbia fatto scappare, la ferita
pulsa tremendamente, e non riesco a ragionare lucidamente. Abbandono stremata il
muso sulla morbida terra. “Aiuto..” riesco ad abbassare le difese della mia
mente solo per pochi istanti, non posso fare a meno di chiedermi se mai giungerà
il mio flebile gemito, poi non sento più nulla.
Jacob
Sono ore che
mi aggiro inquieto per la foresta. L’odore dei succhiasangue è ben impresso
nella mia mente. E’ nuovo, non appartiene ai Cullen. Ciò equivale a nuove
sanguisughe da tenere a bada. “Ehi, venite qui! Presto!” il richiamo disperato
di Seth mi fa sussultare leggermente, comincio a correre verso di lui, in
qualche punto impreciso fra gli alberi. Quando arrivo trovo gli altri stretti in
cerchio, attorno a qualcosa, o meglio qualcuno. Mi avvicino lentamente anche io:
un piccolo lupo è riverso al suolo, non può essere un cucciolo, ma certamente è
di dimensioni considerevolmente minori a quelle del nostro branco. Ha un folto
manto argenteo ricoperto da una scura sostanza vischiosa. Dilato le narici.
Sangue. “ Dobbiamo portarlo immediatamente via da qui.” Annuncia Sam sbrigativo.
Poi si va a nascondere dietro un cespuglio. Torna dopo pochi istanti
trasformato, con indosso un paio di calzoncini. Prende delicatamente il corpo
inerte del lupo fra le braccia, e si lancia in una folle corsa verso casa. Tutti
noi lo seguiamo, non perdiamo tempo a trasformarci, non serve più ormai,
rallenterebbe solo le cose.
Miglia e
miglia lontano da lì..
“Aiuto..”
Elliot si girò di scatto. “ Che c’è? Sembra che tu abbia appena visto un
fantasma!” “No, no. E’ solo che..” il giovane lupo sembrò non cogliere l’ironia
del compagno. “E’ solo che mi è sembrato di sentire Abby chiedere aiuto..”
“Figurati! A quest’ora sarà a casa a rodersi il fegato per non essere potuta
venire..” Alex ridacchiò fra sé poi, notando l’espressione preoccupata negli
occhi dell’amico si affrettò a rassicurarlo: “Eddai Elliot! Possibile che ti
debba preoccupare per lei anche quando non c’è nessun motivo per farlo!? In
questo momento Abby è più al sicuro di quanto non lo siamo noi. Quindi mettiti
l’animo in pace e smettila di ascoltare i pensieri prodotti dalla tua fervida
immaginazione.” Alex emise un lungo suono rauco con la gola, a cui si aggiunse
subito quello del compagno. “Voi due! Smettetela con le vostre ragazzate e
muovetevi! Abbiamo dei succhiasangue da stanare!” la voce del capobranco li
prese in castagna. “Signorsissignore!” e ridendo nuovamente i due si accodarono
al resto del branco.
Abby
Mi sveglio e
mi ritrovo al buio. No, non sono al buio, ho semplicemente gli occhi chiusi. Che
beota! Cerco di socchiuderli ma un dolore tremendo mi trafigge il cranio. Ma
cosa mi è successo!? Ricordo vagamente di essere stata aggredita da uno di
quegli stupidi succhiasangue, e poi? Cerco di focalizzare il luogo in cui mi
trovo, ma la vista è annebbiata. Mi orienterò altrimenti. Annuso l’aria,
impregnata da un forte odore di disinfettante. Evidentemente non sono più nella
foresta. Un’altra fitta alla testa mi fa portare istintivamente le mani al
capo..un momento, le mani!? Ero trasformata prima! O almeno credo..mi rendo
conto solo ora di essere sdraiata su di un morbido letto, le lenzuola profumano
leggermente di lavanda. Sento dei passi, dietro la porta c’è qualcuno. Tendo le
orecchie, nel silenzio assordante della stanza i bisbigli dei due uomini lì
fuori sono perfettamente udibili. – Le costole rotte non sono un problema.
Dolorose, ma essendo una mutaforma si aggiusteranno in poco tempo. Quello che
invece mi preoccupa è il trauma cranico che ha rimediato. Non so ancora a quali
conseguenze porterà.- la voce che ha parlato si sta riferendo a me ovviamente,
la porta si apre e mi trovo di fronte un uomo veramente.. wow! Sembra uno di
quei modelli delle riviste di moda! Capelli biondi, alto, un bel fisico, degli
stupendi occhi dorati, un profumo di.. vampiro!!!? Sussulto, e cerco di
allontanarmi il più possibile da lui, che mi si avvicina sorridendo. – Non aver
paura, non ti voglio fare del male. Io sono un dottore. Mi chiamo Carlisle
Cullen. Lui invece è Billy Black. Ti spiegherà tutto. Ma prima devo sapere come
ti chiami..- scruto il suo volto insistentemente, come per cercare tracce
d’inganno, ma non ne trovo alcuna. – Mi chiamo Abigail...- - Si? Abigail..?-
sbarro gli occhi in un’espressione terrorizzata. E il mio cognome??? Dove
diavolo è finito!? Ma chi sono io!? Non ricordo più niente! Niente di niente! –
Non, non lo so..- dico in un soffio. L’uomo in sedia a rotelle, che a quanto
pare si chiama Billy, si accosta al mio letto e asciuga con una delle sue grandi
mani nodose la lacrima solitaria che mi sta rigando il volto.
L’unica
lacrima.
Jacob
-Ehi ragazzi,
ma dov’eravate finiti!? Gli altri sono arrivati ore fa..- Emily ci viene
incontro, un’espressione decisamente sollevata sul volto, e dà un leggero bacio
sulle labbra a Sam. – Dove è il resto del branco?- chiedo, impaziente. – Sono
tutti in salotto, ma si può sapere cos’è successo?- domanda Emily, nuovamente
preoccupata, mentre ci guida in sala. I due divani sono, ovviamente, già tutti
occupati, ma oggi non ho voglia di iniziare una lotta per accaparrarmi un posto,
quindi mi siedo per terra, mentre Sam si accomoda sulla poltrona prontamente
liberata da Paul, che si appollaia su un bracciolo del divano. – Non abbiamo
trovato il succhiasangue. Nessuna traccia. Niente di niente. Abbiamo costeggiato
tutto il perimetro della nostra zona, ma di quel mostro non si sente neanche più
l’odore. Da una parte forse è un bene. Ma dall’altra.. non sappiamo dove fosse
diretto, a chi mirasse, perché fosse qui. Non ha attaccato nessuno di noi, ma
unicamente perché era da solo. Non possiamo essere certi che non tornerà, magari
con qualche altro amichetto..- la voce di Sam è grave e, come al solito dopo un
suo discorso, c’è silenzio assoluto. Solo dopo parecchi minuti Seth arrischia
una timida domanda: - Ma il licantropo..? Il licantropo che abbiamo trovato nel
bosco.. chi è? Cosa ci faceva nella nostra foresta?- ma non risponde Sam. Questa
volta è Emily a prendere la parola: - Ha perso la memoria. Non ricorda niente,
né del perché si trova qui né da dove viene. Ora è all’ospedale di Forks, il
dottor Cullen si sta occupando di lei.- All’ospedale, si ok, chi è
all’ospedale..? Lei. Lei. Lei!? – E’ una ragazza!!?- esclamiamo tutti
all’unisono.
- Beh, che
credevate, che solo i ragazzi potessero essere dei licantropi..?-
Ci guardiamo
tutti un po’ straniti.. – In effetti, si.- azzardo infine io.
Emily scoppia
in una gaia risata e, mentre lascia la stanza, fa in modo di far arrivare alle
nostre orecchie un ultimo commento – Maschi. I soliti egocentrici..-
Spazio Autrice
Hola! Beh, che
ne dite..??? schifo totale??? O un barlume di speranza per questa storia si
riesce ad intravedere???
Intanto vi
metto al corrente che cambierò un bel po’ di cose rispetto alle storie dei
libri. Questa fanfic si svolge durante eclipse.. e… cavolo.. ma c’è qualcuno
qui?
Credo, anzi,
sono praticamente certa di parlare da sola.. perfetto.. xD
Spero che
qualcuno però passi di qui, nonostante ormai si sia capito che sono un po’
pazzoide.. ;-)
A presto
spero.. J
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