English Exam
Mi guarda.
Mi osserva maligna.
E sorride. Beata, deliziata dalla mia impossibilità
di capirla.
Mia madre mi deve delle scuse per avermi obbligata a fare
‘sto stupidissimo esame d’inglese.
Inutile, sottolineerei.
- Sjfwlvnoepqogfmèswir?-
Sussurra.
Eh?
Sbianco. Che- cavolo- ha -detto.
-… What?- le chiedo
sospettosa.
Se è un insulto la schiaccio.
Stupida professoressa inglese del cavolo.
- Sjfwlvnoepqogfmèswi?- sussurra.
Perché sussurra?
Perché sta parlando a bassa voce?
Io a malapena capisco l’italiano, ora questa mi viene
a sussurrare in inglese?
Mi sorride.
Presumo, anzi, sono certa, di avere una faccia alquanto
eloquente.
“ Non ho capito un emerito caz…zuolo”
sembra urlino tutte le cellule del mio corpo.
- Ehmm… I… I… don’t… understand…-
butto lì.
Non sono neanche sicura che si dica così.
Lei mi guarda, deliziata.
S’allontana, infine, più lontano possibile,
manco fossi un ammasso indefinito di sterco.
Mi annuso sospettosa un’ascella. Ma no, no, no, sono sicura
di essermela lavata: ho sempre lo spiacevole vizio di sudare come un… un
essere sudato, quando mi innervosisco. Tipo quelli delle tivvù,
che quando alzano l’ascella hanno l’Oceano Atlantico sotto, ecco!
- Sjfwlvnoepqogfmèswir?- questa volta lo dice come fosse in punto di
morte e non avesse più la forza di respirare.
Okay, basta, sto facendo la figura di un’imbecille,
non mi rimane che una cosa da fare: fingere.
Il che non è difficile, lo faccio sempre con i
professori, constato qualche secondo dopo.
- Oooooh, yeeeeeeeeeeeeees, of course- annuisco convinta,
senza sapere in realtà a cosa ho appena risposto.
Okay, immaginiamoci che mi avesse insultato, con quella
domanda.
“ Sei deficiente?”
“ Oooooh, sìììììì,
certo!”
La squadro un’ultima volta.
Mi sorride compiaciuta.
Okay, sono quasi sicura che fosse un insulto.
Che figlia di buona madre… Approfittarsi di una povera
e tenera ragazza indifesa!
Ora la insulto anche io, così impara.
Okay, non ho il coraggio.
- Hjklashopwun??-
Ancora? Ancora s’ostina ad insultarmi coprendosi
dietro parole indecifrabili?
E’ scorretto, però!
- Mh?- mi incita.
Se dice un’altra sola parola, giuro che le urlo
contro.
- Yeah?-
Okay, basta.
- Senta, brutta stronzetta che non
è altro, la smettiamo d’insultare in inglese? Eh? Ora la insulto
io, così giochiamo ad armi pari! Lei è una cretina, deficiente,
decerebrata inglese buona solo a bere il tè alle 17 del pomeriggio. Ah-aaaaa, ora come la mettiamo, eh?-
Mi guarda, sconcertata.
Scommetto che ora mi sorriderà, senza capirne
un’acca.
- Mio padre è italiano, cara- dice infine.
Okay, ehm, non credo di aver ben percepito il messaggio.
- Co… Cosa?-
- Sono metà italiana. E le stavo chiedendo se avesse
mai fatto danza in vita sua-
Non credo che il sangue nelle mie vene stia ancora fluendo
normalmente.
Le ho detto davvero stronzetta e
robe simili?
Okay, respira, inspira, respira, inspira.
Oh porca paletta usata.
Oh santo cielo nuvoloso.
-
Can… Can I go to the toilette, please?- sussurro
terrorizzata.
Okay, gente, ci tengo a precisare che questo mi è
successo davvero.
O quasi, comunque xD
Spero davvero che vi sia piaciuto, non è niente di
che, né una cosa che pretende.
Alla prossima!
Caramella_rosa_commosa