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- Una ragazza correva, correva e
correva.
- Correva via da quell’immagine che le
perseguitava la mente e da quel brutto ricordo che voleva cacciare.
- Correva perché voleva dimenticare,
scordare e cancellare tutto il dolore che sentiva.
- Grandi lacrime bianche le rigavano il
volto perlato e gli occhi ambrati, chiusi in una sofferente visione di un mondo
sfocato,le bruciavano terribilmente mentre i capelli ricci e
indomabili venivano spostati dal vento in una docile carezza.
- Come anche lui amava fare quando erano
stesi vicini alle rive de lago.
- Tanti ricordi, tante frasi rimbombavano
nella testa della ragazza che a denti stretti cercava di non gemere per le
ferite invisibili che le laceravano l’interno. Dolore.
- Ora era sola.
- Quante volte lui le aveva detto che
sarebbero stati insieme, sempre, pronti ad affrontare tutto?
- Quante volte la scherniva per quei capelli
troppo ricci e troppo spettinati mentre subito dopo però diceva di
adorarli?
- Fred Weasley era sempre stato un ragazzo
molto contraddittorio a detta di Hermione Jane Granger ma questa volta aveva
sorpassato il limite.
- Una cosa essere contraddittori, una
cosa essere falsi e bugiardi !
- Aveva sempre odiato la falsità, lei, anche
se si era ritrovata ad esserlo varie volte proprio per non ferire e deludere il
suo migliore amico Ron nonché fratello del suo Fred.
- Suo; faceva tanto
male quell’aggettivo possessivo, ora, ora che non era più accanto a
lei.
- Lo aveva sempre considerato di sua
proprietà, lei Fred, dal primo giorno in cui lo aveva conosciuto dal suo primo
anno nella scuola di Hogwarts.
- Lo considerava suo quando lo doveva
riprendere insieme al fratello gemello George per l’indisciplina troppo elevata;
lo considerava suo quando durante il suo quarto anno c'era stato il
Ballo Del Ceppo e lei era stata invitata da Victor Krum.
- Lo aveva considerato suo anche
mentre lottavano con le bacchette alla mano durante la Battaglia di Hogwarts
solo pochi giorni prima e lo reputava suo
anche ora quando, voltandosi a destra, vedeva solo lo spettro
di un suo sorriso che però non era più reale.
- Soffriva, Hermione, soffriva per quella
promessa che non era stata mantenuta quando lui le aveva saldamente ripetuto
che sarebbe stato suo per sempre.
- Possibile che quel immenso ed eterno arco
di tempo fosse già finito?
- Possibile che lui l’avesse già
lasciata?
- Non riusciva a capacitarsi del fatto che
ora che finalmente avrebbero portato la loro storia alla luce, ora che
finalmente la guerra era finita e avrebbero potuto godere di una meritata e
lunga vacanza dalla fuga contro la morte, lui se ne fosse andato.
- Sarebbe stata anche disposta a perdere
l’amicizia con Ron per stare con lui.
- Sarebbe stata pronta anche a rompere il
cuore del suo migliore amico –da sempre innamorato di lei – per stare con
Fred.
- Non le sarebbe importato che il sangue dei
due ragazzi fosse lo stesso né che la famiglia della quale avrebbe portato il
nome fosse appunto la medesima; lei sarebbe stata pronta a questo.
- Lei sarebbe stata pronta a
tutto!
- Tante volte aveva immaginato il loro
matrimonio con lei coperta da una sobria veste Babbana mentre lui, all’altare,
l’aspettava solidale con quel sorriso canzonatorio sempre in volto.
- “Ce ne hai messo di tempo, eh Granger?” le
diceva solitamente lui nella sua fantasia con lo smoking nero a coprirgli il
massiccio corpo “ ti ricordo che oggi c’è la finale per la Coppa Del Mondo Di
Quidditch ed io non me la voglio perdere, per nulla al mondo!”
- Le veniva da ridere tra le lacrime al solo
ricordo di quel suo sogno ammettendo che quella sarebbe stata una risposta degna
di quel ragazzo.
- Era sempre stato un ragazzo pronto allo
scherzo, Fred, e per questo si meravigliava di essersene innamorata in quante
lei, sempre diligente e pronta a rispettare le regole, sarebbe stata una
compagna poco ideale per LUI; il re delle malandrinate.
- Ma ora non vi era più motivo di
tormentarsi, di domandarsi il perché mai il destino aveva deciso di farli
intrecciare in quanto lo stesso destino li aveva anche separati. Per
sempre.
- Una larcima scese nuovamente dagli occhi
candidi della ragazza mentre continuava a correre, correre a perdifiato tra quei
fitti alberi della foreste proibita.
- Non ce la faceva a restare ancora lì, lì,
dove tutto era iniziato.
- Lì, in quelle mura di castello dove lo
aveva incontrato sette anni prima.
- Sette.
- Davvero erano passati tutti quegli anni?
Davvero erano trascorsi sette anni da quando Fred e gli altri Grifondoro le
avevano battuto le mani dopo lo Smistamento?
Davvero erano passati sette anni
da quando il suo cuore aveva iniziato a battere ferocemente per lui?
- Si era illusa, spesso forse troppe volte,
che lei fosse innamorata di Ron in quanto era troppo spaventata dall’accettare
che sì, lei era si era infatuata di lui,di Fred.
- La vedeva quasi come un peccato quella sua
cotta senza invece scorgerci il vero miracolo dell’amore.
- Si sarebbe ricordata in eterno quando si
erano baciati per la prima volta dopo la partita di Quidditch del suo settimo
anno quando lei – gentilmente- era andata a congratularsi con Harry della
vittoria per poi flebile rivolgersi anche a Fred e con un sorriso dirgli :“
siete stati veramente bravi. Anche tu lo sei stato!”
- Era impacciata, quella giornata, e infatti
si era abbracciata le braccia da sole sfregandosele con rabbia fin quando lui,
ammiccando al fratello gemello, non le aveva afferrato la vita e l’aveva
abbracciata saldamente.
- “Questo è per dimostrare che Fred Weasley
non ha paura” aveva detto prima di baciarla.
- Detto così poteva sembrare
il pegno di una scommessa ma solo dopo Hermione capì che lui, così, aveva
solamente voluto fare il primo passo in quanto George altro non faceva
che invogliarlo a dichiararsi.
- Sorrise tra le lacrime.
- Sarebbe stata riconoscente a George in
eterno, quell’eterno che era stato vietato a
loro.
- Stava piangendo oramai da
ore e gli occhi le sembravano prosciugarsi come le gambe le parevano sfinite per
questo si decise a sedersi alla riva di un laghetto.
- Con le gambe portate in petto, il viso
sotterrato nelle ginocchia, iniziò a singhiozzare vistosamente al ricordo del
suo corpo a terra.
- Quando durante la battaglia aveva visto un
lampo rosso colpire il suo corpo per importunare la sua vita si
era lasciata andare ad un urlo disperato.
- I minuti incoscienti e dolorosi che
avevano susseguito la morte di Fred erano stati lunghissimi e per questo non era
nemmeno riuscita a combattere fino in fondo.
- Molte volte aveva rischiato anche lei la
vita, molte volte aveva avuto quasi l’occasione di raggiungerlo nell’oltre
tomba.
- Ma purtroppo lei era resistita per poi, a
battaglia finita, potersi avvicinare a gattoni al corpo del suo amato e
piangerci disperata.
- A differenza di molti altri corpi lì in
mezzo, quello di Fred però, non era bianco e spento ma
radioso di un sorriso che molti direbbero furbo mentre lei lo avrebbe
definito solo suo.
- Perché dentro quel sorriso vi era
l’essenza di Fred e anche il ricordo di quando abbracciandola di slancio le
aveva sussurrato all’orecchio che la amava e che per lei avrebbe sorriso per
sempre.
- Quella era stata la prima ed ultima
volta che le aveva aperto il suo cuore; quella era successo solamente il giorno
primo alla sua morte.
- Le piaceva pensare che Dio avesse voluto
donarli quell’ultimo episodio di sincero amore e devozione e che Fred avesse
deciso di dichiararsi quella giornata proprio perché si sentiva in dovere di
farlo.
- Come se anche lui avesse paura del tempo
che correva veloce, un po’ come lei.
- Le venne quasi da ridere al solo pensiero
di Fred spaventato in quanto lui era sempre così sicuro di se stesso e sempre
così allegro ma poi si ricordò di quando lui- ironicamente- le aveva rivelato
che da piccolo aveva paura degli orsetti di pezza in quanto erano troppo
sdolcinati.
- Perché strano ma vero, Fred Weasley,
odiava la dolcezza.
- Per questo si lasciava poco andare ad
abbracci e effusioni d’effetto anche con i parenti; per questo dimostrava il suo
amore con un sorriso ed uno scherzo!
- Ed Hermione questo lo aveva accettato in
quanto amava e stimava infinitamente quel ragazzo e quella sua allegria e per
questo- molte volte- si era persa a immaginare un loro forse futuro con tanti
bambini dai capelli rossi come lui e un sorriso divertito come il
suo.
- Bambini come lui!
- I singhiozzi precedentemente calmati si
fecero nuovamente vivi quando si ricordò che questa sua fantasia sarebbe restata
tale in quanto lui era morto.
- Lui l’aveva lasciata; sola!
- Nel riflesso del lago argentato vide il
riflesso di una donna riccia e scomposta che piangeva disperata e quella donna
sembrava vagamente lei.
- Lei, Hermione Granger, che soffriva
silenziosamente.
- Si morse il labbro in cerca di trattenere
il pianto quando ricordò che Fred odiava vederla piangere perché, a detta sua,
“rovinava tutta la bellezza perfetta di quella Prefetto
rompiscatole”.
- E per questo, con tanta forza di volontà,
la mora si asciugò gli occhi e cercò di darsi un contegno e di frenare
l’emozione fin quando un vento leggero le sfiorò dolcemente il capo.
- Una carezza, sembrava, una carezza docile
e allegra come quelle che lasciava lui distratto.
- Chiudendo gli occhi per il forte dolore
che ricordare le portava in petto, Hermione sospirò più forte.
- Lo amava.
- Lo amava ancora, oltre tutto quello che
era successo.
- Avrebbe dato la sua vita per solo dirgli
addio e per bacialo ancora una volta.
- Per stringerlo tra le braccia come faceva
sempre quando lui- felice e radioso – la baciava dopo la riuscita di un nuovo
prodotto Tiri Vespa Weasley o anche solamente per sentirsi insultata per quella
debolezza che lui aveva sempre odiato ma che lei stava dimostrando.
- Ma purtoppo il suo tutto era niente perché
non avrebbe potuto fare nulla.
- E allora alzando lo sguardo guardò
nuovamente il cielo, azzurro, in cui lui ora riposava.
- Nella nuvola arancione del tramonto vide i
suoi capelli e nel sole il suo sorriso sentendosi più completa.
- “Non sei sola Hermione” le soffiò
il vento all’orecchio nell’eco lontano che una volta aveva avuto la voce di
Fred.
- “No, non sono sola”sorrise tra le lacrime
“ c’è il mondo che gira con me!”
- Stringendosi le braccia come per
riscaldarsi immerse i piedi nella gelida acqua del laghetto per poi sospirare
del contatto ghiacciato e sorridere infreddolita mentre
un ricordò prepotente – forse l’ultimo della
giornata- le attraversò la mente nello sfocato
sussurro che lui le aveva rivolto pochi giorni prima:
- “Io ti amo Hermione, e per te sorriderò
in eterno!”
- Deglutii a disagio per cacciare via quel
groppo alla gola e parlò con voce ferma e decisa:“Anche io ti amo Fred, e per te
sorriderò"gli occhi le si fecero nuovamente umidi ma trattenne le lacrime
guardando nuovamente il cielo" Sorriderò anche alla morte!”
Salve a tutti. Questa è la prima storia sulla
coppia Fred Hermione che scrivo, anzi, la prima che scrivo proprio su Hermione a
essere sincera.
Ho sempre amato sia il personaggio di Hermione sia
quello di Fred e allora mi sono detta " perchè non metterli insieme?"
Non ho mai
letto FF su di loro, almeno non tante xD
Spero di
essere riuscita a entrare bene nei personaggi, in caso contrario mi scuso
=(
Prego inoltre in alcune vostre recensioni e se la
storia non piacerà la cancellerò senza problemi.
Grazie di
cuore dell'attenzione.
I personaggi
citati nella storia non sono frutto della mia fantasia ma appartengono a
"J.K.ROWLING" e non sono stati usati - da me- con scopi di lucro ed ugualmente
anche per i personaggi in foto le mie intenzioni erano a fin di bene senza scopi
di lucro!
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