"
Ginny dovresti passare dopo il lavoro al Ghirigoro, ho ricevuto un gufo
da Albus dove diceva di aver dimenticato il volume di incantesimi per
il secondo anno, andrei io ma con Ron siamo alle prese con qualche
problema qui in ufficio...
Ti
spiego a casa, ci vediamo stasera
Harry
"
"Tutto sempre
all'ultimo
momento" disse Ginny sbuffando dopo aver letto la lettera del marito,
mancava solo un giorno al rientro dei figli a Hogwarts e pensava che
tutte le commissioni necessarie fossero state già sbrigate
ma a quanto pareva non era così.
Un ora
più
tardi, finita la stesura di un articolo che sarebbe andato in stampa
l'indomani, raccolse le sue cose dall'ufficio e salutò i
colleghi, dopo neanche un secondo si materializzò a Diagon
Alley.
Erano su per
giù le sei del pomeriggio e le strade non erano
particolarmente affollate. Il sole batteva forte ma soffiava un leggero
vento che alleviava il caldo. Ciò che saltava agli occhi tra
i negozi era come sempre l'insegna dei "Tiri Vispi Weasley" e Ginny
guardandola decise di andare a fare un saluto al fratello George. Il
negozio era così stracolmo di ragazzi che ebbe qualche
difficoltà ad entrare e a raggiungere il bancone.
- Ginny! - Disse
raggiante e un pò sorpresa Angelina vedendo la cognata. -
Cosa ci fai qui? -
Le due donne si
abbracciarono e la rossa scherzando rispose :
- Mi sa che un
giorno di
questi dovrai venirmi a trovare al San Mungo, reparto malattie
mentali... I miei figli mi stanno portando all'esasperazione, Albus ha
dimenticato di compare un libro e se n'è accorto solo
adesso. Com'è che questa sbadataggine non ce l'ha quando si
tratta di Quiddicth? E tutto emozionato per il fatto di poter sostenere
il provino come cercatore quest'anno, dovresti vederlo! -
Angelina rise -
Invece
James e Lily come stanno? -
-Lily come al
solito
è triste perchè i fratelli vanno via ma devo dire
che rispetto all'anno scorso è più tranquilla,
forse perchè è più grande e ha capito
che deve aspettare solo un altro annetto per raggiungerli! James,
è James- Disse Ginny con finta aria rassegnata sospirando,
poi aggiunse: -Ce ne fa vedere di tutti i colori a me e ad Harry,
abbiamo ricevuto una montagna di richiami lo scorso anno dalla
McGranitt, a quando pare sta portando alto il nome degli zii
Fred&George...Ma a proposito, George?-
- Non
c'è -
rispose Angelina - E' fuori con Roxanne e Fred per fare rifornimento di
materiale per gli scherzi, sta insegnando loro "L'arte del mestiere"
come la definisce lui.-
Le due cognate
parlarono
e risero per un buon quarto d'ora, poi Ginny dovette andare,
salutò l'amica e si rimise in cammino. Arrivata al Ghirigoro
entrò e si chiuse la porta alle spalle, notò che
vi era poca gente e andò subito a parlare con un commesso :
- Mi scusi, dove
posso
trovare il secondo volume del libro "Manuale standard degli
incantesimi?"-
- Se non mi
sbaglio non
c'è più nessuna copia qui esposta, ma se mi da
cinque minuti vado a prendergliela in magazzino -
Ginny sorrise ma
non fece
in tempo a ringraziarlo perchè una voce alle sue spalle la
fece pietrificare, quasi come fosse stata vittima di un incantesimo non
verbale...
- Ne prenda due
per
favore e anche il resto di questa lista se non le dispiace - disse
l'uomo porgendola al commesso - Io e mia moglie stiamo facendo tutto in
fretta e furia per preparare il necessario che mio figlio
dovrà portare a Hogwarts, siamo tornati in Inghilterra solo
ieri dopo essere stati fuori tutto questo mese...- Concluse accennando
un sorriso.
- Non si
preoccupi,
prenderò anche quest'altri in magazzino, faccio il prima
possibile -
E detto questo
il
commesso se ne andò lasciano l'uomo solo con Ginny. Lei era
ancora immobile, non aveva il coraggio di girarsi a guardarlo, il cuore
inspiegabilmente aveva accelerato i suoi battiti e provava come un
senso di smarrimento, come se tutto ciò che aveva cercato di
soffocare, di reprimere e dimenticare in quegli anni fosse stato
risvegliato solo dal suono di quella voce. Sussultò quando
l'uomo dietro di lei si avvicinò lentamente e si mise al suo
fianco guardandola :
- Pensi che ci
sia
concesso scambiarci un saluto? -
Ginny si
girò
a guardarlo e per la prima volta si rese conto di quanto tempo fosse
passato.
L'ultima volta
che
l'aveva visto aveva diciassette anni e ora a distanza di vent'anni non
poteva di certo dire che non fosse cambiato, il tempo passa per tutti,
si invecchia e si cresce, ma in quegli occhi grigi per un momento, per
un solo un momento, ebbe la sensazione di rivedere il ragazzo che aveva
amato.
- Ciao Draco -
disse
facendo un piccolo sorriso cercando di nascondere ciò che
provava, ma si tradì quando i suoi occhi si riempirono di
lacrime.
Non sapeva
perchè stesse reagendo così, aveva smesso di
amarlo già da tempo, la loro storia apparteneva a un lontano
passato, troppo lontano per potergli condizionare l'umore in quel
momento e poi Draco sicuramente non stava provando i suoi stessi
turbamenti, era lì, davanti a lei, con la sua aria
distaccata che non faceva trapelare alcuna emozione.
Ecco
perchè si
stupì quando lui le prese il viso con una mano e le
asciugò una lacrima che aveva cominciato a farsi strada
sulla sua guancia.
- Ginny... -
disse poi
piano e anche i suoi occhi grigi si inumidirono.
Le preso poi la
mano e
conducendola in uno spazio lontano dagli occhi indiscreti, la strinse
forte al suo petto, lei lo cinse assaporando il suo profumo e comprese
che fino a quel momento non aveva mai capito davvero quanto le fosse
mancato. L'abbraccio durò solamente qualche istante poi i
due si separarono e appoggiarono la loro fronte una sull'altra.
-
Perchè ci
stiamo comportando così? Ti giuro che prima di varcare
quella porta non avrei mai pensato di ricascarci, ho mantenuto la
promessa, non ti ho più cercata, pensata, ho fatto finta che
non fossi mai esistita e con questa bugia sono andata avanti per
anni...Poi ti rivedo ed è come se non fosse passato nemmeno
un giorno dall'ultima volta che ti ho vista...Lo senti?-
Draco prese la
mano di
Ginny e la poggiò sul suo cuore che batteva irregolarmente,
talmente forte che ebbe la sensazione di udirlo.
- Lo sento,
tutto quello
che hai detto vale anche per me...Io amo Harry e sono sicura che tu ami
tua moglie, ma ho sempre amato anche te, nonostante lo volessi
reprimere ne ho sempre avuto la consapevolezza...Forse sto dicendo un
mucchio di sciocchezze, si possono amare due persone allo stesso tempo?
-
- Noi ne siamo
la prova
Gin...Cosa pensi che sarebbe successo se avessimo scelto di stare
insieme? -
- Harry mi
ripete sempre
che nella vita ci sono momenti in cui bisogna scegliere tra
ciò che è giusto e ciò che facile e...
-
- E noi siamo
stati
costretti a scegliere dalle circostanze...La fine della guerra, la
morte di tutto fratello e tutte le altre, non era il caso di dare altre
preoccupazioni o problemi, non era il momento e abbiamo scelto la via
più facile... -
- Io lo rifarei
ancora,
perchè se no non avrei ciò che ho adesso -
- Se ci pensi
però se avessimo scelto ciò che era giusto non
avresti saputo di questa vita e forse anche con me saresti stata
felice -
- Che senso ha
pensare a
come sarebbe stato? Non cambia il presente, forse ci porterà
solo a rimpiangere il passato -
- E se adesso io
ti
dicessi di scegliere? -
- Le cose sono
diverso
Draco...Adesso facile sarebbe lasciare tutto per stare insieme, giusto
non far soffrire le nostre famiglie -
- Non tradirei
mai
Astoria nonostante quello che provo per te... -
- Forse in un
altra vita
abbiamo scelto di rischiare ma in questa non siamo stati abbastanza
coraggiosi -
- Non ci resta
che
salutarci per l'ultima volta e stavolta per sempre... -
Col cuore a
pezzi,
distrutti ma con la consapevolezza di fare stavolta la scelta giusta i
due ragazzi si avvicinarono e con un ultimo lungo bacio sigillarono il
loro addio.
Quando il
commesso fece
ritorno Ginny pagò il libro e se ne andò
guardando Draco per quella che sarebbe stata l'ultima volta.
Si
recò
successivamente alla Tana dove si trovavano i figli e si
stupì quando sua madre iniziò a chiederle se
stesse bene nonostante stesse cercando in tutti i modi di nascondere la
sua tristezza, facendo finta di nulla disse di essere solamente stanca
e due minuti dopo con Lily, Albus e James utilizzò la
metropolvere per tornare a casa.
Harry
rientrò
dal lavoro solo qualche ora più tardi, quando i bambini
stavano già dormendo e Ginny aveva già versato
tutte le sue lacrime, andò dalla moglie a letto ancora
sveglia e le diete dolcemente un bacio sulla fronte :
- Tutto bene? -
Le chiese
spossandole una ciocca di capelli dal viso umido, ma sembrò
non accorgersene.
- Si, ho preso
il libro
per Albus dopo essere uscita dal giornale e poi siamo tornati quasi
subito a casa...Tu invece? Qual è il problema che dovevi
risolvere con Ron? -
Harry
iniziò a
raccontare qualcosa che Ginny non ascoltò minimamente troppo
presa dai suoi pensieri e nel giro di qualche minuti si
addormentò...
Quella notte
fece un
sogno che si sarebbe ripetuto tutte le volte che avesse chiuso gli
occhi, era come se vivesse una vita felice con Draco in un mondo a
sè, dove tutto era perfetto. Non seppe mai che anche lui
godeva degli stessi beati sogni.
Forse era
magia...O forse
una forza ancora più grande.
Qualunque cosa
fosse
comunque ( Amore o non ) dal quel giorno Draco e Ginny divennero due
gran dormiglioni...
***
Spero
che questa storia vi sia piaciuta e che non vi abbia in un certo senso
delusi la mia "Sorpresa" :)
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