I sogni sono per chi spera.

di hannibalizetheworld
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Tirava un’arietta fresca quel giorno in particolare.
La sua prima discesa in quel territorio così insignificante a prima vista, eppure così utile.
Molto… Troppo semplice da ingannare, eppure non si era mai pentito di quel suo gesto.
L’olocausto doveva continuare, senza sosta. Quei parassiti dovevano essere eliminati definitivamente.
E quell’Italia sarebbe stata sin troppo utile.
Ed ecco che di nuovo l’esercito tedesco sfilava lungo la via principale della vecchia Milano. Le verdi divise interrotte dalla macchia rossa della svastica posta ormai dovunque.
E lui, lui guardava attento ogni movimento di tutti quanti. Non dovevano esserci errori.
Si aggiustò il berretto stringendosi un po’ la fascia sul braccio che stava cominciando a cedere.
Il popolo esultava alla vista di quell’armata.
“Che massa di idioti..” pensava mostrando ogni tanto un piccolo sorriso sul suo volto.
E di nuovo guardava tra la folla. Ma stavolta qualcosa era cambiato. Perché…?
Isolato dalla massa un piccolo bambino.
Il ciuffetto si sarebbe riconosciuto a chilometri.
Distolse l’attenzione dal ragazzino tornando a concentrarsi sulla sfilata, quando improvvisamente si sentì tirare da dietro la divisa.
Si voltò lentamente e non vedendo nessuno dietro di sé abbassò lo sguardo notando che ad afferrarlo era stato proprio quel bambino che tanto aveva attirato il suo interesse pochi secondi prima.
Ludwig Weillschmidt si chinò poggiando una mano sulla testa del bambino.
-Come ti chiami piccolo?- gli chiese il biondo accennando ad un sorriso.
-Feliciano.. e tu?- gli rispose il bimbo guardandolo con occhi interrogativi.
Applausi.. Grida.. Folli urla.. Di gioia? No…
-Ludwig- rispose secco il tedesco girandosi a vedere quello che succedeva.
Si sentì di nuovo afferrare con forza la manica della divisa.
-Signor Ludwig, la mia mamma dice che siete qui per liberarci. Ci salverete vero..?-

Il tedesco esitò per un istante, poi gli afferrò dolcemente le piccole manine dandogli un bacetto sopra.
-Si…-
E detto questo, si voltò, ritornando al suo posto.
-E’ quello che speriamo tutti piccolo..- aggiunse ormai troppo lontano per poter essere sentito.
-E’ quello che speriamo…. Heil Hitler!-

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Ovviamente posso solo ringraziarvi di aver letto questa ficci nata in un momento di sfogo vero a proprio °_° Premetto che tutta l'idea è balzata durante una role con il mio Personal Lud xD (?)
In ogni caso, spero sia piaciuta anche se un po' piccolina.
Mi raccomando commentate e fatemi sapere la vostra <3




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