Il sogno di una stella

di GimyTwin
(/viewuser.php?uid=97726)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Pamela Ocean, sopprannominata Pam dalle sue amiche, aveva un sogno nel cassetto. Però, torniamo indietro nel tempo, prima di svelarvelo. Pam non era una ragazza ricca, ma neanche povera, era una ragazza mormale, semplice, con i suoi difetti e i suoi pregi. In poche parole era una stella bellissima, con i capelli biondi e gli occhi marroni, che quando quardava contro luce, si vedevano i contorni verdi. Lei (oltre ad essere una stella bellissima), aveva, come abbiamo appena detto, un sogno nel cassetto, molto segreto, che persino, non lo ha mai svelato a nessuno, nemmeno alle sue amiche: diventare una scrittrice. Lei è nata a Crintea (completamente inventato) ed è vissuta lì fino a 15 anni, poi si è dovuta trasferire a New York per lavoro dei suoi genitori. A lei piaceva molto stare in compagnia delle amiche perchè così non si sentiva mai sola. Poi, le cose incominciarono ad andare storte, e perse un'amica, poi due, che alla fine si ritrovò sola come un cane, a casa, a fare quello che le capitava sotto il naso. Ma questo, in fin dei conti, non le dispiaceva affatto. Adesso, da quando restava a casa, leggeva di più, ascoltava nuovi tipi di musica e riusciva a fare meglio i compiti senza il pensiero:

"Oddio, che ore sono? Devo andare dalle mie amiche!" oppure: "Santo Dio, sono in ritardissimo!".

Si trovava proprio bene. Con tutto quel tempo libero poteva andare con sua mamma a fare compere, a fare quello che voleva e che le piaceva. Si divertiva un sacco ad inventare storie di fantasia o di qualsiasi altra cosa. Pamela era contenta della sua vita, ne era fiera. Un giorno Pam chiese a sua mamma:

"Mamma, mi potresti dare una cinquantina di euro? Devo comprarmi delle cose".

Sua mamma che era di poche parole, non le chiese a che cosa le servivano e soltanto le disse:"Pam, mi raccomando, usali con giudizio, e non per comprarti stupidaggini".

E, come tutti i ragazzi, le disse di sì. Quando Pam ebbe finito di prepararsi, partì per andare in piazza, precisamente all'edicola del centro. Quando ebbe comprato quello che voleva prendere, tornò a casa tutta soddisfatta, senza aggiungere una parola. Si chiuse in camera e tirò fuori...

 

 

 

Ciao sono la sorella gemella di Ambra. Spero che vi sia piaciuta la mia storia, recensionatemi, vi prego...





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=519759