Bianco

di Valery_Ivanov
(/viewuser.php?uid=31511)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Bianco

 

L’inverno,

dai fiocchi argentati,

cade

in ordine sparso;

scintilla

riluce

risalta,

si sfiora

in un candido ballo.

I rami

Ora spogli, caduti,

di scuro

coloran la nebbia,

e brilla

com’occhi

di cielo,

quel bianco

nell’aere, che aleggia.

Si alza

e frulla leggero

il volo

d’un passero solo;

e corre, e saltella;

sorride

la bimba

di bianco più bella.

Si posa ora

lieve, l’amico,

su quella

ch’è china al terreno,

e stringe

le mani ormai fredde

nei piccoli

rosa guantini;

e fermo

è il suo soffio nell’aria

e azzurro

il suo spicchio di cielo.

Rifugge

quel piccolo alato,

scompare

in nubi lontane;

rimane la statua,

scintilla confusa;

le brilla d’intorno

un velo

di sposa.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=519810