He wasn't
Capitolo 3 : Incontri, proposte e finte Wronski
He wasn't what I wanted, what
I thought, no.
He wouldn't even open up the
door.
He never made me feel like I
was special.
He isn't really what I'm
looking for.
He wasn't what I wanted, what
I thought, no.
He wouldn't even open up the
door.
He never made me feel like I
was special.
(Avril Lavigne - He Wasn't)
Porskoff? Manovra di Porskoff?
Cioè, cosa me ne dovrebbe fregare della Manovra
di Porskoff?!?
Ma queste
sono sottigliezze che purtroppo Viktor Krum non riesce a cogliere.
Siamo qui, in questo lussuossimo ristorante di
Londra, anzi per essere precisi il più lussuoso ed elegante ristorante della
città. E' da circa un'ora che mi chiedo come mai mi abbia portata in un posto
del genere.
Chissà...
Comunque, la cosa si sta facendo piuttosto
noiosa, dopo aver accantonato la faccenda della Bibbia, Viktor si sta dedicando
alla elencazione, completa di descrizione, di tutte le mosse speciali del
Quidditch, e sinceramente dopo la Finta Wronski, Parkin's Pincer, Reverse Pass
e la Formazione a Testadifalco, il mio povero cervellino non riesce più a
connettere, il che è male, visto che io sono abituata a tenre sotto controllo
ogni situazione che mi capiti davanti....va bene: quasi tutte le
situazioni.
Abbiamo già finito di mangiare da un bel pezzo:
aragosta per Viktor e branzino per me, sarebbe tutto perfetto se non fosse per
il fatto che io odio il pesce. Ma il poveretto mi ha portato qui e non potevo
deluderlo, quindi dopo aver ricacciato indietro un paio di conati di vomito,
sono qui a sorbirmi tutte (e quando dico tutte, intendo tutte) le tattiche di
gioco del Quidditch.
Che Dio mi aiuti! Anzi meglio che tenga Dio fuori
da questa storia altrimenti finisce male, visto l'ultimo approccio che ho avuto
con la religione.
Viktor sta ancora parlando, io ogni tanto
annuisco con la testa, dico qualche "si", "sul serio?",
"ma dai!", "davvero?" tanto per dargli l'idea di essere
attenta, ma come ho già detto non sono in grado di recepire alcuna
informazione, attualmente.
Chissà dove sono Harry e Ron...Si insomma mi ero
ripromessa di non pensare più a loro, ma ormai sono qui che mi annoio, magari
pensare un po' ai mei "migliori amici", mi farà sentire un po'
meglio. Se non sbaglio Harry sta tornando, nell'ultima lettera che mi ha
scritto ha detto che Ron si sarebbe trattenuto ancora un po'.
-Ehm, ehm-
Che suono orribile mi ricorda la Umbridge ogni
volta che lo sento, il che non è affatto piacevole.
Mi volto di scatto prima alla mia destra, a
sinistra per poi rendermi conto che il fautore di tale obbrobrioso suono è il
mio "tenero" accompagnatore fanatico del Quidditch.
-Hermione mi senti?- chiede sventolandomi una
mano davanti agli occhi.
-Certo, dimmi- rispondo sorridendo, se non altro
non parliamo più di quell'odioso sport.
-Ti devo dire una cosa importante- dice
abbassando un po' lo sguardo.
Ecco. Sto cominciando a sentirmi male. Questo non
va bene! Dopotutto è già la terza volta che esco con Viktor, dovrei essere
abituata alla sua presenza.
Lo esorto a parlare con un cenno della testa.
-Una cosa che hai detto l'altro giorno a casa tua
mi ha fatto riflettere-
Cosa!? Oh mio Dio! Stai a vedere che con la
fortuna che ho, a forza di parlargli di religione, spiriti santi e camminate
sulla acqua, Viktor si vuole fare prete!?
Il che non mi sconvolgerebbe più di tanto vista
la fortuna che ho con gli uomini.
Sono pronta a sentire la mia condanna alla
solitudine.
-Ho preso una decisione importante- continua lui.
Ecco lo sapevo, lo sapevo. Vuole prendere i voti,
si farà prete e a me non resterà nessuna consolazione.
Che rabbia!
Ma perchè faccio questo effetto agli uomini?
Accidenti!
Mi sono messa anche tutta in tiro stasera! Ho pure i tacchi!
Ma prima che possa rendermene conto Viktor ha
tirato fuori dalla tasca interna della sua elegante giacca blu una piccola
scatolina di velluto nero. Tutto ciò non preannuncia niente di buono. Le
budella mi si attorcigliano, la gola mi si secca, la vista si annebbia.
Ciò che vorrei fare di più in questo momento è
scappare lontano da tutto questo! Lo farei, ma visto che ho i tacchi non posso!
Che rabbia, ribadisco la futilità di queste scarpe.
-Hermione....- Viktor ha ripreso a parlare.
-Si...?-
-Mi vuoi sposare?-
Mi ghiaccio, mi manca il respiro. L'attenzione
dei presenti è focalizzata su di noi.
Io sto male, credo che...credo che vomiterò.
-Ehm scusa, Viktor, mi daresti un attimo? Devo
andare in bagno!-
E senza aspettare la sua risposta, corro verso la
toilette. "Corro" per modo di dire, vista la mi inesperienza con i
tacchi. Tutti mi guardano. Le guance in fiamme. Nella mia folle corsa verso il
fondo del locale, sento un soffio di vento gelido: qualcuno deve essere
entrato, e infatti sento la porta d'entrata chiudersi.
Ma non è questo il momento. Trovo i bagni e mi ci
fiondo dentro, sono bellissimi, come tutto il resto del locale, d'altronde. Mi
infilo nel primo cubicolo libero che trovo.
Ecco sono al sicuro. Cerco con calma di
riprendere fiato. Adesso che faccio? Io non voglio sposare Viktor! Non voglio
passare il resto della mia vita tra Manovre Testadifalco, e finte Porskoff o
che diavolo erano!
No no no no no no no no no no...Ok, basta.
Non risolverò niente continuando a negare, cosa
poi non si sa, comunque.
Adesso, siccome sono una donna adulta e
vaccinata, torno di là e con tutta la diplomazia che mi posso permettere dirò a
Viktor che non lo amo e che non posso sposarlo.
Ecco vado! Metto la mano sulla maniglia della
porta quando una voce fin troppo familiare mi giunge agli orecchi, come una
pungnalata al cuore.
-Tesoro ferm...- la voce dell'uomo è interrotta
da un rumore sospetto, ma che diavolo succede? Questa è la voce di....no, non è
possibile, non può essere....Eppure...
-E dai Ronnie qui non ci troverà nessuno!-
Ora sono più che sicura quella era la voce di Ron
e non oso immaginare di chi sia l'altra! Sicuramente di quella sgualdrinella di
cui Harry mi ha parlato "Fleur 2-La Vendetta".
E' chiaro che i due sono in atteggiamenti molto
intimi.
-Aspetta, controllo che nei bagni non ci sia
nessuno-
Non ci posso credere: Ron è qui dietro questa
porta, che sta....che orrore! Non voglio nemmeno sapere che cosa sta facendo.
Una cosa è certa, però. Non posso lasciarmi trovare qui dentro. Perciò salgo
sul water e mi accovaccio lì sopra, sperando che non si accorgano di nulla.
Dopo alcuni minuti di silenzio sento di nuovo la voce di lei.
-E' tutto ok, non c'è nessuno-
Si sente una piccola risata soffocata (Per quanto
mi riguarda, tutto ciò e peggio di un film dell'orrore).
Però sono curiosa. Voglio vedere com'è lei e se
si merita di avere il "mio" Ron. Perciò mi alzo in piedi, mentre quei
due cominciano a sospirare un po' troppo rumorosamente per i miei gusti. Meno
male! Sono abbastanza alta per vedere oltre la porta del bagno, in alto.
Appoggio le mani sulla cima della porta. E li vedo.
Sono praticamente distesi sui lavandini (che
schifo) e lei gli sta sbottonando la camicia. Non ci posso credere!Comunque
devo ammettere che lei è veramente carina, bionda, occhi azzurri, assomiglia
davvero a Fleur. Mi sporgo un po' di più: voglio vedere Ron...
Ma ad un certo punto perdo il controllo. Sento la
terra mancarmi sotto i piedi. Stringo la presa delle mani sulla cima della
porta, che per tutta risposta si spalanca, con me attaccata sopra. Sento lei
esclamare sorpresa, mentre Ron grida il mio nome.
Ecco adesso posso anche morire per la vergogna.
Ora lui sa che io stavo qui a spiare lui e....quella lì. Oh mamma! Devo trovare
un mondo per filarmela. Mollo la presa sulla porta e ricado per terra, mi volto
verso di loro e sfoggio un gran sorriso.
-Hermione?!- la voce di Ron rimbomba nel bagno.
-Ron! Ma che sorpresa! Non ti avevo visto!-
esclamo tentando di apparire almeno un po' stupita.
-Che stai facendo?- dice riabbottonandosi la
camicia alla bell'e meglio.
-Io? Io stavo.... controllando che le porte dei
bagni siano sicure, non si sa mai-
Ron mi guarda con un'espressione della serie
"Credi anche che me la beva?"
-Si insomma- aggiungo -Caramell vuole essere
sicuro che sia tutto a posto- continuo.
Poi ripensando a ciò che ho appena detto, mi
rendo conto di che cavolata sia! Che gliene fregherà mai a Caramell delle porte
dei bagni babbani?
Raccogliendo l'ultimo briciolo di dignità che mi
rimane...
-Bè piacere di averti rivisto- dico, per poi
uscire a tutta velocità dal bagno. Esco. Mi appoggio alla porta. Solo ora mi
rendo conto che era il bagno degli uomini. Proprio non riesco a combinarne una
giusta, oggi.
Adesso che sono un po' più calma, mi sento
davvero triste. Harry aveva ragione: è proprio bella, di certo non posso
competere con lei. Torno sconsolata verso il tavolo di Viktor, mentre rumori
sospetti provengono dal bagno.
-Che c'è?- mi chiede Viktor con aria preoccupata.
-Niente- dico sforzandomi di sorridere.
Non so che fare, ma una cosa è certa....
-Si- affermo.
-Si? Si che cosa?-
Mi chiedo come un uomo possa essere più stupido
di così. Mi chiedi di sposarti e dico "Si", tu non puoi rispondermi
con un "si, cosa?", no? Comunque stendiamo un velo pietoso.
-Si, ti sposerò-
Gli occhi di Viktor si illuminano, si alza, mi
abbraccia e quasi quasi si mette a piangere dalla felicità. E' un bravo ragazzo
in fondo.
Anch'io l'abbraccio, tentando di apparire un po'
felice, ma non ci riesco. Intanto gli altri iniziano ad applaudire...Adesso
vorrei proprio sotterrarmi. Che figura del cavolo!
Mi libero dalla presa di Viktor, quando mi
accorgo che Ron e "lei", stanno venendo verso di noi. La criminale
(lei) corre verso di noi, oddio adesso mi abbraccia o qualcosa di simile. Una
strana espressione è apparsa sul volto di Viktor e una sola parola esce dalle
sue labbra.
-Alyssa!- grida prima di abbracciare la biondina.
Questa è la bellissima ex di Viktor. Qui si va di
male in peggio. Ma che è un quadrato amoroso? Ron si limita a guardarmi con
aria assente, perchè lui non mi abbraccia?
Che domanda scema....
-Come stai?- chiede sorridente Alyssa al mio
futuro marito.
-Bene, tu?-
-Tutto ok- si volta verso di me -Carina la tua
amichetta-
Amichetta?
AMICHETTA!? Brutta picciona, schifosa, padella, sputacchio,
rospo bavoso tinto di biondo!
Io non sono la sua amichetta sono la sua futura
moglie!
-Mi chiamo Hermione, e sono la sua fidanzata-
dico, senza rendermene conto.
Alyssa mi guarda strana.
-In che senso?- mi chiede.
-Nel senso che ci sposeremo-
Vedo Ron ghiacciarsi, non ha ancora detto una
parola.
-Eh già- aggiunge Viktor.
-Bene- commenta fredda Alyssa. -Auguri allora.-
-Andiamo Viktor?- chiedo prendendolo
sottobraccio.
-Ok, ciao spero di rivederti presto!- dice il mio
"dolcissimo" fidanzato.
-Ciao-
Con quel semplice saluto lasciamo Ron e Lei soli.
Di certo se la prima impressione è quella che
conta, io e Alyssa non potremo mai essere amiche questo è poco ma sicuro.