rottame.

di SLAPPYplatypus
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Cosa ti stava succedendo?

Da un po' di tempo ti sentivi strano, come se non fossi più veramente tu. Come se quello che si rifletteva davanti allo specchio fosse una specie di corpo-ospite, dove era contenuta una creatura che non ti somigliava assolutamente. E sembrava quasi che quella creatura facesse del suo meglio per allontanare tutti coloro che ti erano vicini, facendoli inorridire.

Solo che non c'era nessuna creatura. Quello eri tu, punto.

Non sapevi cosa ti prendesse. Di colpo, iniziavi a lamentarti, su niente e tutto allo stesso tempo; come se tu fossi uno di quegli imbecilli melodrammatici, nevrotici fino all'osso. Quella era l'immagine che davi, e quella era l'immagine che non sentivi come tua. Che non avresti mai sentito come tua.

A volte si aggiungevano i brividi, come un freddo terremoto che ti travolgeva la schiena, arrivando fino a farti cadere. Altre volte la tua mente ti faceva degli scherzi, come se ti prendesse in giro facendoti immaginare cose assolutamente irreali. E tutto continuava a sommarsi, fino a farti pensare di poter cadere a pezzi da un momento all'altro. Beh, alla fine le alternative erano due. O eri paranoico, o eri solo drogato. Beh, più drogato del solito.

Adrienne era preoccupata per te, ti aveva trascinato da uno strizzacervelli, per fare analizzare i tuoi sogni. Non che la cosa fosse servita a molto, la sua brillante diagnosi, praticamente era stata "tu non scopi abbastanza". Eri anche andato da una puttana, che ti aveva detto di stare zitto, che la tua vita era una noia, che lei non era la tua psicoterapeuta e che la stavi trattristendo.

Quindi, tutto si era risolto con un gigantesco buco nell'acqua.

Potevi farcela da solo, in fondo. Chi poteva aiutarti meglio di te stesso? Chi poteva sapere di cosa avessi bisogno meglio di te? Dovevi solo mantenere il controllo, davanti agli altri, almeno. Dovevi afferrare quel fottuto controllo su te stesso che mancava, e tenertelo stretto. Finchè fossi stato davanti agli altri.

Senza altre persone, potevi scatenare liberamente il tuo inferno, in fondo.





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