Avviso
che questa fic è stato praticamente un autentico
esperimento,per me XD
E'
la prima che scrivo su Alessandro,e soprattutto è la prima
volta che uso uno stile di scrittura del genere,così veloce
e frenetico: aver appena finito di leggere Baricco mi ha influenzata
molto,e per il ritmo della storia mi sembrava piuttosto
appropriato,anche se non voglio certo paragonarmi a lui v.v
AnyWay
questa fic è stata un parto,ma siccome è un bimbo
che le è piaciuto tanto,la dedico alla mia Vav.
Il
mio Efestione. ♥
Panico.
Morte.
Morte,Morte,Morte,colei che guida
tutto,colei controlla gli
uomini,colei che attende tutti.
Colei che sta aspettando lui,in
questo preciso istante.
Colei che,forse non lo sa,ma
l’ha già ucciso;involontariamente
o no,l’ha già fatto qualche mese prima.
Il giorno in cui ha portato via
Efestione.
Alessandro ansima,ansima forte,fatica
a respirare.
La Fine è vicina,lo
sa,sente la morsa sullo stomaco,la sente
ridere nella sua testa
–una voce di
donna,pazza,folle,gli ricorda quella di sua
madre- risata che farebbe ridere anche lui,istericamente,se
ne avesse la
forza –e invece lo fa solo tremare di più,gli
occhi sempre più sbarrati.
Gli importa di morire?
Ha paura di morire?
The fear of Death drives all
men,Hephaistion.
Gli sembra passato un secolo,da
quella conversazione; lui ed
Efestione erano così forti,così giovani,sapevano
davvero cosa volesse dire aver
paura?
Paura della
Morte,poi?
In fondo,Alessandro si sentiva un
po’ invincibile. Non era
arrogante,non era altezzoso –ma era sicuro di
sé,sicuro di avere gli Dèi dalla
propria,sicuro delle sue capacità,sicuro che il Fato avesse
in serbo per lui
grandi cose.
Ed Efestione prendeva un
po’ di quella sicurezza e la faceva
sua,nelle notti bollenti e infinite. Non poteva non farlo.
E Alessandro stesso gliela donava,in
quelle notti torride e
splendenti,quando accarezzava il corpo del compagno come se lui fosse la sua unica divinità,quando
beveva dalle sue labbra tutto quello che aveva bisogno di sentire. Non poteva non farlo.
Questo era ciò che
intendeva Aristotele parlando di scambio di
conoscenza tra due uomini?
Piange,Alessandro,o almeno sente che
vorrebbe farlo,dentro
di lui sa che lo sta facendo,ma non
riesce a sentire il suo corpo,non riesce a capire se davvero
l’umido che sente
sulla faccia sia sudore o siano lacrime,
sono salati entrambi,in
effetti,Alessandro tirerebbe fuori
la lingua per accertarsene ma non ce la fa,può solo
ansimare,ansimare ancora,e
cercare di voltare lo sguardo intorno,dove –lo
sa- ci sono i suoi cosiddetti amici,coloro
che sono sempre stati al suo fianco ma
ah,Dèi,chissà quanti di loro hanno desiderato
ammazzarmi,nei loro sogni,nei
loro pensieri ed ora sono tutti lì a guardarlo
morire.
I sensi di Alessandro sono
annebbiati,ode qualcuno piangere
come se fosse distante chilometri ,qualcuno
piange per me? ,cerca di voltarsi,sente il grido di una donna
di nuovo
la Fine?
Una domanda lontana,Alessandro
a chi affidi il Regno? Alessandro ti prego diccelo
Tolomeo
Alessandro
è
importante
Tolomeo,perché mi parli
da così distante?
Non sei accanto a
me,vero?
Ti sentirei più
chiaramente se tu fossi al mio fianco,vero?
Vero?
Alessandro,ti
prego
Perché continui a
invocare il mio nome,Tolomeo?
Sono forse diventato
davvero un Dio?
Alessandro ride,internamente;
esternamente il suo corpo è percosso
da singulti più violenti,lo sguardo assume una luce
più folle,i generali
mormorano e si guardano,Tolomeo rabbrividisce ma deve continuare
Alessandro,devi
designare il tuo erede
Erede?
Tolomeo,l’erede è la
stessa persona a cui avrei affidato la mia vita,
e questa persona non
c’è
più.
Ti preghiamo
Voi non meritate nulla!
NULLA!
Voi lo odiavate!
Alessandro si agita,lo sguardo sempre
più pazzo,che si muove
velocemente su ognuno di loro senza vederli veramente;
poi si sposta sulla statua che ritrae
Efestione,e i suoi
occhi finalmente si immobilizzano -diventano
un po’ più umani- mentre il respiro
continua,affannoso,inesorabile,e
Tolomeo
capisce
e gli si stringe il cuore,nel vedere
quell’uomo
grandioso,caduto per la perdita di un altro uomo,il solo a cui
è ancora in
grado di pensare,in fin di vita,il solo a
cui l’avrebbe donata,la Vita,il solo per cui
riesce a pensare di poterla abbandonare tranquillamente.
Amato ed
odiato,Efestione,sempre!
Per quella sua bellezza
che sconvolgeva gli Dèi stessi,
per la sua intelligenza
e astuzia,
per la sua dolcezza e
la sua determinazione,
perché
era amato
sopra
ogni
altro
da
me.
Chi
altri,Alessandro,chi?
Chi altri?!
Continua ad ansimare,Alessandro
–chi altri?!- ora si
dimena con più energia,come se desiderasse
colpire qualcosa –chi altri?!- la
luce nello sguardo folle assume una sfumatura crudele –chi altri tra di voi?!-
dalla
gola escono suoni strozzati,Tolomeo si allontana un
po’,Bagoas ritira la mano
che tiene il panno con cui sta asciugando la fronte di
Alessandro,bisbiglia
Mio Re…
Ed Alessandro,non si sa come,riesce
davvero a trovare una
forza necessaria a fare un accenno di risata,che ghiaccia il sangue
nelle vene
dei presenti,Bagoas lascia cadere il panno,gesto inusuale per
lui,così attento
e meticoloso e freddo e senza emozioni
Bagoas,Bagoas…
Mio piccolo Bagoas,
ti dispiace per me?
Piangerai,quando io
morirò?
O ti arrabbierai,perché
Malgrado tutto
Non sei mai stato
veramente in grado
Di competere
Per il mio amore
Con -
Alessandro emette un suono
straziante,cerca di respirare
ancora,ma è sempre più difficile,sempre di
più,gli occhi ruotano
all’indietro,trema,per colpa di questa dannata febbre che non
gli dà tregua –febbre,davvero
è febbre? Non sa,è una
malattia naturale,o l’ha indotta qualcuno
avvelenandolo?
Non lo sa Alessandro,non lo sa,dalla
morte di Efestione non
ha saputo,non ha pensato più a niente,solo qualche parola
ogni tanto
Aspettami
Pensieri confusi,voti fatti agli
Dèi
Sto arrivando
Parole dette meccanicamente ai
generali,per mandare avanti l’Impero,senza
pensarci davvero
Dimmi che sarai
lì
Quando
arriverò
E ora non riesce nemmeno a dire una
parola,la parola che
dovrebbe designare il suo erede
Amore mio…
E poi,a chi dovrebbe lasciare,tutti
suoi territori?
Come potrebbe scegliere una persona
soltanto?
Nessuno merita ciò.
Divideteveli!
vorrebbe
sussurrare,ci prova una volta,esce fuori un rantolo,ci prova una
seconda,un
sussurro spezzato,avanti Alessandro
avanti!,la terza volta riesce ad emettere qualcosa e tutti
zittiscono,la
quarta va un po’ meglio,non sa se l’hanno capito ma
non gli interessa,non ha
più forze da dedicar loro.
Alessandro!!
Tuo
figlio,resisti!!
Rossane?
Povero,povero figlio mio…
cresciuto nel ventre di una
strega,esattamente come me…
E povera Rossane,divenuta strega a
causa di un uomo che non
ha mai potuto definire come suo…
Hai mai
notato,Alessandro
Che tutte le persone
da te amate
Hanno avuto un amaro
destino?
Alessandro geme,colpito da questo
pensiero improvviso,
tuo padre,il Re Filippo
tua madre,la Regina
Olimpiade,
questa povera
donna,Rossane,
e il figlio che porta
in grembo
e non dimentichiamoci
infine
la voce che sussurra nella sua testa
questo crudele elenco è
così maligna
della persona da te più
amata,
e guarda caso quella
che hai fatto soffrire di più…
con il poco fiato che ha nei polmoni
Alessandro cerca di
urlare –è folle-
vede solo nero
attorno a sé –sprofonda
nella pazzia- non
vuole lasciare che la voce formuli quella parola,quel nome –è uno spettacolo spaventoso-
sarà
davvero il suo colpo di grazia,non può pensarci –ed invece è proprio così- NO!
-la
persona che hai amato di più l’hai uccisa tu- BASTA!
è…
No,ti prego,no
Efestione.
Alessandro geme come se
l’avessero pugnalato,serra gli occhi
e mille luci esplodono nelle sue palpebre,poi solo un bianco
accecante,un
bianco bello come un sorriso,come il suo sorriso
Efestione…
Alessandro…
Questa è la sua voce?
E’ davvero la sua voce?
Efestione,io…
Sssh…ti
sto
aspettando,amore mio…
Sto per mantenere la
promessa,sto per raggiungerti…
Lo so. E io
ti sto
aspettando,
Alessandro apre un
attimo gli occhi,anche se l’affanno rischia di accecarlo,
trova subito ciò che
cerca
mio…
gli occhi di quella
statua,totalmente inespressivi rispetto a quelli reali,
ma non gli interessa,devono
essere l’ultima cosa che vedrà,
tanto quelli reali li
raggiungerà
esattamente
…Alessandro.
in questo momento.
Finita
^^
Fatemi
sapere come vi è sembrata,per me è molto
importante ♥
Grazie
per essere arrivati fin qui,
Ilaria.
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