Una fiction nata di getto
grazie ad Orihime Inoue che mi ha fornito un immagine stupenda di
questa coppia. Kamisama ultimamente sto amando Prussia e Sacro Romano
Impero, anche per colpa sua! XD
Piccoli appunti prima di
leggere.
All'epoca la Prussia,
fondata da un gruppo di preti che erano anche dei combattenti, era
chiamata Ordine Teutonico, e Prussia era solamente il territorio su
cui vi era stata fondata.
Prima di allora esisteva
già l'Impero Germanico, ma nessuno ancora lo chiamava Sacro
Romano Impero. Il giorno in cui venne chiamato per la prima volta
così per me è il giorno della nascita di Sacro Romano
Impero.
-Titolo:
Fratello mio
-
Personaggi:
Prussia (Gilbert Weillschmidt), Sacro Romano Impero - Genere:
Sentimentale, Arancione - Rating:
Verde -
Avvertimenti:
What if? One shot
-Note:
Partecipa
all'One Hundred Prompt Project col Prompt 62 Nascita
-Made by Orihime Inoue-
Fratello
Mio
1254:
Per la prima volta l'impero tedesco viene denominato Sacro Romano
Impero Germanico
Gilbert
era un ragazzo che amava dar di spada. Nonostante fosse nato da poco
tempo per soddisfare le esigenze di alcuni preti fanatici del
combattimento era cresciuto in fretta robusto e forte, e
all'apparente età di tredici anni sapeva gia reggere la spada
e combattere.
Ma,
nonostante le continue battaglie a cui era sottoposto l'Ordine
Teutonico non perdeva mai l'occasione di giocare con Ungheria.
Era
sempre lei a cercarlo per dare di spada con due pezzi di legno
sfidandolo sempre, e lui ogni volta che vinceva -perchè era
ovvio, il meraviglioso Gilbert vinceva sempre- ne approfittava
per rinfacciarle che non sarebbe mai diventata un uomo, con l'unico
risultato di farla piangere.
Anche
quel giorno lui ed Eliza stavano giocando alla guerra, architettando
vere e proprie imboscate nei boschi e assalti a regola d'arte.
Stava
a Gilbert quella volta nascondersi per poi colpire l'ungherese di
sorpresa.
Correva
a perdifiato tra i cespugli ignorando ogni ramo che gli frustava il
volto al suo passaggio incurante del dolore. Conosceva quel bosco, e
sapeva che c'era una radura perfetta dove potersi nascondere sugli
alberi e saltarle addosso non appena fosse stata sotto tiro.
La
sua euforica corsa che sapeva di vittoria prestabilita venne però
interrotta.
Al
centro esatto della radura c'era un bambino dai capelli dorati e gli
enormi occhioni blu, col viso crucciato e lo sguardo spaesato.
Non
seppe perchè, ma Prussia in cuor suo sapeva che quel bambino
di circa cinque anni era in realtà una Nazione appena nata.
Forse lo intuiva perchè anche lui era una Nazione in fondo.
Ebbe una strana sensazione a proposito... una piacevole
sensazione.
“Ehi
mocciosetto! Come ti chiami?” sbottò minaccioso vedendo
il ragazzino girarsi verso di lui. Era pur sempre entrato -o nato-
nel suo territorio senza permesso.
“Il
mio nome è Sacrum Romanum Imperium Nationis Germanicae”
Gilbert
rimase basito da quella lingua che conosceva a malapena, e solamente
perchè quei preti clericali che lo avevano allevato lo
parlavano ogni santo giorno nelle loro messe.
“Sono
nato per essere migliore dell'Impero Romano. Però...” il
bambino, per essere tale, aveva una voce bassa e timida anche se
cercava di dimostrarsi più grande di quello che non fosse. “Ti
sei perso eh?” lo riprese canzonatorio, ricevendo in risposta
un calcio negli stinchi.
Ripresosi
dall'iniziale dolore Weillschmitd sorrise al nuovo venuto. Gli
piaceva il suo caratterino, forse perchè gli ricordava un po'
il suo.
“Vieni
con me, piccoletto!” gli disse porgendogli la mano, che
inizialmente l'Impero non strinse. “Sarai il mio fratellino,
che ne dici?” in fondo, pensò, aveva sempre desiderato
avere un meraviglioso fratellino minore con cui allearsi
contro Ungheria da poter crescere come più gli pareva.
Timidamente
il bambino prese la mano del ragazzo e, insieme a lui, cominciò
a camminare lentamente verso la direzione da cui era arrivato.
“Ti
ci vuole un altro nome però, un po' più semplice. Che
ne dici di Heiliges Römisches Reich?”
“Sacro
Romano Impero... va bene”
“O
se preferisci posso sempre chiamarti Ludwig fratellino! Ho sempre
sognato avere un fratello di nome Ludwig!”
Nuovo
calcio negli stinchi che lo piegò dal dolore.
A
ripensarci, non era poi così entusiasmante avere un
fratellino.
“Tu
come ti chiami?”
“Ordine
Teutonico, o se preferisci Prussia, o meglio ancora Gilbert, o meglio
ancora! Il magnifico
Gilbert!”
“...
preferisco Fratellone” rispose sommessamente Sacro Romano Impero aggrappandosi ai pantaloni dell'Ordine Teutonico in una sorta di abbraccio
No.
era davvero bello avere un fratello.
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