A,B,C ...Bill di M_Lucry_J (/viewuser.php?uid=77742)
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CONTINUA ABC SESTO CAP!
Ringrazio:
niky94:
Ihihi
allora posso stare tranquilla se mi dai questa risposta ^^ Davvero?
Bhe, sono davvero entusiasta che sia di tuo gradimento! Grazie
infinitamente e non ti preoccupare proprio; anzi non sei per nulla un
danno ma solo un piacere! Baci e alla prossimaaa! <3
Star_In
The Night14: Las botalas? XD Grazie mille
carissima; che bello ti piace! Wow Milano? Eh,
purtroppo siamo un pò lontane... Ma per fortuna questo sito ci permette
di essere sempre in contatto,no? ^^ Scusa per il ritardo ed ecco a te
il sesto cap! <3
Nika695:
Certo la tua riflessione è saggia ma piano piano rivelerò
tutte i dettagli e le verità! L'importante che tu sia ben attenta a
leggere i cap, così lo scoprirai ;-) Bello,eh? Un piccolo colpo di
scena xD Non sarebbe una novità che Tom inizia a provare con Ste; ma
questo lo scopriremo in seguito! Ancora devo valutare se è il caso o
meno di creare casino! Grazie mille e a presto caraaa!
saretta_saretta88:
Ahaha XD Bhe, ancora sto in fase di "articolazione" ci
sono ancora tante cose da aggiustare e da cambiare :-D
Baci e... Tieni botta? XD
Fe_Alternative:
Certo,
grazie, senza di quelli la storia non potrebbe prendere piega,non
trovi? :-D Si,infatti, chissà cosa centrà l'ex della nostra
protagonista! Ahaha, mi fa piacere che tu abbia capito già che
intenzioni ho! :-P Grazie mille e continua a seguirmi! <3 Kiss
"è passato un anno esatto... E non sei tornato" dissi a voce strozzata.
Avvertivo quel fastidioso nodo in gola, ma non volevo piangere.
Ma lottare contro la
propria volontà, è sempre stata una battaglia persa fin dall' inizio.
Fu per questo che bastarono pochi pensieri a favorire un pianto,
silenzioso.
Intanto con le gambe strette al petto, la mia mente e le lacrime
facevano sempre più confusione...
Ma cosa
centra,adesso, quel Bill?
Questa domanda bombardava nella mia mente e lo faceva
ripetutamente,dato,che non riuscivo a trovare un responso razionale...
La
situazione diveniva sempre più irrecuperabile e mediamente critica; fu
per questo che lanciai il cuscino sulla parete immacolata e poi, con un
lieve tonfo, si posò a terra.
-Che nervi!- gridai mentalmente.
Le lacrime, inoltre, non erano intenzionate a smettere; notai,però, che
di colpo la sonnolenza si faceva sentire.
Mi
strinsi di più nel giubbino che avevo ancora a dosso e chiusi
fortemente le palpebre; volevo dimenticare, solo questo avrei chiesto.
Essere per sempre inconsapevole dei ricordi più repellenti della nostra
vita.
Eliminarli con un gesto secco e deciso e sorridere senza problemi al
davanti.
Tutto questo nel 2010 è ancora definito: impossibile.
Strinsi
ancor di più gli occhi e per un momento il mio desiderio fu
esaudito;almeno per qualche ora ero scollegata dalla realtà, per un
momento avrei dimenticato.
[...]
Just
freak out, let it go
I'm
gonna live my life
I
can't ever run and hide
I
won't compramise
Cause
I'll never know
I'm
gonna close my eyes
I
can't watch the time go by
I
won't keep it inside
Freak
out, let it go
Just
freak out, let it go
Sentì la voce piacevole di una ragazza che cantava; magari stavo ancora
sognando o forse....
Quel oggetto a forma rettangolare appeso al muro, era rimasto acceso.
Il canale era sintonizzato su MTV, il canale della musica
internazionale.
La biondina che non avevo riconosciuto era la famosa Avril Lavigne;
trasmettevano una sua vecchia song Freak Out.
Mi stropicciai gli occhi e cercai di stendere per bene le orecchie
affinchè capissi il significato della canzone:
Vivrò la mia vita
Non posso mica
sempre correre e nascondermi
Non scenderò verso
delle scuse perchè non saprò mai
Chiuderò gli occhi
Non posso restare a
guardare il tempo che passa
Non mi terrò tutto
dentro
Sballata lasciami
perdere Sono sballata lasciami stare
Sbarrai gli occhi.
-Ma dico io una canzone più idonea al momento stante, no?- pensai
furiosa.
Sembrava che il mondo fosse accercchiato alla sottoscritta; cosa
alquanto improbabile.
Dovevo solo accertarmi che era una stupida "coincidenza", se così si
vuole definire.
Portai lo sguardo sull'orologio al polso, anche per distogliere quei
pensieri.
Sapevo perfettamente che quello stato di scollegamento dalla realtà non
sarebbe durato a lungo,per sfortuna.
Tirai un sospiro e mi concentrai sulle lancette.
20.50
Lo riguardai nuovamente e poi feci un urlo di esasperazione.
-Alle 21.00 ho la visita con Bill!- pensai
Al momento ,però, quando pensai il suo nome, ebbi una fitta allo
stomaco.
Ero incredula; com'era possibile che costui mi facesse tale effetto?
Una favolosa domanda che si metteva in fila alle "domande senza
risposta".
Mi affrettai a prendere la borsa e la cartella del mio paziente e mi
precipitai fuori la porta.
[...]
Mi
ritrovai nel corridoio immacolato a correre per la seconda volta, ma
adesso non ero intenta a sfuggire da qualcosa ma bensì rincorrevo quel
qualcosa.
Mi precipitai nella camera del paziente, per lo più senza camice.
Ma a mia sorpresa il letto era vuoto con il lenzuolo completamente
disfatto...
Rimasi interdetta.
Di nuovo ebbi quella sensazione di panico,improvvisa e priva di senso
logico.
Perchè mi spaventavo a tal punto?
Lo cercai prima con lo sgaurdo e poi presi a muovermi nei dintorni; ma
nulla.
Fu per questo che decisi allora di chiamarlo per nome:
"Bill, ci sei? Sono Stephanie!"dissi incerta.
Silenzio assoluto.
"Bill?! Bill? Bill!" gridai.
Ero patetica e completamente ridicola.
Continuai la mia ricerca disperata e decisi, a questo punto, di
chiedere un pò a Katie.
Mal nel momento che spinsi la maniglia la porta a fianco si aprii; a
mia sorpresa era Bill.
Lo guardai come se avessi ricevuto un trofeo, o come se mio padre mi
avesse comperato una nuova bambola.
E lui mi sorrise, semplicemente.
E io sorrisi, come una deficiente.
Lo scrutai meglio e notai la sua notevole altezza che fino ad ora non
avevo visto.
Contai che superasse sicuramente il metro e ottanta.
E guardando più in basso notai che era nudo, se non fosse per quel
pezzo di tessuto che gli copriva le parti intime...
Mi sentii un'attimo le gote infiammarsi; chinai la testa.
-Oddio... Cosa sto facendo?!- pensai imbarazzata dalle mie reazioni
incontrollate.
Il mio sguardo era fisso sul pavimento dove scendevano piccole
goccioline d'acqua.
E vidi anche che i suoi piedi avanzarono vicino a me.
Avvertii,pur non vedendo, che il mio viso era ancora più maledettamente
rosso!
Mi sentii un 'indice alzarmi il mento; contringendomi,a questo punto ad
alzare il capo.
Ed ecco i suoi occhi riflessi nei miei: marrone contro blu.
Fantastico contrasto.
Mi sorrise come sempre e alzò dapprima la mano, in segno di saluto, e
poi si avvicinò ancor di più per schioccarmi un bacio.
Sulla guancia, già sull'orlo di una possibile evaporazione per eccesso
di calore.
Intanto il mio sguardò si spostò anche sul suo corpo; notai che aveva
ben 2 tatuaggi.
Una stella sul fianco e una lunga scritta indecifrabile che prendeva
tutto il tronco laterale.
Il suo fisico era magro e ben proporzionato; magari aveva solo bisogno
di qualche chilo un più.
Non era proprio il mio ideale di ragazzo; preferivo una massa di
muscoli e magari quel colorito scuro da californiano.
Un pò come Adam...
-Maledetto! Non ti devo pensare!- pensava la mia stupida mente.
Ma nonostante ciò, mi rendevo conto che mi piaceva...E non poco!
"Accidenti, sei un ragazzo di notevole altezza! Mi superi di gran
lunga..." dissi sbalordita.
Intanto io aspettavo una risposta,che non arrivò.
Ma,infatti, dimenticai che Bill non aveva ancora la possibilità di
parlare.
Fu per questo che mi rispose con un ennesimo sorriso, alzando
semplicemente le spalle.
"Bhe, torno fra 15 minuti dato che...penso che debba vestirti" dissi
con una punta d'imbarazzo.
A queste mie parole lui si tolse direttamente sotto i miei occhi quel
asciugamano.
Mi aspettavo di vederlo,ora, privo di indumenti; ed invece portava i
suoi boxer rigorosamente neri.
Mi prese la mano e mi fece segno di sederemi e quindi, a mia
intuizione, di non andarmene.
Risi.
Prese dal cassettone una tuta nera con strisce bianche laterali e se la
mise ,senza problemi, dinanzi a me.
Fu in quel momento che mi alzai io, e lo condussi a sedersi sul bordo
del letto.
"Adesso facciamo un controllo alla tua bella gola, ok?" domandai
iniziando a prendere gli strumenti dalla tasca.
Annuì semplicemente.
"Apri la bocca,Bill" gli ordinai.
Visionai per bene la gola con la stecca di legno e vidi che le cose
procedevao benone.
"Andiamo bene,per fortuna. Abbiamo finito." gli dissi felice.
Stavo per estrarre la stecca ma lui la bloccò con i denti perfettamente
bianchi.
Risi.
Intuii che aveva voglia di giocare; così addentai anche io la stecca di
legno e la tirai.
Era uno stupido divertimento che poteva essere assimilato al tiro alla
fune, se così si vuole ipotizzare.
Ognuno di noi faceva forza ma alla fine quell'oggetto cadde
rumorosamente a terra.
Ci guardammo un istante negli occhi e poi scoppiammo a ridere; la sua
risata era, per lo più anomala, dato che era silenziosa non potendo
emettere suono.
Nonostante il suo sorriso spalancato, mi permetteva di intuire che si
stesse divertendo.
Però in poco tempo, regnò nuovamente il silenzio e ciò mi portò a
dirgli qualcosa:
"Bhe...Adesso tolgo il disturbo. Buonanotte Bill" e feci per dargli un
semplice bacio sulla guancia
Ma il
suo inaspettato gesto mi trattenne ancora un pò...
P.s
Scusate il ritardo! :-S
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