Figlio mio,
fatti valere!!
One shot
James e
Lily assistono ad un momento “glorioso” della vita di Harry.
( Glorioso? Sì, sì…come no! )
“ E’ colpa tua, sai?Ancora con questa smania di essere
perfettamente in ordine! Adesso siamo arrivati in ritardo! ”
“ Ma siamo arrivati, adesso smettila che voglio sentire cosa
si dicono! ”
“ Mhm…”
“ Ehm… ti va un caffè? ”
propose Cho, esitante, mentre la pioggia cadeva
forte.
“ Certo “ rispose Harry
guardandosi intorno. “ Ma dove? ”
“ Oh, c’è un posto molto carino più avanti. Non sei
mai stato da Madama Piediburro? ” disse allegramente Cho, guidandolo in una stradina laterale verso una sala da
tè che Harry non aveva mai notato.
“ Ma guarda dove si lascia portare! ”
“ James…”
“ Ma cosa
sono questi…cosi dorati, che volano e spargono ‘ste
cose?! ”
“ James…ho detto piantala! ”
Era un piccolo posto affollato e caldo, dove tutto
sembrava adorno di fiocchi e trine. A Harry ricordò
spiacevolmente l’ufficio della Umbridge.
“ Carino, no? ” chiese Cho,
deliziata.
“ Tutti gli
aggettivi mi vengono in mente, fuorché carino! ”
“ Sst! ”
“ Ehm…sì ” mentì Harry.
“ Guarda, l’ha decorato per S.Valentino! ” esclamò Cho,
indicando una quantità di putti d’oro che fluttuavano sopra i tavolini tondi e
di tanto in tanto scagliavano una manciata di
coriandoli rosa sugli avventori.
“ Aaah…” disse Harry.
“ Ecco,
appunto. Almeno lui ragiona! ”
“ Non capisci
l’importanza di certe cose per noi ragazze! ”
“ E ne vado fiero! ”
Si sedettero all’unico tavolo libero, vicino alla
finestra appannata. Roger Davies,
il Capitano della squadra di Quidditch di Corvonero, era seduto a mezzo
metro da loro con una graziosa ragazza bionda. Si tenevano per mano. La scena
mise Harry a disagio, soprattutto
quando, guardandosi attorno, notò che in sala c’erano solo coppie, e
tutte si tenevano per mano.
Forse Cho si aspettava che
anche lui la tenesse per mano.
“ Be', Harry…cosa ti costerebbe farla felice? In fondo lo vuoi
anche tu…”
“ Lily, cosa
stai dicendo? Gli sta usando violenza! Questa è stata una carognata bell’e buona! ”
“ Harry ha accettato, e comunque la
cosa non lo ucciderà di certo! ”
“ Che cosa vi porto, cari? ”
chiese Madama Piediburro, una donna massiccia con un
lucente chignon nero, passando con gran difficoltà fra
il loro tavolo e quello di Roger Davies.
“ Dì la verità, assaggi un po’ troppo spesso le torte che
prepari! ”
“ James Potter, smettila
immediatamente! ”
“ Due caffè ” rispose Cho.
Nel frattempo, Roger Davies e la sua ragazza presero a
baciarsi sopra la zuccheriera. Harry avrebbe
preferito che non lo facessero; sentiva che Davies
stava fissando un livello con il quale Cho si sarebbe
aspettata di vederlo competere.
Si sentì avvampare e cercò di guardare fuori, ma la
finestra era così appannata che non si vedeva nulla.
Per rimandare il momento in cui avrebbe dovuto
voltarsi verso Cho, prese a fissare il soffitto come
per studiare i dipinti, e ricevette una manciata di
coriandoli in piena faccia dal loro putto sospeso a mezz’aria.
“ Ehi, tu,
smettila immediatamente di distrarre mio figlio! ” si indignò
Lily.
“ Smettila di
riempirlo di ridicoli coriandoli, più che altro! ”
Dopo qualche altro penoso minuto, Cho
nominò la Umbridge. Harry
si aggrappò all’argomento con sollievo e passarono qualche momento felice a insultarla, …
“ Oh, così si
fa, Harry…Vedi che non è poi così brutto? ”
“ Vuoi scherzare, è imbarazzante! Fatti valere, Harry!…Esci da questo posto, prima che… ” James si ritrovò la bocca tappata dalla mano elegante della
moglie.
…ma il soggetto era stato
ampiamente discusso durante le riunioni dell’ES, e non durò a lungo.
Ricadde il silenzio.
Harry era molto consapevole dei suoni umidi provenienti dal
tavolo accanto
“ Per forza, provenissero solo da un tavolo accanto…Sto per avere un
attacco di diabete! ”
“ In effetti, ancora per Harry e
questa ragazza non sarebbe il momento…” si lasciò sfuggire Lily.
“ A-ha! ” James inarcò un
sopracciglio, “ adesso la cosa non ti fa più tanto piacere! ”
“ Vedrai che Harry saprà tirarsi fuori dall’imbarazzo,
non sono preoccupata…”
“ Ehm…senti, ti va di venire con me ai Tre Manici di
Scopa all’ora di Pranzo? Hermione
Granger mi aspetta lì. ”
“ Adesso sono preoccupata…”
“ Perché? Ha evitato il bacio almeno per i prossimi minuti,
no? ”
“ Così l’ha
evitato anche per i prossimi secoli! Mai nominare un’altra persona di sesso
femminile al primo appuntamento. ”
“ Che sciocchezze, vedrai che…”
Cho inarcò le sopracciglia. “ Ti vedi con Hermione Granger? Oggi? ”
“ Sì, insomma, me l’ha chiesto lei, quindi pensavo di andarci. Mi vuoi accompagnare? Lei ha detto che faceva lo stesso, se venivi. ”
“ Ops…” fece James.
Lily aveva affondato il viso nelle mani.
“ Oh…be’…gentile da parte
sua. ”
Ma Cho non
sembrava affatto convinta che fosse gentile. Il suo tono era freddo e
all’improvviso parve piuttosto ostile.
“ E per
forza, figliolo…ti rendi conto dell’ errore che hai
fatto? ”
“ Ssst ” Questa volta fu James a
zittire la moglie. Cominciava a divertirsi.
“ Divertirti?
James, tuo figlio si sta…”
“ Andiamo,
non succederebbe il finimondo, mica deve per forza
diventare seriamente la sua ragazza! ”
“ Potrebbe
diventare il suo ultimo primo
appuntamento, se a scuola si spargesse la voce di quello che sta succedendo! ”
“ Sst, può ancora salvare la situazione! ”
Passò qualche altro minuto nel silenzio più totale; Harry bevevo il suo caffè così in fretta che avrebbe presto avuto
bisogno di un’altra tazza. Accanto a loro, Roger Davies e la sua ragazza sembravano
incollati per le labbra.
“ Non aver
paura, Harry…” disse James, “ per oggi sicuramente non ti chiederà più
nessun bacio! ”
La mano di Cho era sul
tavolo accanto al suo caffè e Harry
sentiva un impulso crescente che lo spingeva a prenderla.
Fallo e basta, si disse, pervaso da un misto di panico
ed eccitazione, allunga la mano e prendila.
“ Fallo e
basta…allunga la mano e prendila. ”
“ Ehm, James…forse non sarebbe la cosa ideale…”
“ Fidati,
Lily, può ancora riparare la situazione. ”
Straordinario, quanto stendere il braccio di venti
centimetri e toccarle la mano fosse più difficile che
afferrare un Boccino saettante nell’aria…
Ma non appena mosse la mano in avanti, Cho tolse la sua dal tavolo. Stava guardando con moderato
interesse Roger Davies che
baciava la sua ragazza.
“ Te ne sei
scelta una un po’ bastardella…ma con pazienza
potresti…”
“ Zitto, James. Questo momento è cruciale! Riprova, Harry…puoi ancora…”
“ Sai, mi aveva invitato ad uscire ” disse piano Cho. “ Un paio di settimane fa. Roger.
Ma io ho rifiutato. ”
“ Un po’…bastardella? Ma io quella la...”
“ Lily,
mantieni il controllo…”
Harry, che aveva afferrato la zuccheriera per giustificare
il suo gesto improvviso, non capì perché lei glielo raccontasse. Se voleva stare al tavolo accanto a farsi baciare con
trasporto da Roger Davies,
perché aveva accettato di uscire con lui?
“ Un giorno
lo capirai, Harry…Per ora sei
stato ancora troppo poco con le don…Aahaha, l’orecchio.
Lily, molla il mio orecchio! ”
Non disse nulla. Il loro putto lanciò un’altra manciata di coriandoli; alcuni caddero nel freddo residuo di
caffè che Harry stava per
bere.
“ Sono venuta qui con Cedric, l’hanno scorso “ mormorò Cho.
“ Eh, ma
allora è un vizio! ” esclamò James, cercando al contempo
di trattenere Lily, che stava per lanciarsi a dare una lezione soprannaturale
alla torturatrice del suo figliuolo.
Nel paio di secondi che gli ci vollero per registrare
le sue parole, Harry si sentì ghiacciare dentro. Non
riusciva a credere che lei volesse parlare di Cedric
in quel momento, circondati da coppie che si baciavano, con un putto che
galleggiava sopra le loro teste.
“ Cedric sarebbe…”
“ Sì, caro…”
“ Il Tassorosso che Voldemort ha
ucciso? ”
“ Proprio lui…”
James si risollevò
la mascella a fatica.
Lily guardò
in basso, verso l’espressione attonita di Harry: “ Lo
so, bimbo mio, sembra proprio un incubo. Non avrebbe dovuto nominarlo adesso. Fatti forza!
”
“ Lily, saprà sopravvivere, andiamo, non è mica un inetto! ”
Quando Cho parlò di nuovo, la sua
voce era piuttosto acuta. “ E’ un secolo che te lo voglio
chiedere…Cedric…lui ha…f-fatto il mio nome prima di
morire? ”
“ Potevi
aspettare qualche altro secolo! ” inveì Lily.
James raccolse di
nuovo la sua mascella. “ Ma questa…questa qui è andata
completamente! ”
Era l’ultimo argomento al mondo del quale Harry voleva discutere, e meno che mai con Cho. “ Ehm…no…” disse piano. “ Non…non ha avuto tempo di
dire nulla. ”
James alzò il
pugno in segno di vittoria: “ Oh, così si fa, Harry…Falle
capire che ti ha chiesto qualcosa di veramente idiota! Ha oltrepassato il limi…”
“ Ehm…allora…hai…vai a vedere
spesso il Quidditch durante le vacanze? Tieni per i Tornados, vero? ”
“ Epperò anche tu, figlio mio…Hai mai sentito la parola tatto? ”
Lily gemette.
La sua voce suonava falsamente brillante e allegra.
Con suo sommo orrore, gli occhi di Cho si stavano
riempiendo di lacrime, proprio come alla fine della riunione dell’ES prima di Natale.
“ Ah, perchè l'ha già fatta piangere? Cioè...è pure
recidivo? ”
“ Senti “ sussurrò Harry
disperato, chinandosi verso di lei perché gli altri non sentissero, “ non parliamo di Cedric, adesso…parliamo
d’altro. ” Ma evidentemente era la cosa sbagliata da
dire.
Lily si volse furente verso il marito.
“ Perché mi guardi così? Non gli ho mica detto io di essere
così insensibile! ”
“ Io credevo ” singhiozzò lei,
con le lacrime che cadevano sul tavolo, “ io credevo che tu a-avresti…capito!
Io ho bisogno di parlarne! Sono sicura che anche tu n-ne hai bisogno! Insomma,
tu eri lì, n-no? ”
“ Oddio…Harry, ti prego, dì la cosa giusta…”sussurrò
Lily, mentre James non osava aprire gli occhi e
guardare di sotto. Ma purtroppo udì lo stesso…
“ Ehm…io ne ho parlato “
sussurrò Harry, “ con Ron
ed Hermione, ma…”
“ Preparati a raccogliere tuo figlio con il cucchiaino…” dichiarò
tristemente James.
“ Oh, tu ne parli con Hermione Granger! ” urlò lei con
voce stridula, il volto bagnato di lacrime. Molte altre coppie smisero di
baciarsi per guardare. “ Ma non vuoi parlarne con me! F-forse è meglio se p-paghiamo e tu vai da Hermione Granger, visto che è
quello che vuoi! ”
Harry la fissò
esterrefatto, mentre lei si tamponava il viso umido con un tovagliolo ricamato.
“ Cho? ” disse
debolmente, augurandosi che Roger afferrasse di nuovo
la sua ragazza e ricominciasse a baciarla, così avrebbe
smesso di fissarli con occhi stralunati.
“ Vai via! ” esclamò Cho,
piangendo nel tovagliolo. “ Non capisco perché mi hai chiesto di uscire se
prendi appuntamenti con altre ragazze…quante altre ne vedi,
dopo Hermione? ”
“ Be’, Harry…io direi che puoi chiudere qui la cosa, prima di ritrovarti…”
“ Ma
non è così! ” rispose Harry, ed era tanto sollevato
per aver capito finalmente che cosa la turbava che…
“ Non
ridere…non ride…”
…rise,
“…Ecco, appunto…”
…, solo per rendersi conto, una frazione di secondo troppo tardi, che anche quello era
un errore.
Cho balzò in
piedi. La sala da tè era silenziosa e tutti li guardavano.
“ Ci vediamo, Harry
“ annunciò in tono melodrammatico, e tra lievi singhiozzi corse alla porta, l’aprì
e si precipitò fuori, nella pioggia battente.
“ Cho! ” esclamò Harry, ma la porta si era già richiusa
con un vezzoso tintinnio.
“ E i tuoi riflessi pronti da Cercatore…usarli anche giù dalla
scopa, no? ” borbottò Lily.
Nella sala regnava un silenzio totale. Gli
occhi di tutti erano puntati su Harry. Lui gettò un
galeone sul tavolo, si tolse i coriandoli rosa dai capelli e seguì Cho fuori. Pioveva forte e lei non si vedeva da nessuna
parte. Non capiva che cosa fosse successo…
“ Come, ancora non capisce? ” si disperò James.
“ Le donne! ” mormorò con rabbia, avviandosi
per la strada bagnata con le mani affondate in tasca. “ Perché
ha voluto parlare di Cedric, poi? Perché
tira sempre fuori un argomento che la trasforma in un annaffiatoio umano? ”
“ Tesoro…”
“ Sì, James? ”
“ Sei sicura che Lui abbia detto che non
possiamo dargli alcun aiuto? ”
“ Sì…”
“ Proprio nemmeno una briciola? ”
“ No, non possiamo! ”
“ E allora, quando Lui ti ha fatto scegliere il momento glorioso di
nostro figlio al quale assistere, non potevi decidere per una innocua, sicurissima
Consegna di Diploma?! ”
Fine.
Ok, potete lanciare i pomodori…Via!
Caillie