Al suo tempo

di Less_
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Pulsa.
Un battito.
Poi un altro.
Perché pulsa.
Sembra di gridare
sulle montagne russe.
Respira.
Poi ancora
esala un fiato
debole come se
non potesse
altro.
Magari vuole dormire.
Vuole dormire.
Ormai sì, è
chiaro che
vuole dormire.
Non gl'importa e
non serva che gli
importi.
Pulsa e respira e
vuole dormire come
quando
non sapeva
di pulsare
e respirare e
dormire.
Tempo che
non perdoni
che fai
vivere ancora
ancora ancora
mille vividi
sogni passati
pulsi respiri gemi
senza requie
senza sosta senza
volerci spiegare
cosa perché sogni
perché sogniamo noi tu che
non ci fermi quando
ci facciamo del male quando
ti sfioriamo lenti
come contropelo
perché non abbiamo più
quello che era nostro quello che
ci apparteneva di diritto che
non sappiamo chi ce l'abbia tolto.
Come respiri mozzi come quando
si piange e le lacrime
lente e il respiro veloce non si amano
come i ricordi che seppelliamo come
animali come quando
non serviva spiegarci niente perché bastava
respirare pulsare vivere morire senza
bisogno di capire il dolore
non sapevamo cos'era non faceva male
non come adesso che
quando ogni respiro cade
è come un coltello che non arriva mai al cuore che veloce rallenta
prima di un'arteria che si
ferma proprio dove fa più male
dove non passa mai
non passa finché
qualcuno non raccoglie il coltello e passa avanti
a raggiungere altri cuori
tu che non ci grazi mai
mai lasci che moriamo
non sai il perché non sai
come quando dove
sai che
vuoi altro tempo
ti bei del vento
corri gridi
pulsi respiri e gemi al mondo
ti bastava così quando
non eri niente
o non volevi che nessuno ti spiegasse cos'eri
lentamente torna la ragione
stringe il cuore stringe
forte così forte che sanguina ecco sei tu
sei tu col tuo coltello
bel dolore che non vai via
accompagnami là dove
dei miei giorni resterà una tomba dove
non contano neanche settanta cento coltelli

grazie Estel! ho scritto altre cose... se vuoi seguimi! baci




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