Pulsa. Un battito. Poi un altro. Perché pulsa. Sembra di gridare sulle montagne russe. Respira. Poi ancora esala un fiato debole come se non potesse altro. Magari vuole dormire. Vuole dormire. Ormai sì, è chiaro che vuole dormire. Non gl'importa e non serva che gli importi. Pulsa e respira e vuole dormire come quando non sapeva di pulsare e respirare e dormire. Tempo che non perdoni che fai vivere ancora ancora ancora mille vividi sogni passati pulsi respiri gemi senza requie senza sosta senza volerci spiegare cosa perché sogni perché sogniamo noi tu che non ci fermi quando ci facciamo del male quando ti sfioriamo lenti come contropelo perché non abbiamo più quello che era nostro quello che ci apparteneva di diritto che non sappiamo chi ce l'abbia tolto. Come respiri mozzi come quando si piange e le lacrime lente e il respiro veloce non si amano come i ricordi che seppelliamo come animali come quando non serviva spiegarci niente perché bastava respirare pulsare vivere morire senza bisogno di capire il dolore non sapevamo cos'era non faceva male non come adesso che quando ogni respiro cade è come un coltello che non arriva mai al cuore che veloce rallenta prima di un'arteria che si ferma proprio dove fa più male dove non passa mai non passa finché qualcuno non raccoglie il coltello e passa avanti a raggiungere altri cuori tu che non ci grazi mai mai lasci che moriamo non sai il perché non sai come quando dove sai che vuoi altro tempo ti bei del vento corri gridi pulsi respiri e gemi al mondo ti bastava così quando non eri niente o non volevi che nessuno ti spiegasse cos'eri lentamente torna la ragione stringe il cuore stringe forte così forte che sanguina ecco sei tu sei tu col tuo coltello bel dolore che non vai via accompagnami là dove dei miei giorni resterà una tomba dove non contano neanche settanta cento coltelli
grazie Estel! ho scritto altre cose... se vuoi seguimi! baci |