Colpevole

di CauchemarDelirant
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Non devono scoprirmi.
Respiro profondamente, cerco di rilassarmi: non devo far trapelare la mia colpevolezza.
Dopotutto, potrebbe essere stato chiunque dei presenti.
Siamo in sette, stipati in questo spazio angusto, con l'aria che si fa sempre più irrespirabile.
Cercano un colpevole, ognuno con la salda certezza della propria innocenza.
Sento scivolare del sudore sulla tempia. No, accidenti, non va bene affatto!
Tutti tacciono, ma la tensione si fa sentire, come un ottavo ospite di questa spiacevole riunione.
Un uomo alle mie spalle tossicchia. Non mi volto, ma sento il suo sguardo sulla nuca.
Maledizione.. Come può immaginare che sia io il colpevole?
Non ho forse l'aria più rispettabile di tutti voi in questo miserabile buco?
Non ha nessuna prova!

Respiro: devo calmarmi.
Certo nessuno può essersi accorto del mio disagio, lo so mascherare molto bene; sono l'avvocato migliore della Gramble&Lombard, so bluffare.
Ah ah! Sono un avvocato!
Qualcuno di voi ha davvero il fegato di dichiararmi colpevole? Dubito, dubito proprio.
Nuovamente sicuro di me, giro la testa fino a poter lanciare un'occhiata sprezzante ed accusatoria all'uomo dietro di me. I presenti mi notano, notano lo sguardo.
È fatta.
L'uomo che era sul punto di smascherarmi è diventato il colpevole.
Caro signor Capro Espiatorio, da Lei non me l'aspettavo proprio.

Un suono improvviso, come uno scampanellio, scioglie la tensione.
Le porte di questa specie di prigione si aprono.
I presenti respirano a pieni polmoni l'aria fresca della libertà.

Mai, mai più scoreggerò in un ascensore.




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