-Capitolo 1-
A Giorgia e Davide senza un
motivo preciso,
ma infondo oggi è il loro compleanno.
“Sana, vorrei presentarti il mio
ragazzo: Akito Hayama.
Akito, lei è Sana Kurata”
Sana era arrivata fin lì con uno dei
suoi più gradi sorrisi sul volto, felice di conoscere il ragazzo
della sua nuova amica, ma appena aveva incrociato i suoi occhi
dorati, ed appena aveva udito quel nome, la felicità sul suo viso
era sparita in pochi secondi.
Lo conosceva, diamine se lo conosceva
già; quello era il non più bambino che lei aveva conosciuto in
sesta elementare, e che impediva a tutta la classe di riuscire ad
tenere una lezione in modo tranquillo e pacifico. Lo ricordava con
una banda di seguaci che lo seguivano ovunque e non facevano altro
che ubbidire a tutti i suoi ordini, mentre lui si presentava in
classe con delle pistole giocattolo piene di vernice, e poi rimaneva
fermo ed in silenzio a guardare le ragazze e l'insegnante che
disperatamente cercavano di riportare l'ordine.
Non poteva dimenticare una faccia del
genere, no. Aveva odiato quel ragazzo con tutte le sue forze, prima
di trasferirsi a Los Angeles e dimenticare quello che era il suo
passato, che ora le veniva sbattuto violentemente in faccia.
Davanti ai suoi occhi, ora, si trovava
la versione ingrandita di quel bambino con cui lei aveva litigato
tante di quelle volte da perdere il conto, e che ora era diventato un
ragazzo che sì, non si poteva dire che non fosse bello, con i suoi
capelli dorati ed il fisico alto e slanciato, ma aveva uno sguardo
che sembrava passarti attraverso senza nemmeno vederti, totalmente
privo di emozioni.
Lui fece appena un segno con il capo
nella sua direzione, per dimostrare alla ragazza di aver capito, e si
girò nuovamente a parlare con quelli che sembravano i suoi amici.
Sana sentì su di sé lo sguardo
allarmato di Fuka, e si riscosse il più velocemente possibile dai
suoi pensieri, per tornare ad interpretare la parte dell'amica felice
e spensierata.
In men che non si dica il sorriso tornò
sul suo volto, e lei ringraziò mentalmente il suo lavoro d'attrice
che le permetteva di fingere tanto bene.
“E' un piacere conoscerti!”
Il volto di Fuka si rilassò, vedendo
l'amica tornare quella di sempre, ma nei suoi occhi c'era ancora un
velo di dubbio che la portava a chiedersi il perché di quella strana
reazione.
“Akito, oggi volevamo uscire insieme
ad Aya e Tsuyoshi, ti unisci a noi?”
La voce di Fuka era speranzosa, ma con
una nota di amarezza che sembrava avere ogni volta che parlava con il
suo ragazzo. Probabilmente si aspettava un rifiuto da parte sua;
infondo non parlava con Tsuyoshi da molto tempo, sebbene lui fosse
stato il suo migliore amico, ma ormai le ceneri del loro rapporto
sembravano seppellite sotto strati e strati di incomprensioni.
Akito si girò lentamente, osservando
prima Fuka e poi portando gli occhi su Sana.
La ricordava eccome, quella ragazzina
fastidiosa che l'aveva tormentato per quasi tutta la sesta
elementare, e che era costretto a rivedere ogni volta che si trovava
davanti ad uno dei suoi cartelloni pubblicitari. Dopotutto lei era
Sana Kurata, l'attrice più giovane e brava del nuovo millennio.
Si ricordava che si era trasferita
verso la metà dell'anno scolastico, con sua grande gioia, ed aveva
smesso finalmente di infastidirlo durante le lezioni, se così
potevano chiamarsi.
Continuava a squadrarla, quasi volesse
farle una completa radiografia, sotto lo sguardo insistente di Fuka e
quello imbarazzato ed innervosito della stessa attrice.
Un sorriso, che somigliava più ad un
ghigno, comparve sul suo volto.
“Ok, sarà un piacere”
Rispose senza staccarle gli occhi di
dosso, per poi girarsi con nonchalance ed avviarsi verso il retro
della scuola, seguito a ruota da quegli scagnozzi che si portava
sempre dietro, e sembravano essere la sua stessa ombra.
Una decina di minuti dopo Sana Kurata
si trovava seduta nell'ultimo banco della sua fila, quello più
vicino alla finestra, con Fuka come vicina di banco che disegnava
distrattamente sul suo quaderno di storia, senza ascoltare
minimamente l'insegnante che si approcciava ad iniziare
un'interessantissima lezione di cui nessuna delle due amiche
avrebbe saputo dire nemmeno l'argomento.
Lo sguardo di Sana era perso sulla
pagina del libro, del quale non riusciva a comprendere né le
informazioni né le singole parole, mentre la sua mente si trovava
indietro negli anni, rievocando momenti che lei credeva di aver ormai
seppellito in un remoto angolo della sua coscienza.
Una bambina che appariva
troppo grande per la sua età correva a perdi fiato verso un punto
ben preciso dell'edificio, con il volto contratto in un'espressione
mista tra la fatica, la determinazione, e l'odio profondo che nutriva
verso un soggetto preciso:
Akito Hayama.
Quello stesso giorno la
stessa ragazza con i codini si ostinava ad ostacolare lo stesso
ragazzo che aveva fatto in modo che una loro compagna di classe
venisse infastidita dai suoi “scagnozzi”.
Per la prima volta
quella bambina diede uno schiaffo ad un ragazzo:
Akito Hayama.
Una bambina saltellava
per le vie della città, dopo aver appena salutato un importantissimo
informatore, e con un sorriso felice e malefico al tempo stesso si
arrivava verso la sua casa, architettando la vendetta perfetta
contro:
Akito Hayama.
In casa Kurata regnava
il caos, mentre la piccola Sana rovistava tra tutte quelle
cianfrusaglie che la madre si ostinava a comprare e conservare dentro
una stanza, alla ricerca di qualcosa di ben preciso per sfidare una
persona altrettanto precisa:
Akito Hayama.
La stessa ragazzina che
prima si era dimostrata tanto sicura di se, ora urlava dalla paura
dopo aver saltato dalla palestra della sua scuola con un perfetto e
divertente kit di bungee jumping, sconfitta nella sfida proposta ad:
Akito Hayama.
La piccola Sana che
aveva annunciato il suo trasferimento al resto della classe, dove in
ogni momento regnava il più completo caos, sotto la supervisione del
demonio di turno: Akito Hayama.
I volti delle sue
compagne sfigurati dalla tristezza di perdere l'unica persona che
sembrava tener testa a quel bambino terribile, che teneva in pugno
anche gli stessi professori.
Il dispiacere di Sana
nel non poter aiutare più le sue compagne, e la felicità dall'altra
parte di liberarsi finalmente di quell'Akito che era diventato la sua
disgrazia ed il suo pensiero fisso giorno dopo giorno.
Aveva annunciato la sua
partenza con tranquillità, aveva trattenuto le lacrime mostrandosi
forte come sempre aveva fatto, ed era scoppiata a piangere solamente
dopo essere uscita dalla classe, lanciando uno sguardo d'odio a colui
che non sarebbe mai riuscita a dimenticare:
Akito Hayama.
Sana
sospirò, portando il suo sguardo verso il cielo grigio di quel
giorno, che non le permetteva di scorgere il sole come avrebbe
sperato.
Non
avrebbe mai pensato di incontrare di nuovo quel ragazzo, che non era
un ragazzo qualsiasi, ma era addirittura il ragazzo della sua più
fidata compagna di classe: Fuka Matsui.
Fin dal
primo giorno di scuola loro si erano subito trovate in armonia, e
Fuka era una delle poche ragazze che in lei non vedeva solo Sana
Kurata l'attrice, ma Sana Kurata la ragazza semplice e sorridente,
sempre pronta a fare nuove amicizie e ad aiutare gli altri.
Nella
stessa classe, insieme alle due, era presenta anche un altro vecchio
amico d'infanzia: Tsuyoshi Sasaki. A quanto pare era diventato il
migliore amico di Fuka, sebbene Sana lo ricordasse come il migliore
amico di quel demonio che era Akito. Sembra che il tempo non avesse
mutato il suo carattere, se possibile lo aveva peggiorato, ed ora
Hayama era conosciuto in tutto l'istituto come un demonio,
sicuramente di bell'aspetto, che faceva risse ogni giorno ed al quale
le ragazze non sapevano resistere. Infatti, nemmeno Fuka era riuscita
a sottrarsi al suo fascino, ed in breve si erano fidanzati, anche se
ad occhi esterni non sembravano affatto una coppia.
Fuka era
felice di questo, a lei bastava sapere che poteva tenergli la mano
ogni tanto e scambiare con lui qualche bacio in modo poco casto,
perché lo amava e non avrebbe rinunciato a questi piccoli piaceri.
Sana, dal canto suo, non riusciva a capire come quella ragazza dal
carattere così forte potesse amare un tipo come Akito, e si era
ripromessa mentalmente che prima o poi sarebbe riuscita a scoprire
cosa ci trovava in lui.
Dopo
Tsuyoshi avevano ritrovato anche Aya Sugita, che Sana scoprì si
trovava nella stessa classe di Akito, ed una volta erano anche stati
fidanzati. Infondo, quel ragazzo era stato fidanzato un po' con
tutte, sebbene Fuka fosse quella con cui stesse da più tempo.
Dal
ricordo che Sana aveva della non più piccola Aya, era una ragazza
dolce e premurosa, sempre pronta ad aiutare gli altri mettendoli
anche davanti ai suoi stessi bisogni, ma comunque sapeva come farsi
rispettare e non si lasciava intimorire.
Nessuno
dei tre aveva mai detto a Fuka che in passato erano stati compagni
delle elementari, e quello sembrava un dettagli più che
trascurabile. Infondo, Sana non avrebbe voluto rievocare il passato,
ma si era ritrovava nella stessa scuola di quei ragazzi che
appartenevano alla sua vecchia vita a Tokyo, prima che la madre
decidesse di trasferire tutta la famiglia a Los Angeles.
Avevano
deciso che quel pomeriggio sarebbero usciti tutti insieme, e Fuka
aveva anche avuto la brillante idea di invitare il suo amatissimo
Akito, che Sana già non sopportava, per i ricordi che aveva di lui
dalle elementari.
Però,
alla fine era il suo ragazzo e lei aveva tutto il diritto di...
-Signorina
Kurata, alla lavagna per favore, ci faccia uno schema della...-
...invitarlo
ad uscire insieme a loro. Infondo le aveva detto che non accettava
quasi mai, e il fatto che quella volta sarebbe uscito le faceva
piacere, quindi lei avrebbe dovuto imparare a...
- Sana
Kurata! -
Si
riscosse improvvisamente dai suoi pensieri, nelle risa generali della
classe, e nello sguardo divertito e preoccupato al tempo stesso della
sua amica Fuka.
“Ehm..sì?”
Il
professore zittì velocemente i compagni che si girarono nuovamente
verso la lavagna con un sorriso ancora divertito sul volto.
“Non
creda che essendo famosa riceverà qui un trattamento di favore,
signorina Kurata. E visto che quello che dico sembra non scalfirla
minimamente, immagino sarà ben felice di fare per domani un
riassunto da pagina 37 a 52, e non accetto obiezioni.”
Sana
sbuffò sonoramente, mormorando delle scuse molto poco convincenti.
“Tranquilla,
oggi vengo da te prima di uscire e ti aiuto con i riassunti”
Sorrise
riconoscente a Fuka prima di sentire il suono della campanella
dell'ultima ora che la liberava finalmente da quell'agonia, che era
iniziata da poco più di una settimana.
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ANGOLO AUTRICE: E' una Roundrobin, ma possiamo aggiungere capitoli solo io ed Ellena.
Questa è una nuova fic che sto scrivendo a quattro mani. Il primo capitolo è stato scritto appunto da me, mentre il prossimo sarà scritto da:Ellena Spero vivamente che questo primo capitolo vi piacerà, e sarei felice se lasciaste una recensione. Vi dico una cosa: siate brutali x) Devo migliorare davvero tantissimo, e le recensioni negative, ovviamente se fatte bene, mi aiutano davvero molto. Non ho davvero nulla di intelligente da scrivere, quindi mi fermo qui prima di riempire questo spazio di cavolate. Al terzo capitolo!
Midao :3
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