50 momenti di noi

di Gaara4
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Titolo del capitolo: Capolavoro
Personaggio/Coppia: Yami-Marik x Marik
Prompt: 42. Capolavoro
Rating: verde
Note: Questa drabble mi è venuta un po' lunghetta...
Ringrazio gatta1290 per aver messo la fic tra le seguite.
Risposte alle recensioni:
@Mizushipping: Siamo due pazzerelle io 50 e tu 100 hihihi!
Sei proprio una fan della scorsa coppia ho visto che hai scritto un intero alfabeto per loro.
Riguardo a Seto, ha imparato a non sottovalutare il potere dell'amore^^.


Capolavoro

Marik non era un tipo molto aperto, per via del suo passato di guardiano della tomba che non aveva mai voluto accettare.
Quando aveva spezzato le catene che lo tenevano prigioniero aveva trovato, strano a dirsi, un conforto nell’arte.
Aveva notato che i capolavori, di qualunque autore o corrente pittorica appartenessero, gli trasmettevano una grande varietà di emozioni a seconda delle tonalità di colore.
Quelle più calde, gli ricordavano il sole splendente dell’Egitto, non avrebbe mai dimenticato il suo primo giorno di totale libertà.
Nelle più fredde, vedeva il riflesso degli occhi ametista del suo alter-ego, simili ai suoi ma così profondi che si perdeva ogni qual volta incrociasse il suo sguardo.
“Comincio ad annoiarmi…sono così interessanti questi dipinti?” chiese yami con finto disinteresse, materializzandosi accanto a lui.
Marik sorrise “Oh si moltissimo” rispose enfatizzando particolarmente l’ultima parola, senza voltarsi verso di lui, ma cercando di restare con lo sguardo fisso verso la tela sperando di provocarlo.
Lo sapeva Marik, che il suo yami non avrebbe sopportato di venire ignorato, infatti, sentì il suo sguardo indugiare su di lui, finché non avvertì uno spostamento d’aria.
“Sono anche più intriganti di me?” chiese malizioso, piazzandosi esattamente davanti al quadro che Marik ostentava a voler continuare ad osservare.
I loro sguardi si incrociarono, era come se il tempo si fosse fermato, poi nella sala si avvertì lo schiocco di un bacio
“Credo di aver appena trovato un capolavoro grado di stimolare la mia attenzione”.




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